“L’arte non è un cesso”: il manifesto in tre storie
Le storie pubblicate da Madame parlano chiaro:
“Non sopporto chi prende la musica come una macchina da soldi. Chi lavora 24/7 anche a cose non ispirate e vuote di contenuto per piazzare o grattare da tutti.”
Segue un messaggio ancora più netto:
“Lasciate in pace l’espressione artistica. Fatela respirare. Basta intasarla di merda. Non è un cesso.”
Infine, la chiusura:
“Preferisco essere dimenticata perché non pubblico, piuttosto che essere dimenticata perché sono scarsa.”
Parole che suonano come un atto di rottura, ma anche di profonda lucidità. In un momento in cui la musica sembra inseguire l’algoritmo, l’artista sceglie la distanza.









