31 Marzo 2019
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31 Marzo 2019

Quentin40: il racconto del nuovo album “40” canzone per canzone

Il racconto, ricco di aneddoti e curiosità, di "40", l'album d'esordio di Quantin40, traccia per traccia.

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E’ uscito 40, l’album d’esordio di Quentin40, uno dei rapper più talentuosi della nuova generazione. Un disco vario e caratterizzato da suoni innovativi e un’interpretazione unica. (Qui la nostra intervista di presentazione del progetto).

Quentin40 ha raccontato le 13 tracce dell’album spiegandone la genesi e l’essenza.

Nel frattempo il giovane artista ha lanciato il video di Botti, nuovo estratto dall’album.

40 – TRACK BY TRACK

01 – Botti
È il primo pezzo che abbiamo concepito, quando lo portavamo nelle prime serate da due soldi. Cercavo un brano di impatto che mi raccontasse al meglio: tra le righe ci sono anche riferimenti a fatti divertenti della mia vita, modi di dire e lo slang che utilizzavo coi miei amici. Mi rimanda a più di due anni fa, a quel periodo…

02 – Giovan8
Abbiamo cercato di fare una tracklist che risultasse coerente a livello cronologico ed estetico e “Giovan8” è un pezzo più o meno della stessa fase di “Botti”: rap con influenze Old School. Racconto sempre una parte della mia vita, ci sono varie storie parallele e nel ritornello accenno a quella in cui ho fatto un incidente con la macchina nel quartiere dove sono nato.

03 – Luna Piè (Extended Version)
Con questo brano si inizia ad avere una prima idea del disco. È un pezzo che abbiamo concepito sul treno, sia la strumentale che il testo (che ho scritto molto velocemente). Stavamo tornano a casa dopo essere stati a Milano, che vedevo per la prima volta. È un pezzo molto dinamico, da club, con la cassa dritta… venivamo da “Thoiry” e volevamo ricollegarci a certe atmosfere. Un’altra versione di “Luna Piè” era già uscita ma questa extended version ha una parte nuova che abbiamo inserito e che, in precedenza, faceva parte proprio di un altro pezzo, inoltre ho rivisto un po’ la strofa.

04 – Tiki Taka
Questo è il singolo che ha anticipato l’uscita del disco. È un breakbeat un po’ anni ’90 con un ritornello in cui mi sono lasciato andare e in cui ho giocato con le parole come se fosse un freestyle. È anche uno sfogo su alcune cose che non mi piacciono… mi sono tolto qualche sassolino dalla scarpa.

05 – 666GAP (feat. Fabri FIbra)
Fabri Fibra aveva scritto due strofe per due pezzi del mio disco ma uno, “Se ne va”, abbiamo deciso di pubblicarlo prima, mentre questo è inedito. Il titolo sta per “666 Giro A Piè”. Si tratta del pezzo più di impatto del disco, con un campionamento del suono di un livello quasi insuperabile dei Pokemon che, quando la gente lo riconosce (l’ho già suonato dal vivo), impazzisce.

06 – Le darò 1 passà
Questa traccia fa parte di un filone più malinconico legato alla trap e che abbiamo prodotto prima di trasferirci a Milano. Parlo di relazioni che mi hanno deluso ma più che altro è un pezzo a cui tengo particolarmente perché musicalmente mi piace molto.

07 – Mamma Mia
Questo è il primo pezzo in cui ho troncato le parole e, nonostante l’abbiamo concepito più di due anni fa, resta una delle nostre produzioni preferite…

08 – Scusa Ma
Questa l’abbiamo concepita nello stesso viaggio in treno in cui abbiamo prodotto “Luna Piè”. Rispetto a “Mamma mia”, si nota il cambiamento di vita che stava avvenendo con il trasferimento a Milano e la possibilità di fare musica a livello professionale; per questo abbiamo messo le due tracce una dopo l’altra. È anche la mia canzone con più streaming, che tra l’altro ho portato ai Wind Music Awards.

09 – Piatto di pasta
Qui parlo del primo periodo a Milano, quando abbiamo iniziato a produrre i brani nuovi. Lo considero una specie di descrizione della mia vita dell’ultimo anno e mezzo.

10 – Inverno
Nel testo di “Inverno” c’è un messaggio che passa chiaro con una frase ripetuta: “gli ascolti uccidono i contenuti”. Dopo i pezzi che abbiamo concepito per i club ci piaceva fare un brano più rap, ancora una volta con qualche influenza old school.

11 – Giovane1
Questo è uno dei pezzi che mi rappresenta di più sotto molti punti di vista, anche perché è proprio lo stile che volevamo fare e che volevamo portare in giro per l’Italia quando ci siamo messi sotto a produrre musica.

12 – Fahrenheit
Questa l’abbiamo realizzata l’estate scorsa qui a Milano, si chiama come il tour che stavamo facendo in quel periodo ed è proprio una traccia estiva, anche se il beat non è che sia proprio catalogabile. Era un periodo in cui stavo prendendo coscienza di cosa volesse dire esibirsi dal vivo e di come volevamo strutturare il live. Dal testo, inoltre, si capisce bene che stiamo a Milano…

13 – 40
Ho messo “40” alla fine perché è il pezzo che racchiude un po’ tutto il viaggio, e non solo di questo disco, anche del periodo precedente, quando ancora molti non si erano accorti di noi. In qualche modo è dedicato a chi ci ha messo in play già tre anni fa, quando abbiamo iniziato.

Foto di Arianna Canali