Gino Paoli nei giorni scorsi ha rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera dove, tra aneddoti e opinioni, si è espresso tra le altre cose sulla versione de Il Cielo in una stanza fatta a Sanremo 2022 da Mahmood e Blanco ma anche sulla sua ex storica, Ornella Vanoni e sull’amico Luigi Tenco.
Alla domanda del giornalista sulla cover della coppia vincitrice del Festival di Sanremo Gino Paoli ha risposto…
Mi è sembrata una cosa fatta bene, gentile. Rispettava la canzone, l’hanno immersa nel loro mondo che è diverso, ma senza fare porcherie.
Io con quel brano volevo descrivere un orgasmo. Che tu lo lo faccia con una persona che ami o con l’ultima delle prostitute, non cambia mai, stacco e riattacco che avviene nella tua testa. E le pareti non ci sono più…
Parole con un peso molto importante sono uscite alla domanda su Luigi Tenco, amico e collega che proprio 55 anni fa si tolse la vita al Festival di Sanremo. Il suicidio è un argomento che tocca da vicino il cantautore ligure visto che anche lui confessò di averci provato…
Oltre alle cose che sono solo di Luigi mi limito a dire che era cotto come una zucca, aveva preso psicofarmaci pesanti. Si capì subito, quando cantò, che non era lui. E se sei fuori può succedere di tutto. Ma se ci fossi stato io con lui gli avrei dato due pedate nel culo e non avrebbe fatto niente…
Alla domanda su Ornella Vanoni, amica ma anche amante nel passato (per lei e le sue mani scrisse Senza fine) dichiara: “Si è smollata con l’età, perché ora sente l’urgenza di raccontare. Anche cose che sarebbe meglio non dicesse…”
Qui potete leggere l’intervista integrale rilasciata a Matteo Cruccu de Il Corriere della Sera con altre curiosità raccontate dal cantautore ligure.