10 Novembre 2019
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10 Novembre 2019

Wrongonyou: il racconto dell’album “Milano Parla Piano” track by track

E' uscito "Milano Parla Piano", l'album che segna l'esordio di Wrongonyou in lingua italiano. Ecco il racconto del disco traccia per traccia con crediti, aneddoti e curiosità.

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E’ uscito l’album di Wrongonyou Milano Parla Piano,il primo in italiano del giovane artista che nella sua ancor breve carriera ha dimostrato di saper emozionare con parole e melodie affascinanti e mai scontate (Qui l’articolo di presentazione del progetto e le date del tour e Qui un’intervista realizzata in passato in occasione dell’uscita del precedente Rebirth)

Ecco il racconto di Milano Parla Piano traccia per traccia.

WRONGONYOU – MILANO PARLA PIANO – TRACK BY TRACK

“Milano parla piano è il mio secondo LP e per la prima volta mi ritrovo a scrivere in italiano.

È stata una sfida non facile da superare, una sfida con me stesso.

Mi sono approcciato ascoltando parecchia musica che sinora non avevo ascoltato con così tanta attenzione, includendo tutto il cantautorato dagli anni 60 ad oggi, passando anche per cantautori della mia generazione con i quali mi sono poi ritrovato a collaborare e confrontarmi!

Musicalmente ho mantenuto tutto quello che è il mondo Wrongonyou ma aggiungendo nuove cose, come per esempio corni francesi, loop di voci pitchate, batterie programmate e altre cose.

È stata lunga ma sono contento del risultato finale, anche perché il disco ha canzoni alle quali sono già parecchio affezionato.

Oltre al cambio di lingua in questo disco c’è anche il cambio di città, ovvero sono passato dal vivere dalla campagna romana al pieno centro città milanese, quindi la mia scrittura è stata parecchio influenzata da questo cambio di paesaggi e di energie che mi hanno circondato in questo anno.”

01_ATLANTE
(M. Zitelli, D. Faini, A. Raina)

Atlante è la canzone che apre le danze e anche la canzone principale del mio disco.
E’ frutto di collaborazioni altrettanto importanti, infatti, ho avuto la possibilità ed il piacere di lavorare con Dardust e Alessandro Raina. Qui si parla di una persona che, se anche ad una festa si può sentire sola, ma trovando la sua metà ritrova se stessa e la sua forza, addirittura da farla sentire un gigante come Atlante, in grado di reggere il mondo sulle sue spalle.
Come si sentirà anche nel resto del disco, subito dopo la voce lo strumento fondamentale è la chitarra.
E’ stato bello riuscire ad unire più mondi musicali, come il mio e quello di Dardust (con il quale sono tornato a collaborare per la seconda volta) entrambi più maturi e con le idee chiare in testa! Volevamo fare un pezzo Urban e ci siamo riusciti!
In più scrivere un testo ricco di contenuti insieme a Raina è stata la ciliegina sulla torta! Tra l’altro con Raina ho scritto altri pezzi anche se non sono inclusi in questo disco, ma sono già pronti per il prossimo!

02_CALMA CALMA
(M. Zitelli, A. Filippelli, G. Manilardi, D. Bestonzo)

Calma Calma è una delle canzoni che preferisco del disco, la trovo molto sincera sia a livello di parole che di melodia.
Ho lavorato con Antonio Filippelli alla produzione e alla scrittura del brano e mi sono trovato bene Con lui ho sperimentato nuovi suoni usando strumenti che non avevo mai incluso nelle mie produzioni precedenti.
Eravamo praticamente sulla stessa lunghezza d’onda riguardo l’idea di produzione dei brani, volevamo fare qualcosa con le sonorità contemporanee ma totalmente alla Wrongonyou.
La canzone parla di come a volte viviamo la vita in modo eccessivamente frenetico e quando serve, che può aiutare, dovremmo prenderla un po’ più con calma per volerci bene, senza farci sempre troppe domande sul futuro, ma vivendoci il presente in ogni sua sfaccettatura.

03_SOLO NOI DUE
(M. Zitelli, Zibba)

E’ il pezzo “rock” del disco, pieno di “chitarrismi” e richiami sonori a un mondo che avevo già affrontato in “the mountain man”, che mi riportano ad ascolti che facevo da più giovane, come Blink 182, Sum41 e altri gruppi simili.
Uso un’accordatura per chitarra che ho inventato di sana pianta quasi per necessità, per essere più libero in alcune fraseggiature ed è la stessa con la quale ho registrato altre mie canzoni.
Questo brano è stato prodotto da Francesco “Katoo” Catitti, mi sono trovato molto bene a produrre musica con lui, abbiamo quasi la stessa età e siamo cresciuti più o meno ascoltando la stessa musica. Ho scelto di lavorare con Katoo perché sentendo i lavori che ha fatto in precedenza, a mio avviso, riesce a tirare fuori dal pop un lato musicale che di questi tempi non è affatto scontato.
La scrittura di questo brano è stata molto intensa e parla di una giornata di due innamorati che da quando girano l’angolo per passare ognuno la propria giornata, non vedono l’ora di rivedersi. Ho scritto questo brano con Zibba, con il quale è nato un bellissimo rapporto di amicizia, che ci ha portato a scrivere anche altre canzoni presenti su questo disco e altre che magari saranno in un prossimo disco, alle quali sono già molto affezionato.

04_MI SBAGLIO DA UN PO’
(M. Zitelli, Zibba)

E’ sia quasi un gioco di parole con il mio nome d’arte e sia la prima canzone che ho scritto per questo album, nonché l’unico brano che ho traslato dall’inglese all’italiano portandolo con me in questo nuovo percorso musicale.
Parla di come mettersi in discussione non può far altro che bene, per capire se abbiamo fatto qualche passo falso e di come magari mettendo l’ego da parte riusciamo davvero a vedere come sono andate e come andranno le cose.
E’ stata forse la produzione che ha subito più modifiche di tutte le altre canzoni prima di riuscire a trovare la produzione che più ci soddisfacesse.
Anche questa è prodotta da Katoo e devo dire che ha cambiato totalmente il punto di vista musicale che avevo riguardo questa canzone, abbiamo registrato 28 voci solo per il coro. Tutte mie. Il mio coro gospel sono io, moltiplicato per 28!

05_MILANO PARLA PIANO
(M. Zitelli, Zibba)

Milano parla piano è la title track del disco, una canzone fondamentale e molto personale.
Sono passato a vivere in questo ultimo anno dalla campagna dei castelli romani al pieno centro città milanese.
E’ una canzone che ho scritto con Zibba una domenica mattina d’inverno, dove in modo quasi biografico, parlo di come vivo Milano e quello che mi trasmette il vivere in città, ma anche dal punto di vista di una coppia che ha una relazione abbastanza travagliata.
Milano parla piano, prodotta da Fausto Cogliati, storico produttore degli Articolo 31, approda in suoni più pop ma mantiene una scrittura molto personale fedele a Wrongonyou, devo dire che sono davvero entusiasta del risultato finale.
Inoltre ho avuto il vero piacere di poter ospitare Luca Colombo a suonare alcune chitarre in questo brano.

06_PIU’ DI PRIMA
(M. Zitelli, A. Filippelli, G. Manilardi, D. Bestonzo)

Questa canzone è forse la più “vera” del disco.
Una delle ultime scritte, con tutta la coscienza di quanto è duro il mondo musicale e di quanto ho accusato certi meccanismi, sentendomi una nave stanca in balia delle onde – come faccio riferimento nel bridge della canzone – ma senza perdere mai la speranza e il coraggio di affrontare il mare.
A livello di sonorità siamo andati a cercare suoni alla Killer che forse oggi è la mia canzone più apprezzata e conosciuta, includendo però anche strumenti acustici mescolati con strumenti elettronici come ad esempio i corni francesi. Filippelli, che ha prodotto questa canzone, ha sicuramente individuato le potenzialità e l’atmosfera di cui il pezzo aveva bisogno. E’ personalmente la canzone che preferisco del disco.

07_PERSO ORMAI
(M. Zitelli, A. Filippelli, G. Manilardi, D. Bestonzo)

Questa canzone è stata scritta praticamente in contemporanea a Più di prima e affronta su per giù lo stesso tema ma in modo più nostalgico. E’ una ballata che parla di come ci si perde in un bicchiere d’acqua entrando senza troppa esperienza e protezione in un mondo al quale non si apparteneva prima. Bisogna darsi fiducia e ascoltarsi un po’ di più facendo leva sulle proprie forze anche per diventare più emancipati, più adulti, rendendosi conto che il momento di crescere è arrivato e forse ormai da tempo.
Mentre arrangiavamo questa canzone con Antonio, ci siamo resi conto che la ritmica del pezzo era troppo complessa, troppo “mentale” e quindi abbiamo deciso di mettere una batteria tutta nuova completamente ovattata ma che con un tempo più lineare ha trasformato la canzone in una ballata davvero bella.

08_ORA
(M. Zitelli)

Ora è la canzone introspettiva del disco dove ci si fanno molte domande, senza trovare troppe risposte ma prendendo anche consapevolezza che il mondo in cui ci troviamo, non per forza quello musicale, non è quello che ci aspettavamo e quindi ora è il momento di contare sulle proprie forze e capire quali saranno i prossimi passi da fare.
Come per altre canzoni, di Ora, sono molto orgoglioso e gratificato del fatto di averla scritta da solo. L’ho praticamente scritta in tram, mentre andavo verso lo studio in zona Duomo a Milano, dove ho fatto quasi tutti i demo del disco.  Ho percepito che era un bel pezzo per il fatto che l’ho scritta in 5 minuti questa canzone è totalmente spontanea.

MILANO PARLA PIANO – ASCOLTO ALBUM

Foto di Michele Piazza dai Social di Wrongonyou