12 Maggio 2018
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12 Maggio 2018

EUROVISION 2018: il borsino dei favoriti dopo la jury rehearsal della finale! (11 maggio)

A poche ore dalla finale dell'Eurovision 2018, analizziamo i favoriti alla vittoria e le chances di Ermal Meta e Fabrizio Moro.

Eurovision 2018
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Sale l’eccitazione all’Altice Arena di Lisbona dove si è appena conclusa la seconda prova generale della finale di Eurovision 2018, giudicata dalle giurie dei 43 paesi in gara che esprimeranno il 50% del risultato finale di domani sera. Solo alla fine di tutte e 26 le esibizioni potremo scoprire, grazie alla tradizionale passerella con gli spokesperson delle nazioni in gara in collegamento da tutta Europa, chi sarà ad aggiudicarsi il microfono di cristallo e a vincere questa edizione dell’Eurovision Song Contest.

Gli ultimi capovolgimenti di fronte nella classifica delle scommesse parlano di una delle finali più aperte dell’ultimo decennio: la lotta sembra ristretta ad un trio formato da Cipro, Israele e Francia, ma non è possibile escludere inserimenti da dietro che potrebbero sconvolgere le carte in tavola. Andiamo ad analizzare le chances dei principali favoriti e a fare qualche considerazione su quali potrebbero essere le sorprese domani sera e cosa possiamo aspettarci dalla partecipazione di Ermal Meta e Fabrizio Moro in gara per l’Italia.

CIPRO: Eleni Foureira, Fuego

Partita abbastanza in sordina nei pronostici, l’albanese in gara per Cipro Eleni Foureira è riuscita a scalare la classifica delle odds fino alla prima posizione. Eleni porta una canzone prodotta e messa in scena da un team svedese, abbinandoci una dance routine curata nei minimi dettagli ed eseguita alla perfezione. La vittoria di Cipro, oltre a far cadere per il secondo anno consecutivo il record della nazione in gara da più tempo senza vittorie (35 partecipazioni per l’isola di Afrodite, la prima nel 1981), rappresenterebbe un “ritorno al passato” e alle sonorità che hanno dominato l’Eurovision a metà degli anni Duemila, ma sarebbe sicuramente accolta positivamente dal pubblico eurovisivo dopo due vittorie di canzoni più lente e “impegnate” quali sono state 1944 e Amar Pelos Dois.

ISRAELE: Netta, Toy

L’israeliana Netta era partita per vincere, ora le sembra quasi stare larga la possibilità di un secondo posto. Non convince soprattutto la messa in scena di Toy, che non riesce ad esprimere le stesse emozioni del video ufficiale – ma anche l’entusiasmo degli eurofan, fin dall’inizio nell’angolo di Israele, è andato via via scemando all’affermarsi di un’altra canzone uptempo come la proposta cipriota. Non è poi così peregrino immaginarsi un piazzamento di Netta fuori dai primi cinque, anche per colpa di un sorteggio che l’ha piazzata in mezzo a un gruppo di sei o sette proposte tutte potenzialmente forti e ben distinte.

FRANCIA: Madame Monsieur, Mercy

Una sorta di continuità con le vittorie di Jamala e Salvador Sobral sarebbe rappresentata, per lo meno a livello di messaggio, dall’affermazione dei francesi Madame Monsieur e della loro Mercy. Questo brano midtempo, ispirato alla storia vera di una bambina nigeriana nata a bordo di una nave di migranti durante la traversata del Mediterraneo, riscuoterà sicuramente le preferenze del pubblico “alto” e delle giurie – rassicurate dalle capacità interpretative di Émilie forse più che dall’entusiasmo travolgente di Netta o dall’europop di Eleni Foureira. Allo stesso tempo, manca un po’ lo stesso coinvolgimento che avevamo vissuto durante la finale nazionale e persiste un grande punto di domanda riguardo all’ordine di uscita (nessuno ha mai vinto dal #13, anche se alla Francia è stato assegnato un punto della serata abbastanza “scarico” e questo è sempre un bene) e la possibilità di trasmettere il messaggio della canzone a una platea che in larga parte non parla francese.

 

IL RESTO DEL GRUPPO

La bagarre per entrare nei primi 10 vede parecchie nazioni in lotta alle spalle di questo terzetto: nelle scommesse sono aumentate a dismisura le quote dell’Irlanda, che ha recuperato più di trenta posizioni dalla prima semifinale e si trova ora a ridosso di questa top3. La canzone di Ryan O’Shaughnessy è l’unica ballata inserita nella seconda metà di programma ed emerge benissimo fra il country rock dei Paesi Bassi e il pop di Cipro, ma non sembra onestamente avere la forza per poter tenere durante la volata decisiva. Sono aumentate anche le chances della Germania e di Michael Schulte, che pagano un tema universale e una performance vocale molto intensa, mentre scendono leggermente le chances di Norvegia ed Estonia inserite molto presto nella scaletta e apparentemente non abbastanza forti per essere ricordate da pubblico e giuria dopo oltre due ore di show. Niente da fare apparentemente per la Lituania, che come il proverbiale fuoco di paglia era salita al quarto posto della classifica dei bookmakers dopo la sua semifinale e con altrettanta velocità ha perso posizioni dopo la rivelazione di un running order che l’ha posta al numero #4 (lontanissima dal momento del voto).

ITALIA: Ermal Meta & Fabrizio Moro, Non mi avete fatto niente

Le impressioni che arrivano da questa prova generale non regalano tantissime gioie ai fan di Ermal Meta e Fabrizio Moro, la cui performance in chiusura di serata rischia di essere cancellata da Cipro che si esibisce immediatamente prima. La delegazione italiana ha lavorato molto bene quest’anno: i sottotitoli in overlay che traducono in 15 lingue diverse il testo di Non mi avete fatto niente, funzionano meglio ad ogni prova e l’interpretazione grintosa, quasi arrabbiata di Ermal e Fabrizio conferisce comunque una resa molto emozionale al pacchetto portato in gara quest’anno.

Il problema sta principalmente nei limiti del brano, che pochi qua a Lisbona danno in corsa per una top10 e ancor meno chiamano in causa per un piazzamento ancor più prestigioso. Esibirsi come ultimi è un vantaggio se la canzone è più forte di ciò che arriva immediatamente prima, ma con quattro pezzi da novanta come Svezia (#20), Israele (#22), Irlanda (#24) e Cipro (#25) uno di seguito all’altro la proposta italiana rischia di perdere d’effetto e raccogliere meno del previsto sia con le giurie nazionali che col pubblico di tutta Europa. Tutto starà nell’esibizione decisiva, quella di domani sera, dove Ermal e Fabrizio dovranno tirare fuori tutta l’energia rimasta e coinvolgere l’arena come avvenuto nella finale di Sanremo.

L’appuntamento è per le 20,40 di domani sera, in diretta su Rai 1 con il commento di Federico Russo e Serena Rossi. Restate con noi per vivere da Lisbona le emozioni della finale dell’Eurovision Song Contest 2018!