1 Aprile 2014
di Disturbo della quiete pubblica
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1 Aprile 2014

The Voice of Nek

A The Voice Of Italy un talento presenta una canzone di Nek e tre giudici si mettono a discutere sulle qualità dell'artista. Vi sembra opportuno?

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Il provino è il colloquio di lavoro dell’artista: in pochi minuti deve dimostrare ai suoi interlocutori di essere proprio la persona giusta, quella che stanno cercando.

I talent show hanno portato i provini in TV. Il lavoro sporco, quello che ti obbliga a far crollare i sogni di un ragazzo, fino ad arrivare ai talenti incompresi resi celebri da Francesco Facchinetti quando conduceva xFactor, è ora fatto davanti ad una telecamera, sotto gli occhi inquisitori di tutti.

Ad un colloquio di lavoro ci sono cose da non dire, come: sono insubordinato, non so fare il lavoro di squadra, non accetto le regole, faccio sempre di testa mia, sono disordinato, sono incapace di gestire i tempi, non parlo inglese.

Allo stesso modo, ad un provino come aspirante cantante di un talent show, ci sono canzoni da non presentare e, tra queste, tutto il repertorio di Nek. Nek ha goduto di anni di notevole popolarità, Laura non c’è è stata un tormentone degli anni ’90 per diversi mesi, eppure le sue hit ai selezionatori non piacciono proprio.

Puntualmente, però, arriva l’aspirante talento che sembra ignorare questa regola. Sarebbe come se io mi fossi presentata al mio colloquio per lavorare in banca coi calzoncini corti (era luglio), la canotta e le infradito e se, dalla borsa con fantasia floreale, si intravedesse anche il telo di spugna con disegnati i pettorali di un non identificato ometto muscoloso. Non si fa e basta, senza appello.

Mercoledì scorso a The Voice of Italy arriva Dario Falasca che, incurante della regola base del provino italico, si esibisce in una dignitosa performance di “Sei solo tu” di Nek.

Bocciato lui, ma bocciati, e ancora di più, anche i giudici.
JAx, Noemi e Pierò Pelù hanno iniziato un teatrino davvero poco adeguato, denigrando, di fatto, non il concorrente (che certamente non aveva azzeccato con la canzone, visto che ha una voce naturalmente molto simile a quella di Nek), ma il povero Filippo che neanche era in studio! La mamma te lo dice fin dai primi anni di vita: non si parla degli assenti! Piero Pelù che cerca di salvarsi in corner dicendo che Nek è un suo caro amico, Noemi che rincalza: “Ascolti le sue canzoni?” JAx che rincara la dose: “Ma tu hai il CD di Nek in macchina? Dillo che ti fa c****re!” e, alla fine, quasi esausto, Pelù ammette: “No, no che non ce l’ho in macchina!”. Da questa sceneggiata rimane fuori, anche se fisicamente in mezzo, Raffaella Carrà che ben conosce i meccanismi perversi della TV e se ne chiama elegantemente fuori.

Quindi, cari sig.r Aleotti Alessandro in arte JAx, sig.ra Scopelliti Veronica in arte Noemi, e, col beneficio d’inventario, sig.r Pelù Pielo, se Nek vi fa c***re, liberi di non apprezzarlo, di dirlo ai vostri amici mentre vi fate un quartino di vino accompagnato dallo stinco di maiale, ma in TV, quando ricoprite un “ruolo”, quando non siete alla sagra della mozzarella affumicata, certi giudizi appaiono quanto meno poco appropriati e totalmente fuori luogo.

E, cosa strana, facendo una ricerca sul web pare che questo “fatto” sia passato inosservato. Non un video, non un commento, ERASE, gomma, sparito. Pum. Niente.

Per chi fosse interessato alla puntata completa, questo è il link per rivederla integralmente sul sito Rai.it