5 Febbraio 2020
di Caporedattore
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5 Febbraio 2020

Levante: parlo della solitudine emotiva, l’abbiamo provata tutti

Levante, in conferenza stampa, parla di Tiki Bom Bom, il brano in gara al 70° Festival di Sanremo che verrà presentato all'Ariston stasera.

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Levante è in gara al 70° Festival di Sanremo con il brano Tiki Bom Bom. Arriva in sala Lucio Dalla per la conferenza stampa.

Stasera mi esibirò per la prima volta al Festival di Sanremo con Tiki Bom Bom (leggi qui)

Iniziano le domande che la stampa pone a Levante.

LEVANTE – CONFERENZA STAMPA SANREMO 2020

Magma Memoria. Tu sei un po’ la memoria delle cantautrici italiane. Per te è una responsabilità rappresentare la canzone d’autore al femminile?

Per fortuna non sono l’unica cantautrice in Italia. Io, per i numeri, forse ho più visibilità. Sento la responsabilità di fare qualcosa di bello, ma non voglio la responsabilità di essere la portavoce delle cantautrici, perché non è così.

La tua canzone parla degli ultimi, di quelli che vogliono restare gli ultimi. Ti ci rivedi?

Gli ultimi, che a volte preferiscono sentirsi ultimi perché non vogliono ballare sui ritmi degli altri. Inizialmente forse parlo con me, forse sono tutte quelle persone o non sono nessuna, ma mi sono rivista in quella sensazione di solitudine emotiva perché penso sia capitato a chiunque di sentirsi solo.

Hai pensato a non dare importanza al look di Sanremo, ma mettere in primo piano la canzone.

Io sono convinta che anche l’aspetto sia importante, sono un’esteta e non ho difficoltà a portare avanti il pensiero che l’abito faccia il monaco. Do importanza anche al look, sto cercando di divertirmi e comunicare. La mia canzone ha un messaggio importante, mi somiglia e posso difenderla sul palco di Sanremo.

Non sminuirei l’aspetto estetico di Sanremo, non c’è niente di male.

Nella tua carriera hai fatto anche il giudice di un talent. Ora verrai giudicata. In cosa ti trovi più a tuo agio?

Non è la stessa cosa, io mi trovo a mio agio sul palco. Non salgo sul palco di Sanremo con l’idea di essere giudicata, tanto mi giudicano tutti i giorni lo stesso.
Esponendomi tanto, so che verrò sempre giudicata, fa parte del mio mestiere. So a cosa vado incontro, ma non leggerò cosa scriveranno di me.

Come fai a rimanere fedele a te stessa?

Non so se lo faccio, inciampo continuamente. L’unica cosa che non posso sbagliare è seguire il mio istinto, quello che mi passa per la testa. Forse perché sono l’unica cosa che so difendere. Cerco di non omologarmi, anche se a volte succede e non è un problema.

In questo brano non sono contro qualcosa, ma sono per qualcosa, per la collettività. Difendere la diversità è importante.

Nella serata delle cover porterai Si può dare di più.

A mia memoria il brano non è mai stato coverizzato ed era cantata da 3 uomini. Innanzitutto io ho portato altre due donne e ci siamo un po’ spostate dalla versione originale, rendendola più moderna e più vicina al mio gusto musicale.
Sia il mio brano, sia Si può dare di più sono brani corali. E’ un brano di collettività.

Cosa cambia cantare una propria canzone o quella di un altro?

Io ho bisogno di cantare una canzone mia. Se non riuscirò a scrivere nei tempi richiesti una canzone che devo difendere, non andrò, non sono una presenzialista.

Per me il palco di Sanremo è famiglia, perché io sono cresciuta guardandolo in TV. Avevo bisogno di portare un brano che avesse una storia e per fortuna ci sono riuscita.

Ricordiamo che Levante presenterà il suo brano in gara tra i BIG questa sera, mercoledì 5 febbraio.