13 Dicembre 2020
Condividi su:
13 Dicembre 2020

Golpe! “L’ultimo dei miei cani”, l’esordio del misterioso artista con una lirica d’amore travestita di ironia retorica

E' uscito per Sony Music L'ultimo dei miei cani, il singolo d'esordio di Golpe!, misterioso progetto musicale ancora avvolto nel mistero.

Condividi su:

E’ uscito per Sony Music L’ultimo dei miei cani, il singolo d’esordio di Golpe!, misterioso progetto musicale ancora avvolto nel mistero.

Chi sia Golpe! non si può sapere, Golpe! non si può vedere.

Arrivano sfrontate solo le sue parole struggenti del singolo d’esordio, una lirica d’amore travestita di ironia retorica, gridata al cielo con voce graffiante.

La produzione musicale alimenta quella segreta nostalgia interiore, che si sprigiona con la voglia inarrestabile di cantare all’unisono con lui, per sentirsi meno soli, a Milano come a Londra, a 40 gradi all’ombra. Un mood malinconico che evoca gli anni ’80.

“E non mi dire che eri fuori di te
Che ti sentivi instabile
Lasciare tutto quanto alla noia
Una volta per tutte
e non pensare al perché

E io ti giuro non capisco perché
Vivo a Milano ma penso a te
Disperdo chili di cenere al vento
Ero così contento quando andavi via”

GOLPE! L’ULTIMO DEI MIEI CANI

Nel videoclip del brano, diretto da Francesco Torricella, Golpe! si nasconde dentro a un personaggio al di fuori dei confini della normalità e che è già una leggenda metropolitana.

Un allegro vecchietto vaga nella notte tra le luci di un luna park, abbigliato come un rapper carico d’oro. un imprevedibile capolavoro urban, felice e solitario, in contrasto con il peso dei suoi anni, ma sempre pronto a salire su una giostra per tornare a sentire ed emozionarsi.

“L’idea del video è essenzialmente quella di un personaggio. Il signore che vedete passeggiare per il luna park armato soltanto del suo bastone si chiama Efrem. Una vita al di sopra degli schemi con il mito della libertà. Poi i problemi di salute, la solitudine. Nei suoi occhi c’era tutto questo, tra le rughe del suo viso si poteva leggere la sua storia.

Ci siamo conosciuti perché era il vicino di casa di un amico che nell’ultimo periodo faceva del suo meglio per prendersene cura. Aveva difficoltà a camminare e faticava ad uscire di casa. Così quando poteva lo accompagnava a prendere le sigarette e a pagare le bollette. Quando gli abbiamo chiesto di girare questo video è stato da subito entusiasta.

Lo abbiamo ripreso mentre imitava Fred Astaire sotto la neve e lo abbiamo visto sorridere con irriverenza di fronte alla telecamera mostrando la lingua. Efrem ora non c’è più, ed è a lui che voglio dedicare questo video.”