29 Aprile 2015
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29 Aprile 2015

NAIF – MALIKA AYANE – RECENSIONE

Oggi Simone Caprioli recensisce "Naif" di Malika Ayane un disco variopinto di gran classe che la consacra tra le migliori interpreti della nuova generazione

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Ho deciso di aspettare un po’ prima di parlare del nuovo disco di Malika Ayane; ho voluto ascoltare bene e farmi un’idea precisa che non fosse condizionata dalla bellezza assoluta di Adesso e qui  (Nostalgico presente), il brano terzo classificato all’ultimo Festival di Sanremo che, tra l’altro, è valso alla cantante il suo secondo premio della critica Mia Martini.Oggi, a più di due mesi dalla sua pubblicazione niente è cambiato dal primo mio felice ascolto: Naïf è un disco di istantanee sospese a mezz’aria, appoggiate sulla voce di velluto di Malika che cattura gli attimi e la poesia di ogni sentimento che racconta. La semplicità e la ricercatezza allo stesso tempo di certi passaggi musicali sottolineano lo sviluppo della cifra stilistica dell’interprete e cantautrice milanese, che si fa sempre più pregiata e personale e ci consegna il suo disco più breve (dieci brani) ma tra tutti il più completo, variegato ed emozionante. Malika ha inoltre scritto insieme a Pacifico tutti i testi ed affidato la produzione ad Axel Reinemer e Stefan Leisering del collettivo Jazzanova registrando le canzoni tra Berlino, Parigi e Milano.

Naïf  è un pacchetto pop contemporaneo, costruito sull’equilibrio di una tracklist armonica e scorrevole tra vintage, melodia ed elettronica arricchita dalla cura minuziosa del particolare, che in molti casi fa la differenza: tutto prende il via con l’arrangiamento arioso di Lentissimo, un walzer ebbro e fiabesco che apre il disco con un’eleganza fuori dal comune; a seguire tutta una serie di esperimenti up tempo che abbracciano diversi mondi ed atmosfere musicali, dai cambi di ritmica e l’apertura sull’inciso di Senza fare sul serio fino all’accento esotico quasi al sapore di samba di Blu, il brano più colorato di tutto l’album. La seconda parte del disco si rivela più introspettiva e d’atmosfera; Malika Ayane mette a segno qui i suoi colpi migliori: oltre al già celebrato pezzo festivaliero con la musica di Giovanni Caccamo e Alessandra Flora (più misurato e complesso nella versione studio), Dimentica domani (scritto con Dimartino) e Non detto che chiude un cerchio di cose belle, di quelle che si fanno ricordare già dal primo ascolto. La cover di Vivere di Vasco Rossi (disponibile solo nella versione digitale di iTunes) è il prezioso sigillo di un disco moderno e raffinato che strizza l’occhio alle produzioni internazionali con gusto ed intelligenza, senza strafare mai.

Malika Ayane riparte dal suo miglior disco e sembra proprio aver trovato la strada definitiva per la sua consacrazione. Se ogni epoca della musica italiana ha avuto al massimo un paio di grandi interpreti da ricordare, questi anni senza dubbio appartengono anche a lei.

CANZONE MIGLIORE: Adesso e qui (Nostalgico presente)
VOTO: 8/10