29 Ottobre 2021
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29 Ottobre 2021

Gaia: guida all’ascolto del nuovo album, “Alma”. Gli autori, i produttori, le canzoni…

15 canzoni e diversi featuring per raccontare tutte le anime della cantautrice

Gaia Alma
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GAIA ALMA LE CANZONI

Le parole associate ad ogni brano, in fondo a ogni nota, indicano l’emozione che scaturisce dall’ascolto di quello stesso, espresse anche tramite coreografie nei canvas – brevi riprese video visibili in loop durante la riproduzione della canzone su Spotify – realizzati da Gaia in collaborazione con ANIMU (Associazione Nazionale Interpreti di Lingua dei Segni Italiana).

ALMA
Alma de Deus, alma que o mundo colheu, alma que aqui já morreu sim

La title track di ALMA apre e introduce al viaggio introspettivo nel mondo di Gaia, il percorso che narra i suoi pensieri e i pattern emotivi che hanno ridisegnato le sue molteplici anime.

Alma racconta una verità interiore che deve essere ascoltata, la sua vera essenza, l’anima pura e autentica che accoglie tutti i suoi universi. L’innata necessità di guardarsi dentro, ascoltarsi, accettarsi e amarsi è uno strumento emotivo che conduce alla consapevolezza del valore di sé stessi e di ogni persona.

Il brano è una canzone preghiera, è un mantra che nasce per uscire da un flusso di negatività ed entrare in uno positivo, mentre la voce calda di Gaia e i cori aulici che la accompagnano rappresentano la purezza del racconto intimo e personale che ha l’obiettivo di ricentrare e riallineare i propri pensieri per focalizzarsi su ciò che è realmente importante.

Nella lingua a cui la cantautrice associa tutto ciò che riguarda la spiritualità e la sfera introspettiva della sua vita, Gaia si rende canalizzatrice di questo messaggio, chiaro e definito pur essendo stato concepito in modo molto spensierato e naturale: “Anima di dio, anime che il mondo ha raccolto, anima che qui è già morta, anima che si è persa cercando risposte”. AMOR PROPRIO

BANDIERA
Fogli vuoti come noi sono oggi senza poi, le promesse dei marinai sono preghiere a cui non credi mai

Lasciare andare le persone, le cose e le situazioni non è necessariamente negativo, ma può portare anche delle vibrazioni e dei riscontri positivi. “Bandiera” è un pezzo esorcizzante che vuole alleggerire l’anima, con un beat che fa volare via i brutti pensieri e illumina di nuovo la visione di ciò che ci sta attorno.

Gaia racconta il negativo veicolando un ricollocamento nella memoria, dando quindi la possibilità alla mente di modificare e rieducare i pensieri che si creano provando a renderli positivi, con una promessa d’amore che porta con sé le vibrazioni positive necessarie a resettare il proprio cervello, trasformando la reazione emotiva che ne scaturisce in qualcosa di inevitabilmente migliore. GOOD VIBES

FITA DO BOMFIM
Um sorriso que mata já te conheci em outra vida sim

La “fita do bomfim” rappresenta un portafortuna, un laccetto colorato adornato da piccoli nodi che corrispondono ai desideri che, secondo la tradizione brasiliana, si realizzeranno quando i nodi si scioglieranno. Lo scambio energetico che intercorre tra ciò che dovrebbe accadere, cioè il destino, e ciò che si sceglie di fare attivamente è ciò che Gaia racconta trasmettendo un messaggio che induce a mostrarsi proattivi nelle decisioni della propria vita, non limitandosi all’accettazione passiva di ciò che accade intorno a noi.

Il brano narra l’incontro del vero amore, quello che ha scaturito un’emozione tale da suscitare nella cantautrice la sensazione di dover andare incontro al proprio destino senza aspettarlo: “Ti ho già incontrato in un’altra vita sì, eravamo i nodi della fita di un bomfim che ho tagliato
la notte in cui ti ho conosciuto”. LEGAME

NUVOLE DI ZANZARE
Che scema Pensavo di prendere sonno. É già mattina

Nuvole di zanzare” porta con sé il sapore di un’estate che sta finendo e che lascia spazio a un nuovo inizio. Nell’aria di settembre, in cui si vivono le ultime giornate calde e l’atmosfera frenetica della città combatte la scia di spensieratezza e indolenza che la stagione estiva lascia dietro di sé, si sente la necessità di riempire gli spazi vuoti, di dare un senso alla noia, che comprendi solo quando non puoi viverla.

Quando si crea un ecosistema di persone legate tra di loro anche il “nulla” assume un sapore nuovo e speciale ed enfatizza le emozioni. I respiri, i battiti, la convivenza fluiscono in maniera naturale e si uniscono diventando un unicum. Questo avviene in tutte le relazioni, con noi stess*, con le persone a noi vicine, con coloro che amiamo, quando ci connettiamo e quando abbiamo il coraggio di farlo.

Le zanzare fanno da sfondo al tempo e alle storie che passano, una fastidiosa compagnia per tutti questi momenti che riporta continuamente alla mente i ricordi di una provincia che si ripete, ma che non si ferma mai. ZANZARE

GINGA (feat. Francesca Michielin e Margherita Vicario)
Mãe natureza è viva então

Il ritmo sudamericano ritorna in “Ginga”, brano in cui le voci di Francesca Michielin e Margherita Vicario si fondono armoniosamente a quella di Gaia creando un’atmosfera fresca e spontanea, con un loop musicale su cui libra un freestyle tutto al femminile che grida al mondo la forza del women power.

Ginga” esprime il parallelismo tra la natura e la persona tramite i suoi elementi fondamentali: la madre terra, le radici che ci tengono saldi al suolo, la linfa vitale, gli alberi rigogliosi e il vento. Collaborando con artiste donne della stessa generazione e che condividono le stesse vibrazioni e la stessa sincerità artistica, Gaia canta la rappresentazione della molteplicità del mondo che di fronte al miracolo della
natura diventa un unicum, un unico universo in cui tutti siamo interconnessi e il valore di ogni singolo
elemento riceve il valore che merita. NATURA, RADICI

MARINA (feat. Gemitaiz)
Make up, club, Whatsapp, chi c’ha occhi di amanti

Una moltitudine di voci in coro, quasi fossero un esercito di Gaia, esaltano l’immagine di Marina, principessa rinchiusa in un mondo artificialmente costruito, mentre cerca di liberarsi da una schiavitù che le impedisce di essere se stessa e di ritrovarsi in un contesto in cui è difficile sopravvivere.

In questo brano Gaia ha scelto di collaborare con una delle penne più fotografiche, semplici ma al contempo poetiche del panorama musicale italiano. Gemitaiz porta il contributo di una figura maschile femminista, un uomo che non teme di innalzare la figura della donna, sicura, confidente del suo potere e bella nella sua totalità. La fluidità che la figura di un uomo rappresenta in un pezzo di questo tipo corrisponde esattamente all’apertura e all’inclusività che Gaia professa nella sua musica e nella sua vita. SENZA BARRIERE

OCCHI&JEANS
Su una barca, sul divano, sull’oceano indiano, poi do fuoco ai miei diari

Una storia d’amore vissuta in ogni sua sfumatura e in ogni attimo e raccontata tra le mura di una casa durante il primo lockdown. “Occhi&Jeans” cela dentro di sé la consapevolezza di aver vissuto un periodo socialmente incerto e spaventoso, ma porta il sapore dell’innamoramento, dell’estrema felicità vissuta in un nido d’amore con la massima intensità. Il brano è una dichiarazione, una promessa
vissuta, scritta e prodotta insieme a Daniele, che donando al pezzo un assolo di sax ha contribuito a tutto il processo di creazione di questo piccolo grande ricordo. OCCHI

LOUCA (feat. J Lord)
Mexa com meu ventre mon amis

Louca” nasce dalla collaborazione di un mix di origini e provenienze, un connubio creativo creatosi dalla mente multiculturale di Gaia, dall’artista italo-ghanese J Lord, da Simone Privitera, dal produttore franco-portoghese Drama e da Matteo Novi.

Una canzone sensuale e allo stesso tempo divertente, da ballare e riascoltare per sentire le giuste vibrazioni ed entrare nel mood giusto. Le sonorità latino-americane sono qui rielaborate con la freschezza dell’età di Gaia e di J Lord, che donano al sound l’internazionalità che contraddistingue un brano che nonostante la sua grinta ha visto la luce delle sue prime note uscire da un pianoforte a coda. PASSIONE

POMERIGGIO
Restare parlare scivolare Ti so sentire

Una canzone molto sensuale, anche nel testo, ispirata dalle contaminazioni musicali oltreoceano e soprattutto dalla scena brasiliana. Un linguaggio esplicito, chiaro e conciso, che non si piega alle pressioni sociali che impongono un modo politicamente corretto di esprimersi. Gaia racconta gli attimi del pomeriggio, di quelle rare volte in cui c’è il tempo per fare l’amore, così rare che quando accadono dimostrano di valerne davvero la pena: “come di pomeriggio quando giro gli occhi e vedo il paradiso”.

In un modo personale e unico, il brano nasconde l’evoluzione di crescita e consapevolezza dell’artista, che mostra entrambi i suoi lati: quello più sexy e femminile e quello più maschile, alternando una vocalità più forte in quello che sembra un featuring con una parte di sé che non deve essere necessariamente la “brava ragazza” che appare agli occhi di tutti. TOCCO

BOCA (feat. Sean Paul & Childsplay)
A música tá alta e meu corpo tá livre well bang bang bang

La cantautrice italo-brasiliana ha scelto di collaborare con Sean Paul, artista giamaicano dal successo mondiale, che negli anni ha saputo mescolare il reggae delle origini con la dancehall, riuscendo sempre a reinventarsi e sperimentare, firmando successi mondiali come Get Busy e Mad Love e collaborando, tra gli altri, con Beyoncé, Rihanna, Bob Sinclar, Sia e Dua Lipa.

Il brano nasce a fine 2019, ad Amsterdam, durante uno degli ultimi viaggi che la cantante riesce a fare subito prima che il mondo si fermi. Baci, strade di notte, incontri per caso e desiderio di libertà; un pezzo in cui il reggaeton caldo e potente si fonde a ipnotici richiami indiani risvegliando il desiderio di muoversi e ballare.

Gaia torna dopo Chega nuovamente al portoghese, mescolandosi alla voce di Sean Paul e canta la voglia di ricominciare a viaggiare facendosi trasportare dalle sensazioni senza preoccuparsi della destinazione, accompagnata dalla voglia di lasciarsi andare e dalla spensieratezza, abbandonando pensieri e negatività, perché ora è il momento di ripartire. “Non è il momento giusto per pensare ai brutti giorni. Svuota la mente. Senti la vibrazione!”. POTERE IN MANO MIA

CUORE AMARO
Cuore amaro disordine raro Ora vedo chiaro

Cuore Amaro” è il mio, è una canzone d’amore che Gaia ha dedicato a se stessa, è un racconto autobiografico sul suo percorso, sui suoi traguardi e sulle sue conquiste. Il brano parla soprattutto di tutti quegli errori che le hanno insegnato a crescere.

Il cuore amaro di Gaia accoglie tutte le sue anime, la sua consapevolezza, la comprensione e il perdono, anche nei confronti di se stessa. Nel brano c’è tutto il calore dell’America Latina, accompagnato da ritmiche asciutte e rigorose simili a grattacieli in
mezzo alla giungla. DIVERSITÀ/DIVERSA

SALINA
Sono Sono di Sono diventata grande come una guerriera

Salina” è famiglia, rifugio, magia. É il ricordo delle proprie origini, dell’infanzia vissuta in Brasile e di ciò che porta con sé come omaggio alle sue radici. Il senso di appartenenza riporta Gaia al dualismo dei suoi mondi e delle sue matrici culturali: “l’equatore da qua fa una linea che va dal Brasile ai campi di grano”.

Con questo brano il richiamo al ritornare al nido che ti crei e che ti hanno creato è enfatizzato dal tema familiare, degli affetti che l’hanno accerchiata di amore e che riescono a donare forza e al contempo ferire come nessun altro. Nel ritornello compaiono entrambe le lingue madri di Gaia, portando così un messaggio alla propria famiglia e a chi l’ha cresciuta includendo tutte le sfaccettatura
della sua multiculturalità. RIFUGIO, FAMIGLIA

IO E TE (DE LEVE) (feat. Selton)
Un giorno passerà, fammi passare

La creazione di questo brano nasce e viene elaborata in ogni suo passo insieme a quelli che Gaia definisce i suoi “fratelli brasiliani”, i Selton. “Io e te (de leve)” è una vera e propria samba, unica nel suo genere perché scritta in lingua italiana con degli estratti in portoghese, rappresentando così il perfetto mix tra le due culture che accomunano gli autori del brano e miscelando in modo consapevole i loro vissuti. Il tema è quello dell’appartenenza, ma a troppe realtà diverse per definirsi in una sola: casa non è un solo luogo, casa è tutto il mondo e “nel mio cuore porto tutto quello che ho, o quasi tutto”. APPARTENERSI

PARANUÉ (feat. Tedua)
Cheiro de prata o som da lata o som da lata que vira batuque, è tapa na cara musica sagrada que livra de vez

Paranauè” è un tributo alle contaminazioni musicali di Gaia, che porta con sé la lingua portoghese e il ritmo etnico della cantautrice e le influenze elettroniche e underground di Tedua.

Con un’intro soft in cui la voce della cantautrice conduce alle sonorità tribali del pezzo, si crea un’atmosfera di festa che ricorda l’Africa, il legame con il terreno, la comunicazione fisica con i suoni, con richiami e atteggiamenti legati alla capoeira. Parla di una storia d’amore ma in modo liberatorio, celebrativo e d’impatto, creando così un’altra sfumatura culturale all’interno di un disco già fluido e inclusivo.

La cantautrice in questo modo ha coinvolto una sensibilità fuori dal comune, quella di Tedua, che con una scansione ritmica complessa e fuori asse ha contribuito alla creazione del brano inusuale ma unico. URLARE

SEM TU
De verdade bebe

Una ballad malinconica in un cui la voce di Gaia si innalza e diventa unica protagonista insieme agli arpeggi di chitarra. “Sem tu” (senza di te) è l’ultima canzone di “ALMA” e chiude il percorso di crescita ed evoluzione dell’artista iniziato con “Nuova Genesi”.

La consapevolezza che il coraggio di ascoltare la propria felicità è necessario affinché ritorni verso di sé un universo karmico di bellezza ed emozione abbraccia l’idea del brano che va oltre la semplice relazione d’amore.

È un viaggio musicale che racconta la sofferenza e allo stesso tempo la liberazione dal dolore, lasciando andare tutte le abitudini e i sentimenti che ci hanno fatto del male, in qualsiasi contesto della vita. “Sem tu” libera dai demoni del passato dando loro un nuovo spazio nella vita, non opprimendoli ma dando loro un nuovo incasellamento e raccontando che l’unica vera necessità è quella di essere circondati dalle persone
che ci amano. SOFFERENZA

 

Foto di copertina di Ilaria Ieie

 

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