Alessandro Liberini – Qualcosa cambierà
Se il motivo di questo pezzo poteva anche giungere orecchiabile, per quanto poco originale, trovo il testo davvero stucchevole, così come è pieno di frasi fatte, prevedibili. Non discuto chiaramente il tema che condanna il mondo che non aspetta, che non rispetta, ma la mancanza totale di una frase che possa apparire originale, un non già detto. Ne chiedevo una, sia ben chiaro!
Quattro 1/2
Franco Micalizzi & Cristiana Polegri – Le ragazze del 1960
Suona tutto molto vecchio, anche la modalità di canto della Polegri. Certo sono scelte stilistiche e non possono essere stigmatizzate, ma anche fare un brano dal sapore vintage ( e mai come in questo periodo ce ne sono tanti ) deve comunque avere un piede che propende all’attualità, altrimenti il tutto suona solamente anacronistico.
Quattro
Tommaso Paradiso – Tutta la notte
Giuro che ho capito davvero poco di questo testo di Paradiso; nel senso che lo trovo una serie di frasi sconnesse fra loro una dietro all’altra. Dopo i passi avanti con i precedenti singoli ( nonostante le tante assonanze con cose del passato ) adesso arriva questo pezzo che sinceramente vuol dire poco o nulla. Anche l’arrangiamento inizia un po’ a ripetersi.
Quattro
Enrico Ruggeri – Parte di me
Vira sulle atmosfere per il suo nuovo singolo Enrico che poi nonostante il crescendo ritmico non cambia mai d’intenzione, restando uguale dall’inizio alla fine. Molto bello il testo che rende tangibile l’appartenenza e che trova proprio nei suoni usati una forza che viene a mancare anche dalla mancanza di un inciso che rompa la liturgia.
Sei+
Luca Rustici & Foja – Mane ‘e rose
Ballata elettrica con un leggerissimo accompagnamento reggae nelle strofe che ha qualche resistenza di troppo nella scorrevolezza. Entrambi, sia Rustici che i Foja, hanno nelle loro rispettive carriere pezzi decisamente più incisivi di questo che comunque non manca tuttavia di avere un momento particolarmente ispirato nell’assolo di chitarra. Si poteva far di più comunque.
Sei
Spagna – Seriously in love
Vecchi amori non si scordano mai ed Ivana indubbiamente è stata un’icona dance che non ha da chiedere permesso a nessuno. La proposta attuale è però, per quanto orecchiabile, mancante di quella forza trascinante che i suoi pezzi anni 80, ma anche diversi dei 90, avevano in se. Gira tutto troppo attorno all’inciso che occupa il 70% del pezzo e a effettini vocali che non rendono giustizia alla bella presenza vocale che la lady ha ancora.
Cinque