16 Novembre 2020
Condividi su:
16 Novembre 2020

Ceri feat. Franco126: un tributo ad “Attenti al lupo” nel nuovo singolo “HappySad”

E' uscito il nuovo singolo di Ceri feat Franco126 HappySad, che riprende e rivisita Attenti al Lupo, brano che Lucio Dalla incise nel 1990.

Condividi su:

E’ uscito per Undamento il nuovo singolo di Ceri feat Franco126 HappySade, un affascinante tributo ad Attenti Al Lupo, una delle canzoni che ha fatto la storia della musica italiana. Scritta da Ron, fu incisa da Lucio Dalla nel 1990.

Ceri è un artista, musicista e producer tra i più apprezzati del momento che negli anni ha collaborato con Mahmood, Coez, Frah Quintale, Franco126, Salmo e Crookers.

HappySad è un brano fondamentale per la sua carriera artistica, grazie alla collaborazione di Franco126. Il pezzo si propone di dare omaggio a un classico della canzone italiana e al mondo dei grandi cantautori e artisti che hanno segnato la storia della musica in Italia.

Il singolo di Ceri feat Franco126 HappySad è un up tempo ballabile. Ceri mostra tutte le sue doti di producer e beatmaker. Il beat è cucito su misura per Franco, tramite un lavoro quasi sartoriale. Una canzone che riprende le melodie di Attenti al lupo, rivisitato e proposto in una chiave più personale, adottando un arrangiamento più elettronico e moderno e aggiungendo una vena più amara.

CERI FEAT FRANCO126 HAPPYSAD

“Da sempre rimango affascinato di fronte ai tramonti di fine estate; capaci di dipingere i momenti felici, gli eccessi e le spensieratezze dei ricordi appena vissuti sfumandoli in pacifica malinconia. Come quelle amicizie troppo intense e vissute che giungendo al culmine si spengono in quanto divenute dannose e nocive. Il ricordo però rimane ed è allegro ma amaro nello stesso momento.

Avevo per le mani questo giro di chitarra molto coinvolgente ma allo stesso tempo melanconico, mi ricordava le atmosfere di canzoni italiane del passato come ‘Il pescatore’ o ‘Attenti al lupo’. Appoggiandoci sopra una batteria più energica e attuale mi si è aperta una strada che non potevo non provare a percorrere. Avevo bisogno di qualcuno che sapesse sintetizzare queste sensazioni e tradurle in parole e melodia.

Ho pensato subito a Franco, una delle migliori penne italiane e con cui, per mia fortuna, lavoro da parecchio tempo. Proprio le melodie di “Attenti al lupo” correvano perfettamente sulla strumentale. Ci siamo detti che era un’occasione stupenda per provare a tributare un pezzo di storia della musica italiana e rivisitarlo alla nostra maniera.

Franco è riuscito a cantare le esatte parole che avevo in mente quando pensavo a quel tramonto e a quella amicizia perduta e così è nata HappySad. Non potevamo però fare tutto questo senza avere l’autorizzazione di chi quella melodia e quel mondo lo aveva inventato. Abbiamo quindi contattato Ron, autore di musica e testo di ‘Attenti al lupo’.

Con nostra grande gioia Ron si è rivelato davvero gentile e disponibile dandoci il permesso di utilizzare la sua opera oltre a dirci che il pezzo gli era piaciuto molto.”

Queste le parole di Ceri. Prosegue Franco126.

“Quando Ceri mi ha proposto di scrivere su happysad aveva le idee molto chiare su come sarebbe dovuto uscire il pezzo. C’era una sua storia che voleva raccontare, quella di un’amicizia finita, e una melodia, quella di ‘Attenti al lupo’, che si sposava perfettamente con la base che aveva prodotto.

Aveva anche l’incipit delle strofe (‘Avevo un amico che’) e una frase (‘e mi sento un po’ happysad’) che gli era venuta in mente leggendo una parola scritta sulla para delle scarpe di una ragazza in metro, per l’appunto happysad, che lo aveva colpito particolarmente.

L’idea era quella di fare un tributo a un classico della canzone italiana aggiungendo una vena più amara, a differenza di quella scanzonata e leggera del brano originale, e di sconvolgerne l’atmosfera adottando un arrangiamento più elettronico e moderno.

Per il testo, l’approccio alla scrittura è stato diverso da quello che utilizzo di solito. Stefano mi ha raccontato una storia che, come mi succedere talvolta quando mi capita di scrivere per terzi, ho dovuto tradurre in versi. Ci siamo anche confrontati spesso per fare in modo che le parole fossero coerenti con la sua esperienza, con quell’amicizia finita che ha ispirato la base.

Lavorare a questo brano è stata in occasione stimolante perché mi ha dato l’opportunità di sperimentare con un sound per me non molto familiare e di adottare anche un linguaggio diverso da quello che utilizzo di solito. Ci tengo a ringraziare Ron che ci ha dato l’onore di utilizzare la sua opera dando prova di grande gentilezza e disponibilità.”

Foto di Tommy Biagetti