5 Giugno 2015
di Officina del talento
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5 Giugno 2015

Officina del Talento: FABIO GARZIA

Una vita all'insegna del blues e del rock. L'opportunità colta di The Voice of Italy. Il debutto con l'inedito "Leggero e distante". Ecco Fabio Garzia

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L’Officina del Talento questa settimana apre le porte ad un nuovo emergente che si è fatto notare a The Voice of Italy.

Fabio Garzia, romano, musicista e cantante, inizia il suo percorso come chitarrista suonando nei locali di Roma con varie band dal blues, al jazz, al pop. La passione gli viene tramandata dal padre Roberto, anche lui chitarrista, che lo ha cresciuto a pane e Ray Charles, BB King, Eric Clapton, Etta James, Rolling Stones, Led Zeppelin.

Durante la sua carriera musicale ha collaborato come musicista live e arrangiatore con molti artisti tra cui Noemi, Fiordaliso, Antonella Lo Coco, Valentina Parisse, Luna Di Nardo, Roberta Bonanno. Ha inoltre composto il brano Il silenzio, inedito cantato da Giuseppe Scianna nella prima edizione di The Voice.

Nel 2015 accede alle blind audition di The Voice of Italy arrivando fino alla fase Knockout con un ottimo riscontro del pubblico sui social network. Ottiene anche i complimenti di Piero Pelù che lo definisce “un ottimo musicista e autore“.

Oltre al suo progetto originale, Fabio continua la sua carriera come turnista e come cantante-chitarrista con il suo Power Trio con il quale propone un repertorio di cover riarrangiate in chiave personale di grandi artisti di ieri e di oggi, come ci racconta nell’intervista disponibile poco più in basso.

Entra nell’Officina del Talento con il suo inedito Leggero e distante, trasmesso in rotazione dalla nostra radio partner Radio Hinterland a partire da quest’oggi!

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Ciao Fabio e benvenuto nella nostra Officina del Talento! Reduce dall’avventura di The Voice of Italy, cosa porti con te? Puoi dire che la tua vita è cambiata?

Ciao e grazie per avermi accolto, a The Voice of Italy ho avuto per la prima volta la possibilità di mettermi in gioco come cantante, mettendoci il mio “faccione”.

Non credo che la mia vita sia cambiata, in realtà faccio le stesse cose, suono nei locali, lavoro con altri artisti come chitarrista ma in più sto mandando avanti il mio progetto originale, la partecipazione al programma mi ha dato però la possibilità di farmi conoscere in tutta italia in una mia veste fino ad ora sconosciuta, diciamo che mi ha dato un nuovo punto di partenza.

La tua partecipazione è stata una delle più discusse. Credi che il tuo legame artistico con Noemi abbia condizionato la tua presenza nel talent di Rai 2?

Ahahah, guarda ti dico come è andata realmente. La mia partecipazione a The Voice è stata del tutto casuale. Mi trovavo con la mia band a suonare in un locale di Roma in zona Trastevere dove due domeniche al mese facciamo un evento che si chiama Blues Night in Trastevere, una serata a base di blues e soul come piace a noi. Durante la pausa mi si avvicina una donna che mi dice: “Hai mai pensato di partecipare a The Voice?” e io abbastanza stupito: “Assolutamente no“. La cosa mi metteva in difficoltà in quanto non mi sono mai considerato un cantante ma un “chitarrista che si accompagna con la voce”. Nonostante i miei no lei, che lavorava per la produzione del programma, ha insistito dicendomi che di li a poco ci sarebbe stato l’ultimo provino a Roma, ci ho pensato un po’ di giorni e poi mi sono detto: perché no? Alla fine si tratta di visibilità, è pur sempre una buona occasione per farsi conoscere da più persone e allora chitarra in spalla e via.

Per quanto riguarda il mio rapporto artistico con Noemi, dopotutto con lei ho collaborato come chitarrista, non come cantante e non credo assolutamente che abbia influenzato la cosa in qualche modo, infatti ho subito dichiarato pubblicamente il mio rapporto con lei per evitare fraintendimenti da parte del pubblico. Mi sarebbe piaciuto entrare nel suo team, ma non sarebbe stato corretto né nei suoi confronti né nei confronti degli altri concorrenti.

Ci sono molti dubbi sulla quarta edizione di The Voice. Se potessi modificare qualcosa nel meccanismo, che cambiamenti apporteresti?

Un talent è sempre un talent, si tratta di televisione, è un programma di intrattenimento e per questo deve creare sia reazioni positive che negative, deve far parlare la gente, gli ascoltatori devono arrabbiarsi per le decisioni dei coach o gioire per la vittoria dei loro preferiti, è un equilibrio delicato e in questo The Voice non sbaglia un colpo, quest’anno hanno fatto un sacco di lavoro sui social per acquisire più ascolti e infatti è andato molto bene. Sicuramente la fase più interessante del Format è la prima: le “Blind Audition”. Lì non c’è scampo o piaci a coach e pubblico in sala o torni a casa, per fortuna a me è andata bene.

Arrivi su All Music Italia con il tuo brano inedito, “Leggero e distante”. Quando e come nasce?

È stato il primo brano italiano che ho scritto, se non sbaglio la prima stesura fu più di 8 anni fa, nel tempo lo avevo abbandonato per poi riprenderlo di recente in quanto finalmente avevo iniziato a lavorare sul mio disco, il testo ora è totalmente cambiato e anche la musica.

Il brano è incluso nell’EP che prende proprio il nome dal singolo. Parlaci dei brani della tracklist.

Leggero e distante si è imposto da solo come title-track perché è un brano semplice e diretto, parla di cose che sono capitate a tutti noi nella vita, quando ci si trova di fronte una persona che in realtà non ha mai capito chi eri e ha sempre cercato di cambiarti secondo un suo schema. Ad un certo punto si arriva alla consapevolezza di se stessi e ci si allontana con sollievo da coloro che ci remano contro o non gioiscono della nostra felicità e questo è quello che cerco di dire nella canzone.

Il resto dell’ep è un riassunto di me, della musica che amo, di quello che ho vissuto, ho cercato di vestire dei brani italiani con un colore più vicino al blues e al rock americano, mi sono ispirato ad artisti che seguo da sempre come: Eric Clapton, John Mayer, Derek Trucks Band.

So che questa domenica ci sarà occasione di ascoltarti dal vivo al Pimms Good di Roma. Cosa ti capita di suonare e cantare nelle tue serate musicali?

Nelle mie serate con la mia band di solito proponiamo un repertorio di musica blues e soul che va dagli anni ’50 ad oggi, ma inseriamo anche qualche brano originale per farci conoscere un po’ meglio da chi ci ascolta, di solito vanno molto bene, il pubblico risponde calorosamente. Questa domenica sarà un occasione speciale perché ho finalmente ricevuto le stampe del mio EP autoprodotto, quindi sarà possibile acquistarlo partecipando alla serata.

Progetti per il futuro? Leggo dalla tua pagina Facebook che sei in gara in un contest online…

Come ti ho detto prima, il mio è un progetto autoprodotto, quindi cerco di farlo girare su più canali possibili, che siano contest o altro, attualmente sto parlando con alcune etichette indipendenti per capire chi è interessato seriamente e ha voglia di iniziare una collaborazione, un passo alla volta e vediamo dove si arriva, per ora sono molto soddisfatto del riscontro con la gente, speriamo diventino sempre di più 😉