Random, Willie Peyote, Dark Polo Gang, Emanuele Aloia, Ultimo, Alfa… negli ultimi anni capita sempre più spesso che il successo di alcuni artisti sia innescato, in maniera determinante, dalle etichette indipendenti o dalle “nuove piattaforme”, come Spotify o Tik Tok.
Altrettanto spesso capita che, dopo che un artista arriva da solo al successo, (o grazie all’impegno delle etichette indipendenti), anche le major si accorgano di loro e di quanto sta avvenendo.
Ed è qui che per gli artisti si arriva ad un vero e proprio punto di svolta, non sempre positivo.
Le major infatti, forti di un capitale economico importante essendo multinazionali, mettono sul piatto contratti da centinaia di migliaia di euro oltre alla promessa di future collaborazioni importanti.
E qui l’artista di turno si ritrova a scegliere e spesso, diciamocelo, il denaro la vince sul resto.
A volte (ad oggi non molte) le major riescono a mantenere i risultati conquistati da questi artisti, altre (più spesso) no. Questo molto probabilmente perché un artista che in un’etichetta indipendente è una priorità, con un major diventa, prima la novità del momento, dopo uno dei tanti.
Sono tanti i casi che si possono portare al riguardo. Sicuramente questo tipo di situazione vedrà al momento come protagonista, per esempio, Emanuele Aloia.
Il giovane artista, attualmente indipendente con distribuzione Artist First, ha trovato la sua consacrazione con il singolo Il bacio di Klimt, brano certificato con il disco di platino che ha spopolato su tutte le piattaforme streaming raggiungendo anche il podio nella classifica di vendita FIMI e nella Top 50 Spotify.
Con questi risultati diamo per scontato che staranno fioccando le offerte economiche per accaparrarsi Emanuele. Cosa sceglierà di fare?
E sopratutto, andiamo a scoprire alcuni precedenti degli ultimi anni, da Coez a Ultimo, da Random ad Alfa.
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