14 Settembre 2017
di Interviste, Recensioni
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14 Settembre 2017

#LALTRAFACCIADELTALENT – Da X Factor… MADH

I migliori artisti passati da un talent che hanno ottenuto meno successo di quanto meritavano? Oggi si parla di Madh

Madh
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A volte davvero una manciata di voti può far la differenza! Già perché Madh, il protagonista di #LALTRAFACCIADELTALENT di oggi, ha avuto proprio quella sfortuna: arrivare secondo all’ottava edizione di X Factor, battuto da Lorenzo Fragola, suo compagno di scuderia tra l’altro, entrambi sotto l’egemonia del debuttante giudice Fedez.
Per l’occasione il rapper vinse facile sugli altri giudici, spedendo i due talenti dritti alla finalissima, dove gioco forza, uno dei due doveva soccombere e la sorte toccò al sardo Marco Cappai, in arte appunto Madh.

Eppure non tutti furono d’accordo su quel risultato per diversi motivi; Fragola indubbiamente era più rassicurante, lui, il suo faccino pulito, la storia d’amore stabile in quel di Catania, le canzoni scritte chitarra e voce, tutte sentimento. Al contrario Madh ha rappresentato all’interno del talent il vero spirito dello stesso: ricerca della novità, di un qualcosa di particolare e personale da dire, un modo di proporsi curato e per nulla solito, una voce riconoscibile e diversa. Tutto questo può attirate però inevitabilmente anche una fetta d’antipatia in un pubblico che magari non capisce la novità e la rimbalza preferendo le rassicurazioni pop che meglio conosce. Da X Factor Madh esce comunque con ottime segnalazioni, un singolo bello, Sayonara, dal sapore elettronico che, nonostante la posizione 2 raggiunta in classifica ed il traguardo del disco di platino, inaspettatamente viene respinto dai grandi network ed un album, edito di li a poco, Madhitation che balza su fino al n° 5 in classifica, restando nella top 40 finché la promozione regge.


Madhitation è un disco riuscito, che si fa ascoltare anche dopo tempo e che chiarisce immediatamente parte delle ispirazioni del nostro, da sempre amante delle filosofie orientali. A differenza di Fragola però per Madh non si schiude la porta delle porte, quel Sanremo che se lo azzecchi ti cambia la vita e chiaramente la fatica per restare a galla si triplica. Tuttavia per lui arriveranno due importanti partecipazioni al Coca Cola Summer Festival; nella prima nel 2015 propone River, secondo estratto dall’album come big, finendo però stranamente trai giovani nell’edizione 2016, dove si esibirà con Powerlife battendo durante la sua semifinale Marianne Mirage. L’accesso alla finale però ancora una volta non lo vede premiato con la vittoria, che andrà a favore di Irama.


Nel 2016 l’artista tenta poi la carta in italiano, presentandosi alle selezioni dei giovani del Festival di Sanremo. Il brano presentato per l’occasione s’intitola In Cerca di un Senso e con esso Marco riesce a non tradire le sue inclinazioni musicali, dimostrando che quel gusto internazionale, orientale di cui prima, può sposarsi anche alla nostra melodia e produrre un buon brano. Il pezzo però non passa le selezioni, non venendo scelto.

Nonostante però i circuiti radio e tv che contano sembrano ignorarne il potenziale, non è così per colleghi ed addetti ai lavori; Madh collaborerà infatti sia col suo mentore Fedez, che con Baby K. Inoltre sarà presente nel nuovo album del rapper Fred De Palma in uscita proprio questa settimana.

Il Parere Del Critico

Perché avrebbe dovuto avere successo: Non capita di sovente di sentire qualcosa che suoni nuovo nel nostro panorama pop; s’intenda, parlo di nuovo sottolineando il nostro panorama, perché altrove progetti da cui Madh trae ispirazione non sono da ricercare nemmeno nelle nicchie di mercato, trovandoli spesso tranquillamente in classifica accanto ai signori del mainstream. Ma si sa, noi arriviamo sempre qualche decennio dopo! Solo che qui, si rischia di non arrivarci nemmeno, perché nonostante Madh abbia avuto qualche occasione importante, in cui è pure riuscito ad ottenere piazzamenti lusinghieri, il non essere appoggiato dalle radio, inspiegabilmente sorde e chiuse è chiaro che gli chiuda la possibilità di ampliare il proprio pubblico, di conquistare anche quella grossa fetta, molto pigra, che preferisce ascoltare solo ciò che gli viene propinato con insistenza. Finchè il pubblico è pigro però gli si può fornire qualche assoluzione, ma il fatto che lo siano stati i direttori artistici delle radio è inammissibile. Non resta da augurarci che essendo giovanissimo Madh abbia ancora la voglia di provarci e di trovare chi creda in lui. Io ci credo, ma ahimè non sono un produttore!