14 Gennaio 2016
di Officina del talento
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14 Gennaio 2016

ALESSANDRA AMOROSO: “Ora vivo a colori ma non smetterò mai di piangere”

Alessandra Amoroso presenta il suo nuovo album "Vivere a colori" a Milano. Un'era caratterizzata da un netto cambiamento nella discografia della cantante

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Milano, Piazza Città di Lombardia. In uno Spazio Donizetti stracolmo di giornalisti, blogger e fotografi, Alessandra Amoroso presenta il suo nuovo album, Vivere a colori.

Un disco diluito in 14 tracce, che vedono Alessandra sospesa fra le sonorità che l’hanno resa riconoscibile nel panorama musicale italiano ma anche nuove soluzioni sonore convincenti grazie all’apporto di quattro produttori diversi: Michele Canova, Andrea Rigonat, Fabrizio Ferraguzzo e Roberto Cardelli.

Nel disco, il quarto di inediti della sua carriera, la Amoroso si mette alla prova con brani potenti in cui il suo urlo d’amore si incontra anche con inedite sonorità rock, elettroniche e dance. Decisamente un progetto più movimentato e contemporaneo dei precedenti: “Oltre alle ballad, con cui la gente mi ha conosciuto e amato, abbiamo tentato di dare un sound diverso, inserendo anche uptempo che si potessero ballare“.

E Alessandra Amoroso irrompe in sala stampa #vivereacolori #AlessandraAmorosoDay

Posted by All Music Italia on Giovedì 14 gennaio 2016

Alessandra si presenta al pubblico di addetti ai lavori bella, elegante, in ottima forma e spigliata come non mai. Della ragazza timida ed emozionata dei primi anni è rimasta forse solo la genuina passione per la musica, ora quella che vediamo sul palco è una donna matura e sicura di sé.

Sono felice di quest’album, pieno di colori e collaborazioni”. Con Elisa, ad esempio: “Con lei mi sono trasferita nel profondo Nord e ho avuto la possibilità di vedere un altro cielo, altri colori. Sono stati giorni divertenti, ho conosciuto una persona molto spiritosa. In tv vedevo una professionista seria, vederla in altre vesti è stato molto bello”.

Torna Tiziano Ferro: “C’è un filo conduttore che ci ha permesso di stare uniti anche per questo lavoro… che è una figata! Non vedo l’ora di cantarlo e trasmetterlo a tutti!”.

E lo trasmetterà presto, con un tour che partirà con due anteprime il 23 maggio al Palalottomatica di Roma e il 30 maggio al Mediolanum Forum di Assago, Milano: “Sul palco porto me stessa. Sono cretina fuori e cretina dentro, piango fuori e piango dentro. Sono felice di portare le mie radici in alto e rendere onore al bellissimo Salento, non vedo l’ora di tornarci… anche per tagliare un po’ i capelli che son diventati lunghi (ride)”.

Un lavoro in cui anche il progetto grafico, impreziosito dalle foto di Giovanni Gastel, è importante: “Vedermi da donna, sensuale, mi fa sorridere. Nella vita non mi sento così, mi sento l’opposto. In questa copertina ho scelto di metterci la faccia, di puntare sul mio viso e i miei occhi… non avendo altre doti fisiche (ride)

Alessandra è prodiga di ringraziamenti, tutto il team viene citato dalla cantante, entusiasta e vogliosa di condividere con i presenti il brano che dà il titolo all’album: “Vivere a colori è un messaggio di positività, vi trasmetto così la mia felicità, la mia voglia di rimettermi in gioco e ricominciare da capo. (…) Nonostante sia stata riconosciuta con ballad lacrimevoli, ho voglia di cantare questo, di vivere. Voglio essere una macchia di colore, in mezzo al grigio, al buio“.

Un’uptempo travolgente. Alessandra la canta con il sorriso sulla faccia, balla, batte le mani, è radiosa. Vivere a colori è il segno tangibile che il suo universo musicale si è progressivamente allontanato dalla nostalgia e dalla malinconia, per accogliere nuove e vive emozioni.

#vivereacolori #alessandraamorosoday Sull’esibizione di Vivere a colori la Big family si è scatenata e il nostro direttore Massimiliano Longo non ha resistito e ha voluto vivere questa sensazione da dentro. Alessandra Amoroso

Posted by All Music Italia on Giovedì 14 gennaio 2016

Si passa al brano scritto da Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino, Nel tuo disordine. Un brano “che mi ha riportato all’epoca di Battisti, di Mina. Mi ha fatto pensare a quel tempo lì”. Alessandra canta, in questo estratto più cupo: “È solo un giorno che passa, non si accende e ti delude un po’. Niente, non è niente, è tutto a posto, così com’è… dove guardi? Fammi spazio nel tuo disordine”.

Alessandra Amoroso e Festival di Sanremo, unica concorrente nata da un talent di successo a non aver mai partecipato al Festival. Ma è nei suoi progetti? Futuri, probabilmente: “Mi piacerebbe partecipare come concorrente a Sanremo, ma ora ho bisogno di dedicarmi al mio pubblico, alla mia Big Family, mi mancavano. Quest’anno lo guarderò da casa“.

E il ruolo di coach ad Amici di Maria De Filippi? “Non mi vedrete lì… me la faccio addosso! (ride) Sento che ho voglia di imparare ancora. Quando sarò capace, avrò un bagaglio, andrò lì e dirò la mia. Oggi non mi sento di dover insegnare qualcosa a qualcuno, ma piuttosto di imparare. Poi un giorno chissà. Ora preferisco guardarlo da casa”.

Nel corso della scorsa estate, Alessandra ha dovuto affrontare una sfida importante, una delicata operazione alle corde vocali: “A volte ho odiato e schifato il mio timbro, ma questa  volta ho avuto paura di perderlo. Ho cercato di mostrarmi forte con la mia Family, ma ero divorata dall’ansia. È come se le mie corde vocali mi avessero rimproverato e dato un messaggio: Ora prenditi cura di noi”.

Il 2015 è stato inoltre palcoscenico del lancio nel mercato latino della cantante: “L’estero è stata una scelta importante. Ci stiamo lavorando, ci stiamo provando, è un percorso duro. Mi piace molto la lingua spagnola, mi sento a mio agio. I latini poi sono bellissimi. Ad esempio i messicani sono un popolo meraviglioso, carnali, passionali, abbiamo voglia reciproca di conoscerci. Mi emozionava essere apprezzata da chi non mi conosceva, per quella che ero”.

Non è stato tutto rose e fiori: “Devo ammettere che tra il jet lag e i tanti impegni a un certo punto mi sono sentito inondata dalle emozioni… e mi sono sfogata piangendo”.

Tra i colleghi c’è chi, in un guizzo di ironica banalità, fa una battuta all’artista. Lei è dura: “Fate sempre battute sul pianto, ma il pianto è una cosa bella. Mi sento grata per ciò che abbiamo costruito in questi sette anni, non smetterò mai di piangere”. E si emoziona ancora una volta fino alle lacrime.

Prende la parola Andrea Rosi, presidente della Sony Music Italy: “Alessandra mantiene sempre un basso profilo, non ci siamo mai vantati con arroganza di questo lancio latino. Si tratta di un processo lungo, iniziato due anni fa, quando Alessandra ha iniziato a prendere lezioni private di spagnolo. Ora lei è una priorità della Sony Music Latin, al pari di artisti come Ricky Martin, i messicani Camila, l’argentino Diego Torres. C’è da specificare che l’album è nato in Sud America, non in Spagna, sono due mercati diversi”.

E ci lascia con una promessa per il futuro: “Non è successo ancora quello che deve succedere… ma succederà”.