5 Agosto 2019
Condividi su:
5 Agosto 2019

Sanremo 2020: il Teatro Ariston di Sanremo intitolato a Domenico Modugno?

Il patron del Mei Giordano Sangiorgi ha proposto di intitolare il Teatro Ariston di Sanremo a Domenico Modugno, in occasione dei 70 anni del Festival.

Condividi su:

Sanremo 2020. A febbraio si svolgerà la settantesima edizione del Festival di Sanremo con Amadeus in veste di padrone di casa (Qui il nostro articolo).

Uno degli artisti che indubbiamente ha scritto pagine importanti di musica italiana è sicuramente Domenico Modogno, che il Festival lo ha vinto due volte, una delle quale con l’immortale Nel Blu Dipinto di Blu.

Giordano Sangiorgi, patron del Mei di Faenza, ha proposto di intitolare per l’occasione il Teatro Ariston a Mister Volare, raccogliendo il plauso di numerosi artisti.

“Se la Canzone Italiana è diventata così importante nel mondo e con lei il Festival di Sanremo lo deve a Domenico Modugno che con “Nel blu dipinto di blu” ha saputo conquistare ogni angolo del pianeta.

Con “Volare” ruppe la tradizione musicale dell’epoca diventando uno straordinario volano per la musica italiana all’estero. Sono anni che appena mi è possibile parlo di questa doverosa dedica.

Succede anche nel calcio che si dedica uno stadio al nome di uno storico giocatore (ndr. San Siro a Meazza). Visto che anche qui c’è di mezzo un “San..” sarebbe bello che Il Dott. Vacchino dell’Ariston” accettasse per quei giorni di intitolare il suo magico Teatro a Modugno.”

Così il cantautore Franco Fasano parla e appoggia la proposta che per i 70 anni della kermesse canora sarebbe un doveroso omaggio a Domenico Modugno, ovvero chi ha sdoganato un certo tipo di musica pop e rendendo la canzone italiana famosa nel mondo.

La proposta è stata portata da Giordano Sangiorgi, patron del MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti e organizzatore della Festa della Musica dei Giovani del Mibac, al Tavolo della Musica e di Sanremo, indetta dall’Amministratore Delegato della RAI Fabrizio Salini, che ha raccolto subito entusiastiche adesioni nel settore musicale (Qui il nostro articolo).

L’idea nasce da una commissione di artisti, giornalisti e discografici tra cui: Carlo Marrale (musicista e fondatore dei Matia Bazar), Alberto Zeppieri (editore e produttore), Rosita Marchese (giornalista) e Alessandro Caruso (figlio del grande maestro Pippo Caruso).

“Sarebbe un grande segno di rispetto e di innovazione e un meritato riconoscimento che ci auguriamo la Rai raccolga, perchè farebbero entrare prima di ogni cosa la grande musica, il cuore e la passione nel segno del piu’ grande Made in Italy musicale gia’ dentro la settantesima edizione del Festival di Sanremo ancora prima di cominciare.”

Così conclude Giordano Sangiorgi.