4 Gennaio 2021
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4 Gennaio 2021

Michele Bravi inizia a presentare le canzoni del nuovo album, “La Geografia del buio”

Dieci canzoni composte e scritte insieme a Federica Abbate e Cheope per riscoprire il mondo attraversando il buio

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Michele Bravi La Geografia del buio canzone per canzone.

A fine mese, il 29 gennaio, uscirà finalmente, dopo il rinvio dovuto all’emergenza sanitaria, il nuovo disco di Michele Bravi. Un disco importante, scritto e composto perlopiù con Federica Abbate e Cheope (già autori de Il Diario degli errori), in quanto è frutto del momento umano molto difficile vissuto dall’artista nel 2019.

Un disco composto da dieci canzoni che sono un vero e proprio viaggio nel buio e che Michele Bravi ha descritto così:

Questo disco è la storia di come il dolore umano possa trovare uno spazio dentro l’anima di chi lo accoglie e di come abbracciare la propria fragilità sia un atto di estrema e incontenibile forza. Questo è un disco nato nel tempo più incerto per il nostro mondo e, seppure ancora inedito, ne ha già affrontate tante.

La geografia del buio è un disco che parla di umanità in maniera tanto delicata e morbida e che scopre nuove possibilità di orientarsi in un mondo che sembra apparentemente senza luci o indicazioni certe.

L’album, già in pre order e in pre save sia nella versione cd autografato e vinile autografato che in quella in digitale (qui), è stato per diversi giorni al primo posto della classifica di vendita di Amazon.

In attesa di poterlo ascoltare Addentriamoci nelle dieci canzoni di questo disco attraverso le parole e i video postati sui social da Michele Bravi. Clicca su continua per iniziare a scoprire La geografia del buio. Questo articolo verrà aggiornato giorno per giorno.

Michele Bravi La geografia del buio canzone per canzone

  1. La promessa dell’alba

“Volevo che la prima parola de ‘La geografia del buio’ fosse ‘promessa’.
Nel mio caso, una promessa fatta sul divano grigio di casa.

Su quel divano mi hanno insegnato a distinguere e ascoltare, in mezzo al vuoto, la promessa che l’alba ci suggerisce tutti i giorni.
Ho promesso che avrei condiviso questo insegnamento. L’ho fatto con questa canzone. L’ho fatto con questo disco.

 

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2. Mantieni il bacio

Il bacio è l’immagine che, più di ogni altra, trasforma il male in pittura d’oro e la cicatrice del trauma in una poesia. Nel bacio si incontrano il luogo della parola e quello del corpo.
Baciarsi nel buio significa trattenersi ancorati al presente, al reale e non perdersi in un fumo di nebbia e dolore ingombrante.

 

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3. Maneggiami con cura

“Le mani che ti guidano nel buio hanno un potere assoluto ed è così che ti trovi ad affidare il tuo corpo e la tua storia alle capacità di chi quell’oscurità l’ha già attraversata.
Questa canzone è una dichiarazione di fragilità e l’inno di una devozione nei riguardi di chi sa proteggere, custodire e guidare.”

 

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4. Un secondo prima feat. Federica Abbate

Non esiste un prima e un dopo davanti a un trauma, esistono due livelli differenti di consapevolezza e realtà. Non esistono espressioni con suffisso ri- (rifare, rivedere, ricantare), piuttosto esiste un fare per la prima volta, un vedere per la prima volta, un cantare per la prima volta.
In questo battesimo continuo verso un mondo nuovo, è l’amicizia a proteggerti e bastarti mentre dal cielo piovono sassi.

Federica Abbate è una delle persone più importanti della mia vita, come un elastico al polso: quello che ti serve sempre quando sei scompigliato e che appena lo togli ti lascia la traccia sulla pelle, pronto ad raccoglierti ancora e ancora e ancora.

 

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5. La vita breve dei coriandoli

Questa canzone è il racconto personale della voce che mi ha guidato attraverso il buio, della persona che mi ha insegnato la forza travolgente della condivisione del dolore e che ha saputo proteggere la mia voce quando non riusciva a parlare.
Questo disco esiste perché me l’ha chiesto lui.

 

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6. Storia del mio corpo

Il mio percorso attraverso il buio è stato possibile con l’aiuto dell’EMDR. L’EMDR è un modello clinico e un metodo scientificamente validato d’eccellenza per il trattamento di tutti i tipi di trauma.
In questa canzone ho scritto tutto quello che il mio corpo ha sentito sulla pelle durante tutto il percorso medico: la perdita di aderenza dal reale, la dissociazione, le allucinazioni.
È una dedica d’amore al proprio corpo che piano piano torna ad affacciarsi sul mondo aggrappandosi con timore alle piccole fessure degli occhi.

 

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7. Tutte le poesie sono d’amore

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