12 Novembre 2020
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12 Novembre 2020

Negramaro, in arrivo l’album “Contatto”, “Le canzoni sono le tane dove ci andiamo a nascondere”

E' tutto pronto per l'uscita del nuovo album dei Negramaro Contatto, presentato dalla band in una conferenza stampa virtuale.

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Uscirà il 13 novembre il nuovo album dei Negramaro Contatto (Sugarmusic), una parola che mai come in questo periodo è attuale ed evoca una vicinanza evocata. La rivoluzione dei piccoli gesti, questo potrebbe essere il sottotitolo di un concept che si snoda in 12 tracce, in cui la band di Giuliano Sangiorgi racconta storie comuni e proprio per questo speciali.

Sono passati tre anni da Amore che torni, disco premiato con due dischi di platino. Contatto è uno spartiacque anche dal punto di vista dei suoni, la somma delle esperienze artistiche della band che sfociano in un progetto concreto, ma ugualmente onirico e per nulla banale.

Tra le tracce merita una speciale menzione Noi resteremo in piedi, una stand up song di resistenza in cui si possono riconoscere le voci campionate dei manifestanti registrate durante le proteste del movimento black lives matter.

Altro brano degno di nota è Devi solo ballare, dedicato a Stella, la figlia di Giuliano, a cui si chiede solo una cosa, come a tutti i bambini del mondo: di essere felice. Un inno alla semplicità che in momento come quello che stiamo vivendo assume una connotazione ancor più viva e speciale.

In Contatto ci sono anche omaggi sentiti. Fonti di ispirazione che hanno guidato la realizzazione dell’album. Su tutti Lucio Dalla ed Ennio Morricone. In La terra di nessuno Lucio è citato nel testo on un riferimento alla canzone Anna e Marco e omaggiato con uno dei suoi tipici vocalizzi. Nel brano Dalle mie parti sono presenti le orchestrazioni arrangiate dal Maestro Stefano Nanni, storico collaboratore di Luciano Pavarotti, che ha diretto per l’occasione l’Orchestra Roma Sinfonietta del Maestro. Il brano si chiude con una lunga e suggestiva coda orchestrale ispirata alle atmosfere dei film di Sergio Leone.

I Negramaro hanno raccontato Contatto in maniera approfondita in una conferenza stampa virtuale.

NEGRAMARO CONTATTO – CONFERENZA STAMPA

“I Negramaro fanno parte della storia di Sugar.”

Queste le parole di Filippo Sugar che nel suo intervento ha sottolineato come la band di Giuliano Sangiorgi è ormai di famiglia. Un percorso musicale che si è sviluppato nell’arco di due decenni e che in Contatto tocca un nuovo punto importante. Un’evoluzione anche stilistica che si esplicita anche secondo un aspetto visual, grazie al live streaming Entra in Contatto, realizzato in una location ipertecnologica.

Parola, poi, a Giuliano Sangiorgi.

“Contatto è una pagina di storia emozionante. Siamo una famiglia contemporanea, allargatissima. Abbiamo iniziato a scrivere questo disco più di un anno e mezzo fa. La parola Contatto è diventata la più importante e ambita sul pianeta terra negli ultimi mesi.

Già quando abbiamo iniziato il lavori per il disco avevamo voglia di ridare fisicità alla parola Contatto, che oggi è quella più sognata, più evocata. Questa parola ha acceso un sogno.

Contatto è un concept album, anche se ha singole storie forti. C’è una connessione tra mondi diversi. Contatto in questo momento è come se fosse una culla anche di pace, dentro cui abbiamo inserito le canzoni per raccontarci qualcosa.

L’album parte da un germoglio di crisi interiore. Da una serie di domande. Essere o non essere, o meglio… essere un uomo oppure un cantante… Devo essere un cantante e dire quello che penso attraverso le canzoni.”

La produzione del nuovo album dei Negramaro Contatto è stata curata da Andrea Mariano, Adro. Un lavoro importante e coraggioso, perchè racchiude anche una serie di sonorità a cui il pubblico della band non è automaticamente abituato ad ascoltare. Non mancano, infatti, riferimenti anche alla musica urban e agli anni ’90.

“Contatto è un album coraggioso, ma non perchè lo abbiamo forzato. Ci siamo guardati intorno e abbiamo assimilato anche i nuovi linguaggi utilizzati per fare musica. Abbiamo sempre bisogno di soluzioni nuove. Non è così scontato che degli amici e colleghi, fratelli, ti lasciato lavorare a un progetto comune. È come se mi avessero lasciato le chiavi della macchina o, meglio… del furgone!

I ragazzi sono stati la mia palestra, i miei insegnanti. Ho sempre cercato di portare quel qualcosa in più nel gruppo. Sono tastierista, pianista, ma anche produttore. Per questo ruolo ho cercato di staccarmi e prendermi responsabilità anche guardando con un occhio esterno. Ringrazio i ragazzi perchè mi hanno spinto a fare qualcosa di coraggioso.

È un album che ha una coerenza generale, globale. Abbiamo creato un effetto di varietà sulle canzoni canzoni per poterle collegare e scollegare tra loro. Il risultato è sorprendente perchè nell’arrangiamento non c’è niente di scontato.

C’è stato anche l’utilizzo di strumenti per noi nuovi, come i fiati. Nel disco ci sono momenti che mi ricordano anche Frank Sinatra. Poi ci sono gli archi, l’orchestra. Sono curioso di ascoltare il giudizio del pubblico.”

Negramaro Contatto

Prosegue, poi, Giuliano, che spiega l’approccio e l’attitudine, esaltando anche il momento musicale attuale, a cui anche il nuovo album dei Negramaro Contatto si è ispirato.

“La fortuna di avere una band è che ti puoi confrontare anche sulle nuove tendenze della musica.

Questo è un momento importante, forse unico. Si possono trattare tutte le tematiche in maniera chiara e onesta. Nelle nuove generazioni, poi, c’è un romanticismo nuovo. I ragazzi giovanissimi stanno iniziando a scrivere una nuova letteratura musicale. Tra questi segnalo Fasma e Madame.

La pandemia ha fatto scaturire una sensibilità nuova, ancora più dolorosa. È come se tutti avessimo i nervi scoperti. Tutti gli argomenti passano attraverso il covid.”

Una velata critica a una società troppo attenta a quello che succede sui social.

“Abbiamo capito che è meglio evitare di parlare di certi argomenti attraverso post e social. La musica è l’unico luogo dove voglio dire la mia. Noi facciamo canzoni e diciamo quello che pensiamo con la musica. Un cantante deve dire quello che pensa con le canzoni. Come diceva Umberto Eco ‘I social sono un posto strano per raccontarsi delle barzellette’. Sui social il dibattito è sterile. I nostri post sono le canzoni.

Le canzoni sono le nostre tane dove ci andiamo a nascondere. È il modo per andare avanti!

Ho sempre cercato di parlare a quelli che possono ascoltare. Non sto in una roccaforte felice di quello che abbiamo fatto. Lo studio per me è continuo. È un desiderio. Non sono uno che va a cercare la musica, ma è lei che mi cerca.

Questo disco è la summa di tutto quello che ci è piaciuto nella nostra vita musicale, non solo quello che abbiamo fatto. Per esempio ho sempre amato il rap, soprattutto per la sua sostanza. Le parole contano tanto e grazie al rap che i giovani ora ascoltano con attenzione anche brani di Dalla e De Andrè.”

Particolare attenzione al feat. con Madame.

“Abbiamo lavorato con lei un anno fa, quando aveva ancora diciassette anni. Non ci siamo accorti di avere un’età differente, tra noi c’era connessione totale. Non facciamo spesso feat. e l’ultimo risaliva a dieci anni fa. Nella nostra carriera abbiamo lavorato con donne speciali come Elisa e Dolores. Questa nuova collaborazione è
l’esempio di come tutto è un corso e un ricorso storico.

L’esperienza con Madame mi ha dato una grande certezza. Siamo di fronte alla generazione che ci salverà. Non capisco tutto questo disfattismo nei confronti dei ragazzi. Loro vivono delle difficoltà a causa nostra, del nostro atteggiamento. Abbiamo solo da imparare dalle nuove generazioni.”

Inevitabile un discorso legato ai live. Giuliano non usa mezze parole.

“Questo è il momento in cui dobbiamo sopravvivere. Tutto quello che facciamo non ha senso senza essere insieme. I concerti in streaming possono avere un senso ora, ma quanto può durare questa situazione? Se tra due anni i concerti dovessero essere così… cambio mestiere!.

Una situazione in cui la politica non si è impegnata in prima persona, considerando la cultura non necessaria.

“Un corpo che non si nutre cultura può solo essere vuoto!”

TRACKLIST

01 Noi resteremo in piedi
02 Mandiamo via l’inverno
03 Non è vero niente feat. Madame
04 Devi solo ballare
05 Come non fosse successo mai niente
06 E se domani ti portassi al mare
07 Scegli me
08 Contatto
09 Non è mai per sempre
10 La cura del tempo
11 La terra di nessuno
12 Dalle mie parti