3 Febbraio 2023
di Interviste, Recensioni
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3 Febbraio 2023

Festival di Sanremo: tutte le partecipazioni della mutevole Anna Oxa

Un'artista mai uguale a se stessa ma capace di calamitare sempre l'attenzione con la musica quanto nei look

Sanremo 2023 Anna Oxa
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Fra gli artisti presenti in gara al Festival di Sanremo 2023 c’è sicuramente una regina! Anna Oxa detiene infatti lo scettro di artista con più partecipazioni fra quelli in gara quest’anno, con ben 15 presenze, che la portano oltretutto al pareggio con un manipolo di altri colleghi come quelli con più presenze in riviera in assoluto, assieme ad Al Bano, Toto Cutugno, Milva e Peppino di Capri, ma con una differenza non da poco: Anna raggiunge questo traguardo avendo circa 20 anni in meno dei succitati artisti.

E’quindi con cotanta signora della nostra musica che, in attesa dell’edizione 2023 del festival, vi trascino in un percorso in cui riscopriremo, almeno per quegli artisti che vantano molteplici presenze, il loro percorso passato all’Ariston.

Ecco a voi la storia festivaliera di Anna Oxa a cura del sottoscritto, critico musicale su questo sito, Fabio Fiume.

1978 – Un’Emozione Da Poco ( 2° posto )

E’ quasi un alieno il “finto ragazzo” che nel 1978 calca le assi del palco dell’Ariston. Si tratta solo di un look che viene curato per la giovanissima Anna da un altrettanto giovane Ivan Cattaneo. Indubbiamente il pezzo, scritto da Ivano Fossati è un colpo da fuoriclasse, uno di quei brani che possono definirsi della vita, ma è indubbiamente anche la curiosità che desta il personaggio Anna Oxa, una bella ragazza che rinuncia alla sua avvenenza per un look maschile, di provenienza punk, dotata di una voce che non passa certo inosservata.

Arriverà seconda, alle spalle di un brano decisamente minore della carriera dei supremi Matia Bazar, E Dirsi Ciao, premiati forse più per essere ciò che stavano proponendo da anni che per il brano in se. Anna Oxa venderà molto di più, raggiungendo anche il n°1 della classifica a 45 giri.

1982 – Io No – Finalista

Ci mette un po’ per tornare al Festival la seconda volta Anna e questa del 1982 sarà la prima di una serie di partecipazioni che la renderanno uno dei volti più familiari di tutti gli anni 80. Io No forse è meno a fuoco della precedente partecipazione e pur raggiungendo la finalissima non si piazza fra i primi 6 che poi sono quelli di cui si saprà il risultato finale. La ritroviamo molto femminile per un brano invece di ribellione, che racconta con fierezza di coerenza, la rivendica e la tramanda in un bimbo che dirà io no! In classifica vendite raggiunge la numero 18.

1984 – Non Scendo – 7° posto

Dopo un anno di pausa, in cui però i ben informati dicono fu bocciata, torna in un Festival strano. La discografia ha imposto il playback alla gara perché, dicono, le sonorità degli 80 vengono espresse meglio se le si ascolta dal disco. Per Anna, grandissima voce, la cosa non è un punto a favore. Le permette tuttavia di iniziare a curare l’immagine e, non a caso, in questo festival si presenta elegantemente sexy, interpretando il brano con al fianco due ballerini che rappresentano la lei degli inizi. Le sonorità sono squisitamente pop per un pezzo che invece rivendica sbagli in cui però non ricadere più. La produzione è di Mario Lavezzi. Sfiora la top 20.

1985 – A Lei – 7° posto

Ancora un festival in playback, l’ultimo per fortuna, ed ancora un 7° posto per Anna che a Sanremo stavolta da anche scandalo o, per lo meno, suscita un chiacchiericcio gossipparo. Il motivo sta nelle tute adamitiche che decide d’indossare; qualcuno pensa che nello specifico non indossi l’intimo. Sarà vero? Certo lei non lo svelerà. Il tutto non offusca la canzone che è firmata da Roberto Vecchioni, che curerà anche altri brani dell’album Oxa che esce a supporto. E’ una sonorità pop piena d’enfasi che fa pure strano immaginare essere stata completata nei testi da Roberto. Nel pezzo si parla di un tradimento.

A Lei riporta Anna in top 20 e arriva fino alla numero 13.

1986 – E’ Tutto Un Attimo – 5° posto

A sorpresa Anna Oxa porta al suo terzo festival consecutivo un brano firmato dal volto tv noto Umberto Smaila. Tutti sanno che l’ex Gatto di Vicolo Miracoli è anche un musicista, ma nessuno si aspetta che firmi un pezzo per un’occasione così importante, anche perché, diciamocelo, Anna è davvero molto attesa adesso; è la voce femminile in rampa di lancio per eccellenza e ormai deve solo dimostrare di essere degna di uscire dalle nuove leve ed entrare fra le grandi.

Con questo brano accadrà e nulla sarà più come prima. Si torna a cantare dal vivo ma ormai Anna ha imparato anche a mutare, a creare rumore con le sue apparizioni ed i suoi look. Qui scoprirà l’ombelico ma ci penserà la Bertè a toglierle lo scettro di più chiacchierata dell’edizione con il finto pancione. Ma poco importa: Anna farà parlare per la potenza della sua canzone che al Festival arriverà al 5° posto, bissando tale risultato anche in hit parade qualche settimana dopo.

1988 – Quando Nasce Un Amore – 7° posto

Terminati i lavori di produzione “lavezziana” l’artista inizia a lavorare con la coppia Cassano/Cogliati già alle spalle di Eros Ramazzotti e di un successo divenuto mondiale. La prima carta presentata fu proprio questa Quando Nasce Un Amore, in un Sanremo live su base, che la consegna dolcissima, in un brano vocalmente complicato perché giocato con dinamiche non usuali, con voce piena e note lunghe e potenti alternate a passaggi enfatizzati e interpretati quasi teatralmente.

Il testo racconta della nascita dell’amore paragonandolo a quella di un figlio. Devi dargli calore, devi stragli vicino, racconta Anna e la gente le crede spedendo il 45 giri al n°4 in classifica, migliorando il risultato sanremese che la vide invece settima con uno dei brani più apprezzati del suo repertorio.

1989 – Ti Lascerò ( con Fausto Leali ) – primo posto

E finalmente nel 1989 arriva la vittoria. I pronostici davano la coppia vincente già da qualche settimana prima del Festival ed i ben informati non mancarono di iniziare a parlare di vittorie comprate fra i salotti della discografia.

Anna e Fausto sul palco sono due essenze diverse che ben convivono in un brano piuttosto classico in cui lei ( visto che parliamo qui di lei ) entra, come la più attese delle dive, praticamente a metà canzone, disegnandone poi le note più alte che sposate al graffio di Leali donano un gran corpo al pezzo.

Dopo il Festival Anna non ha però un album pronto e quindi l’etichetta manda in ristampa la collezione Fantastica Oxa . Ti Lascerò raggiunse il terzo posto della classifica a 45 giri, superata dalle proposta più attesa dai giovani, Jovanotti, e quella demenzial pop portata in gara da Francesco Salvi.

1990 – Donna Con Te – 4° posto

Quella del 90 è una partecipazione a sorpresa di Anna. La canzone scritta da Danilo Amerio è infatti stata presentata alle selezioni dal Patty Pravo ma l’artista veneziana, qualche settimana prima del festival e già ammessa, decide di ritirarsi. A suo dire la canzone è brutta e non la rappresenta. Come fare? La cosa è alquanto problematica perché al Festival si ammettono le canzoni ( o si dovrebbero ) e non chi le interpreta e quindi il brano ormai era già stato ammesso.

Allora la Rai decide di chiamare Anna che in quel periodo si era anche cimentata alla conduzione di show importanti proprio per la rete ammiraglia e da grande professionista l’artista ascolta il brano e lo adatta alle sue corde. Ne viene fuori una canzone dal sapore latino, in molti diranno in stile Lambada, tanto di moda ai tempi, che permette all’artista di giocare con la sua voce e sperimentare un nuovo colore d’emissione che poi confermerà per qualche anno nei successivi lavori. Il ritorno dell’orchestra esalta la sua bravura. Fino alla numero 7 dei 45 giri più venduti.

1997 – Storie – 2° Posto

Per un bel po’ Anna Oxa sembra decisa a non tornare più a Sanremo ed effettivamente ricompare solo nel 1997. Dietro questo suo ritorno pare ci sia il flop del lavoro uscito nel corso del 1997, Spot, che ha fatto solo una breve comparsata in classifica senza lasciare traccia alcuna.

In realtà la decisione si può legare anche al ventennale della sua carriera che di li a poco sarà festeggiato con una collezione e che merita probabilmente di passare per il palco da cui tutto è cominciato. Insomma qualcuno ci vede dei banalissimi calcoli, qualche altro una scelta di sentimento. Storie non è per nulla un pezzo in stile Oxa; ha una stesura pop molto semplice, un arrangiamento acchiappa consenso facile e solo nel finale si arricchisce di un comparto cori corposo che permette all’artista di ricordare in live quanto sia brava. Si dice fosse stata scritta per Laura Pausini e l’album Le Cose Che Vivi, ma le due artiste non confermeranno mai. Il singolo, frattempo divenuto cd nel formato e non più vinile, raggiunge la top 20.

1999 – Senza Pietà – Vittoria

A dieci anni dalla vittoria e con un nuovo disco d’inediti da presentare al pubblico, Anna Oxa torna al primo ( di quattro ) Festival di Sanremo firmati da Fabio Fazio. Torna anche a far parlare di se e non solo per la canzone, potente e incalzante, di una donna guerriera e spregiudicata nel conquistare un amore, ma anche per il look scelto che mostra dei sottilissimi slip in bella vista. La critica apprezza la canzone ma un po’ meno il fatto che non si capisca benissimo il testo mentre l’artista lo esegue; questo è dovuto anche all’interpretazione che la stessa da del brano, condendolo con dei movimenti fisici che non sempre la portano alla giusta distanza dal microfono, tanto da non risultare sempre chiarissima. Vince in un podio tutto di donne, ma il singolo raggiungerà solo la posizione numero 18 in classifica mentre l’album risulterà il più venduto, insieme a quello di Grignani, dell’edizione.

2001 – L’Eterno Movimento – 10° posto

Nell’unico Festival condotto da Raffaella Carrà, all’epoca dei fatti seconda donna a farlo, Anna procede con la sua sperimentazione che caratterizzerà praticamente gli ultimi 25 anni della sua musica. Per l’occasione affronta una tematica musicale etnica e l’accompagna con un testo su un sentimento che si muove con noi, con i nostri tempi e le nostre modifiche, ed un’esibizione molto terrena, fatta di simboli, di palco come terra toccato, cercato, scalza. Non sarà capita del tutto e si piazzerà a metà classifica, decima. Sia singolo che album stazioneranno pochissimo in classifica. Il singolo arriverà fino al 25esimo posto.

2003 – Cambierò – 14° posto

Non cambierà granché il risultato con la partecipazione del tutto eterea nel 2003 con Cambierò. Anna sceglie stavolta di rappresentare una pacatezza che qualcuno prova a spiegare con un probabile nuovo moto religioso. Lessi all’epoca di gente che nel solo guardarla pensava stesse professando il buddhismo. Forse, ma poco importa a livello musicale. Cambierò è un testo di risalita, una sorta di “Non Scendo” vista al contrario, non come un “adesso non mi abbasso più“, ma come un “so dove sono caduta ma adesso so anche dove voglio andare“. La presenza in classifica sarà di una sola settimana alla numero 18.

2006 – Processo A Me Stessa – Eliminata

Una buona parte dei fan di Anna Oxa ama particolarmente questo pezzo che però in quel festival non ebbe la fortuna sperata. Si trattava di una Anna teatrale, quasi da recital, con un brano chiaramente dello scarsissimo appeal radiofonico, da ascoltare concentrati e possibilmente dotati di un amore smodato nei confronti dell’artista altrimenti non lo capisci e lo trovi fuori di qualsiasi possibilità di riascolto successivo.

Fortemente suo col rischio di non riuscire a farlo sentire anche agli altri, a meno che non siano disposti a farlo a prescindere. Quel che è certo è che ci troviamo di fronte ad un’opera che, anche vocalmente, difficilmente qualcuno potrebbe replicare.

Il successo discografico è stato limitato: singolo mai in classifica e per l’album solo tre settimane con un picco alla numero 29.

2011 – La Mia Anima D’Uomo – Eliminata

Prima di questa del 2023, l’ultima partecipazione di Anna Oxa in gara è questa del 2011, purtroppo non molto fortunata. Rispetto al look volutamente black proprio come aura del 2006 qui c’è un’artista più variopinta, che canta un brano che non è di Fossati ma che pure profuma dell’autore molto più di quello presentato nel 1978. Anche questo brano non accederà alla fasi avanzate della gara e funzionerà molto poco sia come vendite che in radio.

 

Ed ora? Ora non ci resta che aspettare qualche giorno per ascoltare Sali (canto dell’anima), un brano che partecipa al Festival di Sanremo ma non gareggia, perché quando sei Anna Oxa la gara in realtà è sempre con te stessa.