13 Febbraio 2019
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13 Febbraio 2019

Analisi Sanremo 2019: ecco come Mahmood ha trionfato e Loredana Berté è stata esclusa dal podio

L'analisi del nostro Davide Maistrello dei dati delle votazioni di Sanremo, sera per sera, giuria per giuria, che spiegano come si è arrivati alla classifica finale

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Il Festival di Sanremo 2019 si è concluso oramai da tre giorni, ma non possiamo dire altrettanto degli strascichi di polemiche legati al risultato di questa edizione.

Per la prima volta da quando esiste il sistema di voto attuale (che prevede un qualche tipo di equilibrio, pur con varie modifiche negli anni, tra il voto del pubblico televotante e quello di una o più giurie) non è stato il cantante più televotato (Ultimo) a portare a casa il leoncino d’oro, bensì le giurie a sovvertire il risultato premiando Mahmood con il brano Soldi.

Tralasciando ogni ragionamento legato alla legittimità del metodo di voto adottato in questa edizione – il quale, assieme al regolamento, è stato sottoscritto da tutti gli artisti in gara e debitamente illustrato dai conduttori all’inizio di ogni puntata – andiamo ad analizzare quale sia stato il meccanismo adottato, come esso abbia funzionato sera dopo sera e quali artisti siano effettivamente stati spinti o penalizzati dalle varie componenti del risultato finale.

Innanzitutto è bene mettere in chiaro fin da subito quale fosse la formula che alla fine ha eletto il vincitore fra i 3 finalisti: si trattava di un meccanismo per cui i voti raccolti in ogni serata non sono mai stati annullati, con la superfinale a 3 del sabato che contava per il 50% (25% televoto, 15% sala stampa, 10% giuria d’onore) e valeva il doppio del primo round della finale, che valeva il doppio della serata duetti, che valeva il doppio della prima serata e della combinazione delle due successive.

Guardate l’immagine qui sotto per avere più chiara la situazione.

(Immagine: @eddyanselmi)

 

I RISULTATI SERA PER SERA

PRIMA SERATA – martedì 5 febbraio

Durante la prime tre puntate si può votare per un brano soltanto durante la sua effettiva esibizione sul palco dell’Ariston: questo ovviamente avvantaggia chi compare prima nella scaletta, con una platea più vasta a seguirlo dal teleschermo.

Dopo la premiere la top3 è costituita da Ultimo, Il Volo e Simone Cristicchi. Ultimo vince il televoto di stretta misura sul Volo: entrambi fanno il pieno all’interno delle proprie fanbase, raccogliendo oltre il triplo delle preferenze di Shade e Federica Carta (terzi con il 5,27% contro il 17% dei primi due).

Gli altri acts che rientrano nella top6 sono i Boomdabash, Irama – pur esibendosi per terzultimo – e Simone Cristicchi.

Loredana Berté è solo nona malgrado un’ottima posizione in scaletta, Daniele Silvestri dodicesimo, Arisa diciannovesima, l’eventuale vincitore Mahmood solo ventunesimo con meno del 2% delle preferenze (ma fu l’ultimo a salire sul palco).

In generale si nota un forte bias positivo verso chi ha cantato nella prima metà, con solo 4 artisti usciti nella seconda metà a rientrare fra i primi 12 del televoto (Irama #5, Cristicchi #6, Ex-Otago #8, Pravo/Briga #12).

La giuria demoscopica riflette più o meno le stesse tendenze di quella popolare: al primo posto troviamo Il Volo, al secondo Ultimo mentre sale al terzo la Bertè.

Le discrepanze maggiori col televoto riguardano Arisa (che recupera dieci posizioni dalla #19 alla #9) ed Enrico Nigiotti (dieci anche per lui, dalla #23 alla #13) mentre chi perde maggiormente è il duo Carta/Shade (nove posizioni, dalla #3 alla #12), Achille Lauro (dalla #13 alla #24) e soprattutto gli Ex-Otago (dalla #8 alla #21)

La giuria della sala stampa piazza in top3 Mahmood, Simone Cristicchi e Daniele Silvestri. Fra i cantanti del gruppo di testa Loredana Berté e Ultimo sono abbastanza sostenuti (rispettivamente quinta e sesto),

Irama è nono mentre Il Volo si colloca già nella metà bassa.

Recuperano tante posizioni rispetto al giudizio del pubblico invece Arisa (4° per la sala stampa), Achille Lauro (7°), Enrico Nigiotti (8°) e Motta (9°).

SECONDA SERATA – mercoledì 6 febbraio

Riflessione
Nella seconda e terza puntata i 24 cantanti in gara sono spartiti in gruppi da 12: questa divisione, che inizialmente era sembrata abbastanza iniqua, alla fine dei conti si rivela più che onesta (in ciascuna delle due puntate compaiono metà della top6 e della top12 della premiere).

Il Volo domina prevedibilmente la votazione del mercoledì sfiorando il 40% con il solo televoto in assenza di altri concorrenti altrettanto sponsorizzati; ciò porterà il trio a costruirsi un vantaggio che durerà, come vedremo, fino alla finale del sabato e sarà fondamentale per spingerli fra i primi tre.

Il televoto vuole in top3 Loredana Bertè (seconda con l’8,12%, poco più di un quinto delle preferenze ottenute da Musica che resta) e il duo Carta/Shade, mentre soffrono oltre misura Arisa e Silvestri.

La demoscopica riflette abbastanza le tendenze del martedì, permettendo di recuperare posizioni a Daniele Silvestri (3° contro il 9° posto del televoto) e Paola Turci (6° contro 11°) per poi affossare nuovamente Carta/Shade e soprattutto Achille Lauro.

Per la sala stampa il podio è invece Arisa/Silvestri/Berté: Achille Lauro e Ghemon si propongono subito fuori dai primi 3, mentre Il Volo è già all’ottavo posto su 12.

TERZA SERATA – giovedì 7 febbraio

Nella puntata del giovedì Ultimo vince il televoto con il 27,92% delle preferenze, seguito da un altro artista seguito dai giovani ovvero Irama (secondo con il 14,62%) e i sorprendenti Boomdabash che superano l’11%.

Mahmood si esibisce ad inizio puntata ed inizia la sua rimonta, raccogliendo il 4,32% ed il settimo posto al televoto.

Molto bene ancora Cristicchi (quarto complessivo), bene anche Nigiotti quinto nell’unica serata in cui si esibirà in orario di prima serata.

La demoscopica si allinea più o meno ai risultati del televoto, con Cristicchi, Ultimo e Irama a figurare fra i primi tre, i Boomdabash un po’ più bassi e Mahmood ottavo.

Per la sala stampa vince Cristicchi davanti a Mahmood, Ultimo e Irama; recupera qualcosa Motta, ultimo sia per il televoto che per la demoscopica ma quinto fra i giornalisti.

Sostanzialmente, in questa serata la classifica complessiva vede Ultimo, Simone Cristicchi, Irama e Mahmood ai primi quattro posti; nella precedente, le stesse posizioni erano occupate da Il Volo, Arisa, Bertè e Daniele Silvestri.

QUARTA SERATA – venerdì 8 febbraio

RIFLESSIONE

I duetti non smuovono più di tanto la classifica: Il Volo si esibisce nuovamente in posizione perfetta (#6) e batte per la prima volta la concorrenza di Ultimo, vincendo la puntata grazie a un 22,35% di televoto contro il 14,44% dell’artista romano e l’8,38% di Irama.

Tutto questo avviene malgrado il danneggiamento della giuria d’onore, che subentra in questa puntata alla demoscopica e piazza Musica che resta soltanto in 21° posizione su 24.

Fa bene per televoto e sala stampa ma perde terreno per colpa della giuria d’onore Simone Cristicchi, comunque stabilmente fra i più sostenuti del pubblico grazie anche alla presenza di Ermal Meta malgrado si esibisca ben oltre mezzanotte.

Il duetto fra Loredana Bertè e Irene Grandi è sesto per il televoto, quarto per i giurati d’onore e primo per la stampa; contemporaneamente comincia la scalata di Mahmood, 12° per il pubblico (già nove posizioni recuperate rispetto al martedì), primo per i giurati d’onore e quarto in sala stampa.

I Boomdabash con Rocco Hunt rimangono beniamini (moderati) del pubblico, Silvestri e Motta (che poi vincerà il premio come miglior duetto) vengono sostenutissimi dalla giuria d’onore mentre la sala stampa conferma la sua predilezione per Arisa.

All’alba della finale la classifica complessiva, che tiene presente di tutte e 4 le puntate, vede un podio formato da Il Volo (11,61%) davanti ad Ultimo (10,52%) e Simone Cristicchi (6,63%), che precede di pochissimo Loredana Berté (6,55%) e Mahmood (6,41%).

SERATA FINALE – sabato 9 febbraio

RIFLESSIONE

La prima parte della finale, nella quale si esibiscono tutti e 24 i concorrenti in gara, serve a decidere i tre superfinalisti.

Per il televoto è la solita sfida a due fra Ultimo e Il Volo, con il primo vincitore per 19,25% contro il 17,65% del trio.

Mezzo flop per Irama al momento decisivo: è solamente quarto con l’8,36%, superato anche da una lanciatissima Loredana Bertè che sfiora il 10% grazie all’ultima emozionante performance.

Mahmood cresce ancora e raggiunge il settimo posto, portando a casa un 3,49% che sarà importante nell’assicurargli un posto fra i 3 finalisti; fanno bene Cristicchi e Nigiotti, rispettivamente quinto e sesto, mentre calano soltanto al decimo i Boomdabash.

Al netto delle polemiche sul valore effettivo del televoto, è fondamentale sottolineare come 9 dei 10 cantanti finiti in top10 sono stati fra i dieci più televotati della serata finale (l’unica eccezione alla regola è Arisa, 12° per il televoto con il 2,51%).

La giuria d’onore proietta Mahmood in top3 assegnandogli il secondo posto per la seconda serata di fila; seguono Silvestri, Arisa, Motta, Ghemon e Ultimo/Bertè (sesti a pari merito). Fra i candidati al podio vengono “danneggiati” Cristicchi/Irama/Nigiotti/Achille Lauro (12° a pari merito) e soprattutto Il Volo (21° come il venerdì).

Per quanto riguarda la sala stampa al primo posto troviamo Loredana Bertè, al secondo Mahmood e al terzo Daniele Silvestri. Quasi tutti i beniamini della stampa finiranno nelle posizioni alte, con l’unica eccezione de Il Volo (che analogamente alle altre serate non riesce a fare meglio di un 13° posto, peggiorando il nono del venerdì).

La classifica calcolata fino a questo punto qualifica in superfinale Ultimo (con l’11,72% del voto totale), Il Volo (con il 10,54%) e Mahmood (con il 9,85%), con Loredana Berté esclusa dalla contesa per quasi un punto e mezzo percentuale (8,45%).

Simone Cristicchi, che sarebbe stato sul podio se la gara si fosse conclusa il venerdì, perde buona parte dei consensi in finale e chiude in quinta posizione con il 6,32% dei voti totali.

Adattando a questa edizione le regole del triennio Conti, che volevano l’annullamento dei televoti pregressi ad ogni step della competizione – anche se il risultato veniva calcolato in modo diverso, con pesi differenti e la giuria demoscopica al posto della sala stampa – i superfinalisti sarebbero stati Mahmood (vincitore del primo round della finale con il 13,30%), Ultimo (12,92%) e Loredana Bertè (10,35%) con Il Volo quarto e primo degli esclusi, mentre non sarebbero cambiate le posizioni dalla quinta alla decima.

Nella superfinale il televoto viene vinto prevedibilmente da Ultimo, che porta a casa il 48,80% dei voti contro il 30,26% de Il Volo e il 20,95% di Mahmood. Il risultato viene sovvertito dalle due giurie, che piazzano entrambe Soldi al primo posto consentendo il sorpasso finale dell’artista milanese su Ultimo per 38,92% a 35,56%.

Stanti i rapporti di “forza” delineati fin qua è abbastanza chiaro come la vera “finale” si sia giocata fra Mahmood e Loredana Bertè nella prima parte della finale di sabato, essendo questi i due artisti su cui c’era la convergenza più ampia fra le tre componenti del risultato finale.

Se Loredana fosse entrata nei primi 3 al posto di Mahmood, avrebbe probabilmente vinto con un margine ancora più ampio solo per il fatto di essere contro due proposte complessivamente non fra le preferite dei giurati.

È altresì abbastanza ridicolo anche solo voler sostenere le varie ipotesi complottiste maturate in queste ore, secondo le quali la vittoria di Mahmood sia stata frutto di un preciso disegno “politico” da parte dei giurati.

Chiaramente Soldi non è mai stata supportata dal pubblico quanto le altre due superfinaliste, ma ha goduto di un aumento organico di televoti dalla prima all’ultima serata che in fin dei conti è stato fondamentale per spingere il brano fra i primi 3 – per poi raccogliere su per giù la percentuale di televoti che gli serviva per compiere il doppio sorpasso.

Se questo non fosse avvenuto – magari se si fosse esibito più tardi durante la serata finale – probabilmente ora staremmo celebrando la vittoria di Loredana Berté o di Ultimo (quest’ultima ipotesi più probabile se si fosse scontrato in finale con entrambe le preferite della giuria).

Questo a ribadire come il vero problema del Festival – e quello su cui il prossimo direttore artistico dovrà riflettere – non sta nel meccanismo di voto, che garantisce un certo equilibrio fra il giudizio del pubblico (sempre e comunque la componente preponderante, malgrado i proclami di queste ore) su quello delle due giurie.

Il futuro di Sanremo passa invece a mio parere da una distribuzione più equa degli artisti nelle varie scalette e/o da un meccanismo di voto che forzi il pubblico ad esprimere la propria preferenza soltanto al termine di tutte le esibizioni: solo così si potrà avere un televoto più onesto ed oggettivo per tutte le proposte in gara, a prescindere dal potere della giuria che comunque rimane fondamentale per mediare gli effetti dovuti alla popolarità di alcuni artisti presso la parte di pubblico più incline ad esprimere la propria preferenza.

(Grafiche: RAI)