30 Gennaio 2019
di Interviste, Recensioni
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30 Gennaio 2019

Fedez – Paranoia Airlines – Recensione

Il lancio del nuovo album di Fedez non ha lasciato indifferente nessuno, dalla stampa al Web. Ecco la recensione del nostro critico musicale.

Fedez
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Fedez, Vola basso l’aereo che trasporta le sue nuove canzoni….

Preso come è stato da tanti progetti negli ultimi anni, come quello con J-Ax, talmente amico da farci un disco, un tour, un’etichetta che ha prodotto tra gli altri quel buontempone di Fabio Rovazzi, ed oggi, due anni dopo, molto lontano da lui, o come la presenza fissa in qualità di giudice ad X Factor, per finire al suo strombazzato matrimonio con Chiara Ferragni, che sempre un progetto alla fine è, per come vissuto e pubblicizzato, soltanto oggi Federico Lucia, in arte Fedez, si è concesso di tornare alla pubblicazione di un nuovo album, atteso dai tanti fans e pure da chi invece non lo sopporta ed aspettava l’occasione per fargli la festa.

E si chiama Paranoia Airlines l’album del ritorno che mette assieme ben 16 canzoni, diverse collaborazioni ma… poche idee. Ci tengo a specificare che non sono tra quelli che attendevano Fedez al varco per distruggerlo, affatto, pure perché non lo conosco personalmente ed a pelle mi sta simpatico. Però oggettivamente questo nuovo lavoro appare abbastanza superfluo; non regala nulla da aggiungere alla sua carriera, camminando per strade che ha già percorso e laddove non lo ha fatto lui, l’han fatto altri prima di lui.

Iniziando proprio dalla traccia d’apertura, il primo singolo, Prima Di Ogni Cosa, dedicata alla nascita del suo piccolo, che sarà pure sentita chiaramente, ma è una noiosa ed annoiante nenia che richiama come idea quella Per Te che Jovanotti propose qualcosa come vent’anni fa ed oltre, ma che della stessa non ha la forza del testo, che vede il suo minimo in una soluzione sempliciotta come “ed è la prima volta anche per me che vedo te” .

Continuando poi con Sfregi E Difetti i cui effetti vocali sono soffocanti; saranno pure di moda, soprattutto nella trap, ma Fedez dovrebbe essere un maestro e lanciare nuove idee, non seguire le masse. Sarò sicuramente tra i “Fanculo a chi ci giudica”… visto che sono chiamato a giudicare, però L’Una Per L’Alcol è davvero di una pochezza imbarazzante quasi quanto il gioco di parole dell’inciso di Così, tra “passa da me ad un passo da me”.

Anche Buongiornissimo ha inciso che parla delle dita contro puntate, dell’odio, degli sputi che piovono, e lui che se ne fotte… ma mica poi tanto se ne parli di continuo? Un Posto Bellissimo ha poi lo stesso intro di Sfregi E Difetti, oltre che lo stesso mood interpretativo, quasi come se fossero una la parte due dell’altra e non se ne capisce il motivo; forse restare in una durata radiofriendly spezzando in due qualcosa che poteva essere uno? “Due is meglie che one”, come diceva uno spot? E no, caro Fedez, direi che qui non ti è andata bene!

Venendo poi alle collaborazioni, se Annalisa mantiene il decoro personale di brava vocalist in Fuckthenoia quasi a fatica in mezzo ai tanti effetti che cambiano di colore continuamente il timbro di Federico, è con la Dark Polo Gang che si raggiunge il minimo storico, per TvTb con un testo che parla di chiappe che applaudono twerkando e ferri in mezzo alle gambe! Andiamo Federico, nemmeno i ragazzini di sedici anni e tu ora sei papà!

Nel mezzo Emis Killa con cui in Kim & Kanye non ci si risolleva da uno spocchioso infantilismo, raccontando di prodigiose gesta come se i due fossero esempio da seguire. Tedua fa cose migliori di Che Cazzo Ridi mentre Lp… ma che ci fa qui? Vabè, almeno addolcisce le nostre orecchie dopo oltre 35 minuti di autotune ed effetti che tengono per mano Fedez sulla sdrucciolevole strada che porta ad un’intonazione decente.

Holding Out For You è indubbiamente canzone da singolo, così come la cantante duettante Zara Larsson , tanto anonima come voce, quanto però capace di fiutare produzioni giuste che distruggano la concorrenza nelle chart airplay.

Fedez ha aspettato tanto per pubblicare il suo nuovo album, però mi verrebbe da dirgli, sempre considerando la simpatia di cui prima, che avrei magari aspettato un po’ di più, anziché metter assieme 16 canzoni di cui nessuno sentiva la mancanza, forse nemmeno lui.

BRANI MIGLIORI: Faccio davvero fatica…
VOTO: Quattro =


TRACKLIST

1. Prima di ogni cosa
2. Holding out for you feat. Zara Larsson
3. Amnesia
4. Che cazzo ridi feat. Tedua & Trippie Redd
5. Paranoia Airlines
6. FuckTheNoia feat. Annalisa
7. Record
8. Kim & Kanye feat. Emis Killa
9. Sfregi e difetti
10. L’una per l’alcol
11. Così
12. Un posto bellissimo
13. Cosa senza spine Feat LP
14. Segni
15. Buongiornissimo
16. TVTB Feat Dark Polo Gang

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