27 Ottobre 2020
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27 Ottobre 2020

AmaSanremo: contaminazioni classiche e urban nel brano “Titani” di Alioth (Testo e Audio)

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta dei giovani che si giocheranno un posto sul palco dell'Ariston. Conosciamo ora il cantautore Alioth

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AmaSanremo 2020 Alioth

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta dei 20 giovani che parteciperanno ad AmaSanremo, per 5 giovedì in seconda serata su Raiuno.

AMASANREMO 2020 ALIOTH

Alioth è un giovane cantautore romano il cui nome d’arte è un chiaro riferimento alla stella più brillante della costellazione dell’Orsa Maggiore.

Biografia

“Qualche anno fa cantavo Adele e John Lennon in cameretta o davanti a pochi amici. Poi ho iniziato a scrivere, ma le parole rimanevano racchiuse in quattro mura, senza arrivare agli altri. Non so se il mio limite ero io o le pareti, ma adesso ho voglia di espormi e dire la mia con il linguaggio più universale che esista: la musica. Io sono Alioth.”

Questa la presentazione di Alioth sui social.

Lo scorso mese di settembre ha pubblicato un Ep che porta il suo nome, prodotto da Mario Fanizzi per PM Productions. All’interno due brani interessanti, ovvero Lava e Monteverde, quest’ultimo dedicato all’omonimo quartiere romano.

Per tentare l’accesso al Festival di Sanremo 2021 ha presentato la ballata contemporanea Titani, una ballata che mescola un approccio urban a un elegante arpeggio di pianoforte.

“Il mio pezzo si chiama #Titani e ci ho messo tutto me stesso: il cuore, i lividi, i silenzi e la consapevolezza che da una storia si esce sempre sconfitti a metà. Siamo Titani e abbiamo perso, ma la vita continua.”

Discografia

2020 Ep Alioth

La canzone: Titani testo e audio

Qui il link per ascoltare il brano.

Avere la certezza
di essere forte
è la mia debolezza
e ora non ho
più lividi sul cuore
preso a botte, ma
sai che davanti al mons
non tornerò
mi chiedo se ne valsa
un po la pena amarti
e poi arrivare al vomito
averti accanto e parlarsi
di schiena ma te ne fotti
se piango e rido no
Se ci guardi dall’alto
non siamo poi tanto diversi ma
siamo gitani che sbagliano a
prendere i resti di una futile voglia
di vendette e di gloria
di sognare la storia
Ti dedicherò le notti
passate sveglio a drogarmi
e a rovesciarmi addosso cenere
a ripetermi il cattivo, sei te
ti dedicherò le volte
passate in giro ad ubriacarmi e
la mia prigione è stata non saper
amare senza abbandonarmi a te
Sapere che non resta che la noia
nella mia vita sbiadita da te
con i tuoi respiri in questo mio silenzio
ma quello che conta non è qui con me
Lasciarmi sprofondare giù nel vuoto
non è stata una grande idea perché
sarò la ragione del tuo terremoto se
mi parli come fossi polvere
Se ci guardi dall’alto
non siamo poi tanto diversi ma
siamo gitani che sbagliano a
prendere i resti di una futile voglia
di vendette e di gloria
di sognare la storia
Ti dedicherò le notti
passate sveglio a drogarmi
e a rovesciarmi addosso cenere
a ripetermi il cattivo, sei te
ti dedicherò le volte
passate in giro ad ubriacarmi e
la mia prigione è stata non saper
amare senza abbandonarmi a te
Sei come Medusa se mi guardi in faccia
divento di pietra e mi fa male anche se
ti chiederò scusa anche la luna è disillusa
Ti dedicherò le notti
passate sveglia ad odiarmi e a rovesciarmi
addosso cenere
a ripetermi il cattivo, sei te
ti dedicherò le volte
passate in giro ad ubriacarmi e
la mia prigione è stata non saper
amare senza abbandonarmi a te