29 Gennaio 2020
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29 Gennaio 2020

Sanremo 2020, il Senatore Gasparri: “Su Junior Cally non finisce qui…”

Anche Dagospia rilancia con dei rumors che riguarderebbero l'esclusione dalla kermesse di altri artisti

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Sanremo 2020. Sembrano non volersi placare le polemiche sul caso Junior Cally, rapper in gara quest’anno al Festival della canzone italiana accusato di aver scritto in passato brani sessisti.

Ma gli attacchi, più che dal popolo (del web e non), sembrano arrivare principalmente da parte dei politici.

Sanremo 2020: Gasparri (FI): Su Junior Cally Non finisce qui

La Rai è accusata dalla tv di stato di ospitare sulla prima rete, nel più grande evento della televisione italiana, un rapper i cui contenuti di brani del passato sono oggettivamente abbastanza discutibili.

Sia Junior Cally che Amadeus hanno detto la propria (vedi qui) e diversi altri artisti, tra cui Irene Grandi, anch’essa in gara, si sono dichiarati contrari ad ogni forma di censura.

Ultimo dei politici ad esporsi sulla questione è il Senatore Maurizio Gasparri che ha rilasciato oggi la nota che segue:

Il nostro è uno strano paese. Spesso di fronte a episodi anche marginali si registra una corale reazione, assolutamente giusta e comprensibile, per contestare razzismo, attacchi alle donne, antisemitismo.

Ora invece troppi tacciono di fronte al rapper Junior Cally, che ha inneggiato nelle sue presunte canzoni all’uccisione dei carabinieri e all’uccisione delle donne e alla violenza nei loro confronti. Eppure questo signore andrà a Sanremo.

L’Amministratore delegato Salini (.nda della Rai) difende questa vergogna, perché glielo chiede Presta che è stato il responsabile di questa scelta insieme ad Amadeus?

La ex direttrice della rete De Santis era stata espropriata da qualsiasi possibilità di decisione e di controllo. Il responsabile del rapper che inneggia all’uccisione dei carabinieri e alla violenza sulle donne è Salini, che non ha il coraggio di eliminare dalla gara canora questa persona.

Ma perché in altri casi tutti intervengono, tutti parlano e in questo caso c’è il silenzio delle femministe? È stata voluta una commissione contro gli episodi di razzismo e i linguaggi violenti che dovrebbe essere presieduta dalla Segre.

Nessuno ha nulla da dire su questo episodio gravissimo che riguarda il servizio pubblico televisivo, il canale principale della Rai e la sua principale trasmissione?

Lo dico anche a personalità che dovrebbero essere in ogni momento di esempio e di guida morale e che su questo episodio stanno tacendo.

Faremo una campagna di boicottaggio di tutte le aziende che faranno pubblicità in occasione del festival di Sanremo, durante le puntate in cui apparirà questo rapper.

Addirittura si sta tentando, da parte di alcuni gruppi di maggioranza, di non far riunire la Commissione di vigilanza per non consentire la discussione in un organo di controllo di questo vergognoso episodio. Ma non finisce qui. Stiano tranquilli”.

La bomba di Dagospia

La politica sembrerebbe quindi più interessata del solito al Festival di Sanremo con buona pace di Amadeus che si trova stretto in qualcosa più grande di lui cercando di portare avanti nel nome della musica lo spettacolo.

A confermare gli interessi politici sarebbe anche Dagospia che proprio oggi scrive tirando in mezzo artisti, secondo rumors scartati dal Festival, come Davide Van De Sfroos e Povia.

Quest’ultimo in particolare non ha mai nascosto le proprie idee politiche legate strettamente al Centrodestra ed è, tra l’altro, una scoperta di Gianmarco Mazzi.

RikiEcco quanto riportato da Dagospia:

“FLASH! – A VIALE MAZZINI GIRA VOCE CHE GLI ATTACCHI DI ALCUNI ESPONENTI DEL CENTRODESTRA SUL CASO JUNIOR CALLY A SANREMO SIANO DOVUTI NON A RAGIONI ETICHE.

IL VERO MOTIVO? AMADEUS AVREBBE DETTO NO ALLA PRESENZA TRA I BIG IN GARA DEL DISCUSSO POVIA E DEL CANTANTE LOMBARDO DAVIDE VAN DE SFROSS. SARA’ VERO?