13 Giugno 2021
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13 Giugno 2021

Sangiovanni vittima di insulti in un paese che non si rende conto che la chiusura mentale è una realtà pericolosa

"Riflettete sul fatto che in Italia c'è ancora una forte chiusura mentale. Non siamo liberi di essere le persone che vogliamo essere" ha commentato l'artista

Sangiovanni Album
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Sangiovanni in questo periodo si sta godendo i risultati della sua partecipazione ad Amici di Maria De Filippi che, tradotto in risultati, si racchiude in oltre 400.000 copie certificate (album e singoli), premio della critica nel programma (oltre alla vittoria nella categoria canto), un tour per il 2022 con undici date in calendario e la lavorazione con diversi produttori su un nuovo progetto discografico (qui alcuni dei risultati nel dettaglio). Ciò nonostante il cantautore, non risparmia di condividere con i suoi follower i brutti episodi che gli capitano.

Del resto Sangiovanni, nelle barre aggiunte alle cover interpretate ad Amici, ha sempre voluto fare della diversità il suo cavallo di battaglia lanciando messaggi forti per ricordare al pubblico più giovane che nessuno può e deve permettersi di giudicare qualcun altro perché considerato diverso.

Proprio per questi motivi il cantautore ha voluto condividere un brutto episodio accadutogli…

L’artista stava camminando per strada di sera, vestito di fucsia, quando una tipo guardandolo gli ha detto “Ma non ti vergogni?” con tono denigratorio. Non servirebbe aggiungere altro per dimostrare la chiusura mentale che regna sovrana in gran parte del nostro paese, ma non solo. È bastato un colore a far scattare l’astio di questa persona, figuriamoci se avesse assistito a qualcosa da lui considerato ancor più “vergognoso”.

Sangiovanni ha voluto raccontare l’episodio su Instagram con queste parole…

Non racconto questo episodio perché ci sto male, anche perché a me queste cose non mi toccano minimamente. Non darò mai la soddisfazione di vedermi star male, non la darò mai vinta a nessuno e me ne frego abbastanza.

Riflettete sul fatto che in Italia c’è ancora una forte chiusura mentale. Forse non solo in Italia. Non siamo liberi di essere le persone che vogliamo essere, non siamo liberi di vestirci come cavolo ci pare, di amare chi cavolo ci pare senza essere giudicati.

Però questa cosa si può combattere. So che siete con me.

L’artista ha solo 18 anni ma già le spalle forti Un cambiamento può esserci, e perché questo accada è necessario denunciare sempre, anche tramite un post sui social, questi episodi. Il mondo non cambia se non siamo noi a volerlo cambiare.