Marco Guazzone – Non voglio mica la luna
Proposta all’interno di una fiction di grande successo di mamma Rai, questa canzone trova una nuova veste quasi 40 anni dopo per la voce di Guazzone. E la veste è spogliata di tutte quelle ipnotiche sensazioni 80, per trovare una vera e propria orchestrazione, archi e spazi aperti su cui la voce del nostro, più incline, mi si passi il termine, ad una “sabbiosità”, si muove più larga che dritta ,rispetto a come era quella che allora sfoderava Fiordaliso . Ci perde sicuramente l’iconicità del brano, ma del resto, quando si vuole riproporre un brano così di tutti, devi per forza giocare a stravolgere e Marco si rivela ancora una volta secchione si, cioè bravissimo a cogliere l’essenza, ma non fastidioso. Un secchione che t’avrebbe lasciato copiare.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Leo Pari – Giorni no
Con un arrangiamento che è figlio degli anni 90, questo pezzo di Pari ha un’intelligenza che è quella di smitizzare l’attesa delle strofe, con un momento di sola voce su un silenzio che fa più rumore di una batteria incalzante. Ed è questo l’inciso di un brano che poi lascia alla musica la parte da leone. Meno immediata di altre sue produzioni, eppure ancora una volta, come per la precedente Roma Est, sana portatrice di un’idea, di un qualcosa che la differenzia da tutto il resto.
Sette+
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐+