31 Maggio 2014
di Officina del talento
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31 Maggio 2014

SANREMO 2015: nazionalpopolare, no al doppio brano, sì ai talent

Si inizia a delineare il volto del Festival di Sanremo 2015 e Carlo Conti ha già le idee chiare su alcune caratteristiche della gara...

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Nei prossimi mesi Carlo Conti sarà molto impegnato nell’organizzazione del prossimo Festival di Sanremo. Il conduttore toscano, durante la conferenza stampa di presentazione dei Music Awards (in onda il 3 giugno su Rai 1) ha speso alcune parole sulla kermesse canora che si ritroverà a guidare.

Come ampiamente previsto il volto del Festival di Conti sarà essenzialmente nazionalpopolare. Molto pop, aperto a tutti i generi e senza alcuna preclusione verso gli artisti provenienti dai talent show. Un tema, quest’ultimo, discusso edizione dopo edizione (e puntualmente nel cast ritroviamo esponenti della “categoria”) ma è ora di rendersi conto che ormai per alcuni artisti parlare di ex-talent è davvero riduttivo e pregiudizievole.

“Voglio che sia una vetrina per tutti, anche per chi proviene dai talent show. Io non ho preclusioni, alcuni di loro, come Alessandra Amoroso, Marco Mengoni o Moreno Donadoni, sono una straordinaria realtà della musica italiana, sarebbe assurdo non prenderli in considerazione”

Conti, che sarà anche direttore artistico del Festival, è già al lavoro per modificare il regolamento e adattarlo alla sua idea di show. Sparirà il doppio brano introdotto da Fazio, che non ha portato giovamento alcuno alla gara e agli stessi artisti c’è da dire, e probabilmente aumenterà il numero di Big in gara.

Ci sarà spazio anche per gli inarrivabili della musica italiana? A sentire Conti è improbabile: “Neanche mi azzardo a chiederglielo, perché dovrebbero mettersi in gara vista la carriera che hanno alle spalle?“. Tuttavia si fa strada l’ipotesi Laura Pausini, in un ruolo non più inconsueto, quello di co-conduttrice: “Magari venisse, si è dimostrata un’atleta dello spettacolo“.

Una cosa è certa, il conduttore non si affiderà agli amici di sempre: “Non chiamerò né Leonardo Pieraccioni né Giorgio Panariello“.