22 Agosto 2019
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22 Agosto 2019

Laura Pausini 17 anni dopo ricorda “Surrender” e il suo travagliato album in inglese

A 17 anni di distanza dall'uscita di "Surrender", singolo che diede il via al suo travagliato album in inglese, "From the inside", Laura Pausini ricorda quel disco...

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Laura Pausini From the inside. Il 22 agosto di diciassette anni fa usciva il singolo Surrender, primo estratto dall’unico album in lingua inglese di Laura Pausini.

La cantante, in accordo con la propria casa discografica, aveva deciso di provare a conquistare il difficilissimo mercato musicale statunitense con un album, From the inside, di brani inediti in lnglese.

Nella tracklist del disco furono inseriti anche due brani giù usciti in italiano e spagnolo, In assenza di te che diventò It’s not good-bye, ed Every day is a Monday, versione originale de Il Mio sbaglio più grande, brano che nacque originariamente proprio in inglese.

Quando Surrender arrivò negli Stati Uniti Laura aveva già pubblicato cinque dischi di inediti e un Best of, album tradotti in più lingue che avevano venduto milioni di copie in tutto il mondo.

In inglese la cantante aveva inciso fino a quel momento La solitudine ma non solo.

Nel 1998, nel disco La mia risposta, era contenuto un inedito scritto per lei da Phil Collins, Looking for an angel (contenuto nell’album La mia risposta del 1998) e in Tra te e il mare del 2000 era invece inserita The Extra mile, brano della colonna sonore del film Pokemon 2 – La forza di uno.

Inoltre l’anno precedente, era uscita, One more time. Questa  canzone era parte della colonna sonora del film Le parole che non ti ho detto (titolo originale Message in a bottle) con Kevin Costner, Robin Wright e Paul Newman.

A ricordare l’anniversario dell’uscita del singolo Surrender, avvenuta per l’appunto proprio il 22 agosto, è stata la stessa Laura Pausini che ha pubblicato sui suoi social il video dell’esibizione live al The Tonight Show con Jay Leno.

Il 22 agosto 2002 è uscito negli Stati Uniti il mio primo singolo #Surrender. Questa è la mia esibizione nel “The Tonight Show” con Jay Leno. Indimenticabile.

LAURA PAUSINI FROM THE INSIDE

From the inside viene lanciato in America con due singoli, Surrender e If that’s love. Di entrambi i brani vengono però promosse delle versioni remix che conquistano entrambe il 1° posto in classifica della Billboard Dance (la Club Play singles).

Un successo che però va contro quello che è l’intento dell’artista: farsi conoscere in America per quello che è e per la musica che canta in tutto il resto del mondo.

Ma la casa discografica non è d’accordo e non solo, suggerisce all’artista, allora 28enne, di vestirsi un po’ più provocante, possibilmente da ragazzina con minigonna e canotta, per avvicinare maggiormente il pubblico più giovane al progetto.

La risposta di Laura su quest’ultimo punto la potete dedurre dall’abbigliamento usato per l’esibizione da Leno che trovate qui sopra.

In ogni caso quella a cui Laura Pausini si trovò di fronte nel 2002 fu certamente la scelta più difficile della sua carriera anche alla luce del fatto che erano in previsione diversi showcase e un tour oltre ad un secondo album in inglese.

Non riuscendo a far comprendere le proprie esigenze artistiche dalla discografica la cantante decise di interrompere la promozione dopo solo due showcase abbandonando il progetto a sé stesso.

Qui a seguire un video del 2011 in cui la cantante torno a cantare dell’album.

Nel post di oggi è stata la stessa Pausini che, rispondendo alla domanda di un fan (“Quel disco ‘Statunitense’ ti piace?“) ha ricordato quanto accadde…

Da morire. Peccato che lo mandarono nelle radio in una versione dance dei singoli scelti e quindi abbandonai dopo il primo singolo.

Amo alcune canzoni dance ma… io non volevo farmi conoscere in un modo diverso da quello che il resto del mondo già conosceva e che del resto è contenuto nel disco From the inside.

Sono scelte… ero prima nella dance chart, ma ho scelto di essere me stessa e non approfittare di un’opportunità di fama che non mi serviva a tutti i costi.

In ogni città che visitavo con la promozione del primo singolo sotto le radio c’erano tanti brasiliani, latini, francesi, italiani che mi seguivano già da anni e vivevano in America… mi dicevano ‘Perché le radio non trasmettono le versioni che hai messo nel disco? Perché vogliono farti apparire diversa?’

La risposta a questa domanda ovviamente ha poco a che vedere con logiche artistiche.

Di sicuro la decisione che seguì porto la cantante ad affermare per la prima volta la propria volontà in modo netto e deciso, un’azione che le donò nuove consapevolezze che, probabilmente, sono quelle che le hanno permesso di restare in vetta alle classifiche per tutti questi anni…

Perché volevano farmi apparire diversa? Perché avevano capito che era più facile probabilmente arrivare al successo immediato.

Quello era il preludio di scelte discografiche mondiali che la musica e la credibilità l’hanno spesso distrutta.

Andare contro corrente in quel momento mi spaventò molto perché sapevo di avere tutti i capi americani contro di me… ma mi servì ad avere più stima di me, più coraggio nelle decisioni prese in futuro.