21 Agosto 2014
di Officina del talento
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21 Agosto 2014

PAOLA TURCI e il rifiuto del concerto: “Non condivido il palco con Flavio Tosi”

La cantante romana Paola Turci ha disdetto la sua partecipazione all'evento Terre del Negroamaro a Guagnano. Scopri il perché su All Music Italia!

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La cantautrice romana Paola Turci si è ritrovata, suo malgrado, all’interno di un impasse mediatico.

La cantante, in giro per l’Italia con il suo tour estivo, ripartito dopo lo stop forzato per problemi di salute (ve ne avevamo parlato QUI), ha rifiutato di prendere parte al Premio Terre del Negroamaro che si terrà domani, 22 agosto, a Guagnano (Lecce).

Motivazione? Nulla di economico. La Turci, così come Nabil Salameh, leader dei Radiodervish, non salirà sul palco per non condividerlo con Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona.

Tuttavia la vicenda, almeno per volere della cantautrice, non ha nessuna valenza politica. Semplicemente dietro il rifiuto vi è la “volontà di non condividere il palco con una persona su cui grava una condanna per propaganda razzista“, come scrive la stessa Turci sulla sua pagina Facebook.

L’artista ha poi aggiunto: “Dividere il palco con qualcuno ha per me una valenza enorme. Il palco è un luogo sacro e le persone con le quali lo condividi sono dalla tua parte, e tu dalla loro. Si deve poter scegliere con chi stare nella vita, lo trovo un diritto sacrosanto“.

Flavio Tosi, sindaco di Verona

Flavio Tosi, sindaco di Verona

Di seguito l’intera replica di Paola Turci a seguito della fuga di notizie sugli organi di stampa:

Ritengo necessario fare chiarezza sugli equivoci e le falsità riportate da alcuni giornali nelle ultime ore in merito alla mia scelta di non confermare la partecipazione al “Premio Terre del Negroamaro” in programma a Guagnano, in Puglia, il prossimo 22 agosto. 

Questa decisione, seppur sofferta, è determinata dalla volontà di non condividere il palco con una persona su cui grava una condanna per propaganda razzista, e non certo in quanto esponente di un particolare partito politico (come invece qualcuno in malafede ha affermato, attribuendomi dichiarazioni infondate). Dividere il palco con qualcuno ha per me una valenza enorme. Il palco è un luogo sacro e le persone con le quali lo condividi sono dalla tua parte, e tu dalla loro. Si deve poter scegliere con chi stare nella vita, lo trovo un diritto sacrosanto. 

Non cerco pubblicità, non ho convocato la stampa, anzi, mi dispiace molto essere dentro a una polemica che non ho cercato. Non sapevo, quando sono stata invitata, che anche Flavio Tosi avrebbe preso parte a questo evento (così come non lo sapeva l’amico Nabil, dei Radiodervish, che ha deciso di non esserci per la stessa ragione). E per questo motivo e solo per questo, ho deciso di non confermare la mia partecipazione.

Questa notizia è però stata riportata da alcuni giornali, tra cui l’AGI, Agenzia Giornalistica Italia, con un titolo assolutamente falso: “Paola Turci rifiuta di andare a Verona”.

È per questa ragione che sono dunque costretta a precisare che la città di Verona non è coinvolta in questa spiacevole vicenda, che riguarda invece solo ed esclusivamente il palco del paese pugliese. La città di Verona è stata tirata in ballo dal sindaco Tosi che mi ha definita “incoerente” per aver preso parte, nel 2013, alla rassegna “Venerazioni”, presso il Teatro Romano. Questa critica non può trovare fondamento se si considera che la mia partecipazione al Teatro di Verona non mi ha certo portato a condividere il palco con lui (palco invece condiviso con Marina Rei e Cristina Donà per un concerto organizzato e pagato dalla società Box Office).

Vero è, invece, che in passato ho cantato svariate volte a Verona, nel magnifico scenario del Teatro Romano cosi come nella Chiesa di San Bernardino, dai frati francescani, e anche nel carcere della città, e questo solo grazie a chi mi ha invitata: persone con cui ho un profondo rapporto che dura nel tempo.

Mi auguro di avere così fugato ogni possibile fraintendimento sui reali motivi di quanto accaduto e ogni dubbio sulla mia coerenza di artista e di donna.

Paola

Emanuela Munerato, senatrice della Lega Nord

Emanuela Munerato, senatrice della Lega Nord

La polemica tuttavia non si è placata. Immediata la replica della senatrice leghista Emanuela Munerato, riportata da Il Resto del Carlino: “I cantanti dovrebbero cantare e i politici fare politica, quando le cose si mischiano viene sempre fuori casino. (…) La Turci dovrebbe ringraziarci, l’abbiamo fatta risorgere mediaticamente dall’oblio nel quale si era cacciata. Stringa o meno mani, salga o meno sui palchi di amministrazioni leghiste, queste sono scelte personali che la dicono lunga sul suo concetto di democrazia“.

Graziano Azzalin, consigliere regionale del Partito Democratico

Graziano Azzalin, consigliere regionale del PD

A prendere le parti della cantautrice romana è invece il consigliere regionale del Veneto Graziano Azzalin, sempre come riportato dal quotidiano Il Resto del Carlino: “(…) La cantante si è dimostrata coerente, chi spara sentenze con superficialità dimostra solo di voler far caciara per nascondere le difficoltà del Carroccio. (…) Sentire un leghista lamentarsi di essere vittima di razzismo è quantomeno paradossale“.

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