14 Gennaio 2019
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14 Gennaio 2019

Mecna: aspettando l’appuntamento sold out dell’Alcatraz di Milano, ecco “Akureyri” feat. Sick Luke

Mecna, dopo un tour invernale di successo, ha pubblicato il singolo “Akureyri” feat. Sick Luke aspettando il ritorno live.

Mecna
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E’ uscito Akureyri, il nuovo singolo di Mecna che per l’occasione si è avvalso della produzione di Sick Luke. Il singolo è stato pubblicato sulle piattaforme digitali la notte di Natale, come regalo di Mecna ai suoi fans e ora arriva anche nelle radio italiane. Il titolo prende spunto dal nome della città Akureyri, la seconda area urbana del paese nell’Islanda settentrionale.

“Ho sempre voluto collaborare con realtà diverse dalla mia e, data la stima reciproca, con Sick Luke è stato molto naturale. Credo che il risultato sia un brano solido. > Come sempre nei miei pezzi cerco di raccontare quello che sono e quello che penso. Dopo quest’anno intenso, tra disco e tour, avevo delle cose da dire e sono finite in Akureyri.” queste le parole di Mecna.

MECNA LIVE

Mecna ha ottenuto un ottimo riscontro con il tour invernale, che si chiuderà il prossimo 14 marzo con il concerto all’Alcatraz di Milano che è già sold out. Ma non finisce qui. Sono già altre due le date che faranno da preludio a una nuova serie di concerti.

12 aprile – Teatro Giordano – Foggia
19 aprile – Bliss – L’Aquila



Mecna

AKUREYRI – IL TESTO
(Testo di Mecna – Musica di Sick Luke)

Yeah
Sick Luke, Sick Luke
Ah
Quante cose spaventano, averci a che fare è rischioso per tutti > Quante volte feriamo e poi non siamo in grado a cucirci la pelle coi punti > Io che un po’ ti ho persuasa, ma mi copri di insulti
Siamo meglio di chi se ad un tratto da giovani siamo diventati adulti? > Mi avessero detto che un giorno poi il mondo mi crollava addosso > Sarei andato in palestra più spesso, cercando di attutire il colpo > Non ho messo mai più quelle dannate Vans dopo l’ultimo giorno di agosto > Sto scrollando lo schermo, non guardandomi attorno
E scrivendo risate rimanendo seri
Come stessi crepando dal ridere
Senza riuscire più a smettere tipo da ieri
Non ti ho visto, dov’eri?
Tra le nuvole, un loft con la vista sul porto innevato che sembra Akureyri > Se lottiamo da uomini veri poi cadiamo come angeli a Trevi
A che serve stare in giro?
Non voglio più saperne
Poi quando mi decido
Avrò le mie conferme

Che ne sai di cosa penso?
Che ne sai di cosa è meglio per me?
Io che non ti ho mai chiesto niente

Sputo saliva sopra la mia mano per entrare meglio
Non ho fatto salire nessuno a trovarmi dentro la mia stanza d’albergo > Delle ascese ne ho sempre sentito parlare soltanto dal retro > Di un locale in provincia scassato
In cui ho appena suonato ed è stato, diciamo, discreto
Ho fantasie
Mi fanno stare bene come farmacie
Aperte in queste sere
Sono più un tipo da farsi medie che da carpe diem
Due botte e via
Ho soltanto trovato quel lato felice dentro la malinconia
Che a tutti spaventa a morte
A tal punto da provare con ogni mezzo a scacciarla via
Alle feste degli altri, hah
Quasi sempre imbucati, sì
Tutti amici che senza la coca sarebbero solo saluti accennati > C’ho pensato a distrarmi, a guardarmi con occhi diversi
Ho i minuti contati
Non è più delle persone in sé che si parla, ma dei risultati > Ed io non voglio stare in mezzo
Ogni giorno come un pegno
Perché il mondo non è sveglio
Perché in fondo sto capendo
In quest’era in cui non c’è nessuno che perde
A me basta qualcuno che ascolta
Vorrei dirti qualcosa di bello
Ma ho davanti qualcuno che scorda

A che serve stare in giro?
Non voglio più saperne
Poi quando mi decido
Avrò le mie conferme
Che ne sai di cosa penso?
Che ne sai di cosa è meglio per me?
Io che non ti ho mai chiesto niente
Io non ero come sei tu per me
Io non ero come sei tu per me
Io non ero (a che serve stare in giro?)
Come sei tu per me (non voglio più saperne)
Io non ero (poi quando mi decido)
Come sei tu per me (avrò le mie conferme)
(Io non ero) A che serve stare in giro?
(Come sei tu per me) Non voglio più saperne
(Io non ero) Poi quando mi decido
(Come sei tu per me) Avrò le mie conferme
Che ne sai di cosa penso?
Che ne sai di cosa è meglio per me?
Io che non ti ho mai chiesto niente

 

Foto di Carolina Amoretti

 

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