27 Gennaio 2017
di Interviste, Recensioni
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27 Gennaio 2017

DA OGGI IN RADIO… 27 gennaio: LELE, JACK SAVORETTI, LUCAS, LA TANIERE D’AMELIE e….

Ecco le pagelle dei brani in radio da oggi 27 febbraio. Tanti nuovi singoli da Jack Savoretti a Lele, da Marianne Mirage a Teresa De Sio

fabri fibra
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Settimana ricca di nuove uscite in radio quella del 27 gennaio da Lele a Jack Savoretti. Ecco quindi puntuale come le tasse la nostra rubrica con gli ascolti e le pagelle di Fabio Fiume.

Vi ricordiamo che le votazioni espresse al termine della minirecensione sono relative alla carriera dell’artista in questione e non sono da intendere come paragone tra brani di artisti diversi.
I voti inoltre non rappresentano il parere di tutta la redazione di All Music Italia ma di Fabio Fiume, autore dell’articolo.

Teresa De Sio – Fatte ‘na pizza

Primo singolo dall’omaggio all’amico Pino Daniele, Teresa riesce a trasportare un brano a suo modo iconizzabile nel suo mondo artistico. Se Pino l’avesse scritta per lei all’epoca sarebbe stata perfetta come l’originale. La musica è sempre in festa con questo tipo d’artisti.
7

Fast Animals & Slow Kids – Forse non è la felicità

Ho ancora la tua lingua incastrata qui fra i denti” è la frase forte di questo rock piuttosto potente ed incazzato, che però spende in questa uscita la sua capacità di catturare attenzione. Per il resto tutto già sentito, anche il vigore con cui è interpretata.
4 ½

Foja – Cagnasse tutto

Realtà musicale sempre più meritevole d’attenzione i Foja hanno solo bisogno di salire quell’ultimo scalino che li separa dalla notorietà popolare, perché tra gli addetti già sono una piacevole realtà. Questo singolo conferma la qualità della proposta, che unisce rock e folk, tradizione ed attualità ed è concepita per il piacere della musica e non necessariamente per piacere. E se finisse per piacere a tutti? Glielo si augura.
7+

Max Gazzè – Sul Fiume

Sorta di Mentre Dormi qualche anno dopo. Allora fu sorpresa, oggi è un simpatico ed ispirato recap, che suona più come l’altra faccia della medaglia di Gazzè, spesso leggero, ironico e musicalmente up tempo, qualche volta scuro, poetico e sognante come adesso. Sempre comunque sopra il livello medio.
6

Gomena – Suona una sveglia

Le parole dette piano ci cambiano” canta la band romana in questa ballata pop/rock riflessiva, che fa dell’atmosfera il suo punto di forza e che va in appoggio ad un testo che accusa gli egoismi del mondo d’oggi. Voce dotata di sentimento.
6 ½

Just 4 Like – Nel Dubbio Dabba

Cosa non deve essere la musica? Ecco tutto messo in un’unica canzone. Fatta per piacere ai ragazzini delle scuole medie che ridono al sentire frasi tipo: “Pensavo di dover scoreggiare ed invece è uscita la cacca” o “Ha la minchia dura in mano”.
2

La Tanière D’Amélie – Aver Salva la Vita

Surreale proposta pop, forse non inquadrabile nello stesso concetto generale di pop. Stralunata nel testo, si concede aperture musicali dal sapore indie inglese, che sembrano creare un contrasto il cantato che invece ha invece sapori più francesi. Il miscuglio però paga.
6

Achille Lauro & Coez – Ascensore per l’inferno

Hip hop che suona molto più pop, con Lauro portatore sano di Autotunes e Coez che canticchia l’inciso, che suona esattamente come una cosa rubata ad un disco suo. Fa parte di quelle cose che qualitativamente hanno pochissimo da difendere, però il piedino te lo fanno muovere.
6=

Lele – OraMai

Tra qualche settimana a Sanremo, Lele si dimostra cantautore sentimentale capace di comporre ballate cantabili ed in questo caso giuste per l’accompagnamento orchestrale. Spazio quindi a fiati ed archi e all’incalzare della voce, buona protagonista.
Voto 6,5

Lucas – Ciao

Presentato in quel di Amici di Maria De Filippi questo singolo d’esordio di Lucas si muove sulla corsia di un pop abbastanza banolotto , ad uso e consumo di adolescenti senza troppe pretese, se non quella di un faccino carino che canti i bei sentimenti. Poi però pure gli adolescenti si stufano…
4

Naza Il Nazareno & Daniela Carelli – Il Deficiente Col Telefonino

Base dance, con punte “funkeggiate”, cantato rap per questo brano che denuncia una malattia virale, trasmessa a tutti noi dalla tecnologia, che affida poi alla voce dalle tessiture black di Daniela Carolli l’inciso cantato. Il pezzo è in se fragilino, eppure potrebbe funzionare … guarda caso attraverso la viralità del tubo.
5+

Rodolfo Rod Mannara – Au Revoir Michelle

Parigi è sempre ottimo sfondo per storie di ricordi romantici, ma Mannara non si rinchiude nella classica ballata per raccontarne, evolvendo in un’ inaspettata dimensione rock, che come tale sorprende. La melodia è tenuta viva dal piano che sembra quasi strappato ai drammi in note di Riccardo Cocciante. Difficile che il mondo radio possa sposare la cosa, ma indubbiamente non è banale.
6

Amedeo Minghi – Pensando a Te

Non tradisce il suo potere di scrittura melodico; si potrebbe dire che è sempre fine a se stesso e fuori contesto spazio/temporale, eppure Minghi non ha da chiedere proprio scusa a nessuno. E’ sincero nella sua produzione e chi lo ama non potrà certo sentirsi tradito. Qualche elemento elettronico ed il pezzo ha un inciso che funziona particolarmente.
6+

Marianne Mirage –Le Canzoni Fanno Male

Sorta di Bang Bang riaggiornata nelle strofe , si bea di un inciso che la porta tutta da un’altra parte e rivela originalità. A Sanremo, dove sarà in gara, non è detto che essere originali ripaghi, ma indubbiamente avrà buona vita dopo.
7

Mr Rain – I Grandi Non Piangono Mai

Disse no ad X Factor qualche anno fa, dopo esser stato scelto, forse per prendersi del tempo e trovare un’originalità non sempre facile nel mondo hip hop. Il brano in questione funziona e non poco ed ha nel “finale reprise” l’ulteriore punto di forza, oltre che all’inciso cantato dai bambini che passa certo inosservato.
7+

Jack Savoretti – Only you

Non sono mica tutti capaci di scrivere ballate senza tempo? In questo Jack Savoretti meriterebbe già la miglior esposizione al sole. Invece il suo successo non è ancora proporzionato alla sua bella arte. Only you è potente ed evocativa ed il suo interpretato la sporca a sufficienza per non farla sembrare un ennesimo ballatone del più piatto James Blunt.
7 ½

Senhit – Higher

Alla disperata ricerca del perché esser ricordata nel mondo delle sette note, che bazzica da anni, ma mai senza un successo che si voglia per lo meno discreto, Senhit trova finalmente un pezzo giusto. Higher è vocalmente centrata, mostra colore ed è facilmente ricordabile in quel fischio, che è più potente dell’inciso.
6 ½

Alex Silipo – Fermata 33

Misto tra il Baglioni del finire anni 70 e l’Al Bano di oggi, senza però le prerogative vocali del virgulto pugliese. Melodicamente non è male, ma la resa è proprio qualcosa che ha già le ragnatele senza essere nemmeno conservata nel ripostiglio.
4