23 Novembre 2018
di Interviste, Recensioni
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23 Novembre 2018

X Factor 12 – gli inediti: ecco le pagelle del nostro critico musicale

Straordinari per il nostro critico musicale che, dopo quelle dei nuovi singoli, è alle prese con le pagelle degli inediti di X Factor 12

X Factor 12
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Oggi abbiamo fatto fare gli straordinari al nostro critico musicale, Fabio Fiume, e così dopo aver recensito tutti i nuovi singoli in uscita in radio eccolo darci il suo giudizio anche sui brani inediti lanciati ieri dai concorrenti di X Factor 12.

Si ricorda che i voti e i pareri espressi rappresentano il pensiero del solo Fabio e non di tutta la redazione di All Music Italia. Cominciamo subito…

 

Anastasio – La fine del mondo

Viste le esecuzioni durante le puntate dei live show di X Factor, quando inventava testi su brani famosi, facendoli diventare altro, devo ammettere che mi aspettavo molto di più dall’inedito del partenopeo Anastasio. Invece, seppur il testo è ben articolato, la resa canzone, base in testa, è decisamente prevedibile. Bastava giusto un po’ d’incazzatura in più ed Eminem era praticamente emulato.
Cinque

Martina Attili – Cherofobia

Per essere giovanissima, Martina ha una scrittura decisamente completa. Il suo testo aggira qualsiasi banalità, rispettando una linea melodica ben precisa, nonostante diverse parti del brano siano molto moderne stilisticamente parlando, avvicinandosi addirittura al rap. Funziona, anche se le atmosfere più essenziali della prima presentazione ai provini di questo brano si facevano preferire a questa versione riaggiornata in studio.
Sette

Bowland – Don’t stop me

Arrangiamento particolare e dal sapore decisamente poco italiano. Voce con un colore specifico ben definito, riconoscibile. La canzone manca però di un inciso che abbia la stessa potenza delle strofe. L’errore forse sta proprio nel mantenere lo stesso sound di fondo.
Sei

Renza Castelli – Cielo inglese

Tutto viaggia in maniera molto tenue, rispettando la voce delicata della nostra. Il raddoppio vocale della seconda strofa crea movimento, anche se manca un’esplosione, un’apertura. In questo modo la canzone gode di una sua atmosfera ma corre il rischio di annoiare… come la sottile pioggia inglese.
Sei =

Sherol Dos Santos – Non ti avevo ma ti ho perso

E’ un testo nuovo dello stesso Agnelli ( mentore della nostra ad X Factor ) su un brano internazionale. Per una voce simile però l’esercizio più importante è non dimostrare quali vette può toccare, ma proporre brani che sappiano attraverso quella voce emozionare. Questa canzone spreca l’occasione.
Cinque

Leo Gassman – Piume

Quanta tradizione in questa ballad? Avrebbe potuto cantarla Michele Zarrillo, con la differenza che a lui questo tipo di brano è decisamente congeniale, mentre mi stupisce che un giovanissimo possa reputarla un biglietto da visita perfetto per se stesso.
Cinque =

Luna – Los Angeles

Mette in una canzone che è griffata Jake La Furia e Big Fish tutte le doti di questa brava giovane interprete, che sa rappare, muoversi e cantare finanche molto bene. E’ degli inediti quello più attuale, contemporaneo e si ficca in testa grazie a quel “parampampan”, grazie alla quale la cantante spiega anche se stessa e la sua ambizione.
Sei ½

Naomi – Like the rain

La cantante dagli studi lirici con il vezzo della musica leggera si propone con un inedito che non ha grandi sorprese. Ti dà quello che attendevi, cioè tanta voce e bravura su una situazione molto classica in cui lei vocalmente gioca con un accompagnamento melodico d’archi. Brava lo è di certo, ma ci manca solo che esca dalla quinte Barbra Streisand per trovarci catapultati in un musical degli anni 70.
Sei

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