31 Ottobre 2020
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31 Ottobre 2020

Intervista a Santi da X Factor: “Credo di aver stupito Emma per la mia spontaneità”

Santi è un giovane cantautore della squadra di Emma a X Factor, artista bolognese che ha stupito il pubblico fin dalla prima esibizione.

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Santi X Factor

Il via ai live di X Factor è prossimo. Mancano ormai poche ore alla sfida in cui gli artisti porteranno anche i loro brani inediti.

Un giovane cantautore che fa parte della squadra di Emma è Santi, artista bolognese che ha stupito il pubblico fin dalla prima esibizione alle audizioni. In quell’occasione portò il brano Grande Figlio di Puttana degli Stadio ricevendo un riscontro positivo dai giudici, a eccezione di Mika.

Ai bootcamp Filippo (questo il suo vero nome) si è ripetuto esibendosi al pianoforte in Gaetano di Calcutta, per poi proseguire il percorso presentando l’inedito 92B.

Un bel biglietto da visita per il ragazzo bolognese che a soli 18 anni dimostra di avere le idee molto chiare e che sorprenderà con il brano Bonsai.

Lo abbiamo contattato telefonicamente per un’intervista alla vigilia dei live.

INTERVISTA A SANTI X FACTOR

Ciao Filippo. Innanzitutto… sei pronto per i live?

Io si, mi sento pronto, molto emozionato e carico! Non vedo l’ora di salire su quel palco.

Cosa pensi abbia colpito Emma?

Credo di aver stupito Emma per la mia spontaneità e per la mia trasparenza. Sono una persona con molti difetti vocali, me ne rendo conto, però sono molto sicuro della strada che voglio percorrere, del mio percorso, all’interno del programma e fuori dal programma. So cosa voglio fare nella vita.

Alle Audition hai cantato un brano degli Stadio, una scelta estremamente particolare e anche ardita.

Ho portato Grande figlio di puttana, il brano degli Stadio nato molto prima di me. L’ho portato semplicemente perché volevo trasmettere questo mio messaggio: io sono di Bologna, gli Stadio sono un gruppo bolognese. Un messaggio di attaccamento alla mia città, ma un segnale per sottolineare questa mia vena retrò che porto anche nella mia musica.

Dopo aver cantato il brano degli Stadio hai interpretato “Gaetano” di Calcutta, un bolognese di adozione.

Calcutta l’ho portato semplicemente perché rispecchia molto quello che sono io. Ha una vena compositiva come piace a me, cioè Indie. Il mio genere è Indie/Pop, quindi Calcutta è molto affine a quello che faccio io. Mi sembrava una canzone che potesse colpire, un brano mainstream e ci ho azzeccato per fortuna.

Credi che esista oggi una scuola Bolognese, un’ispirazione che porti artisti che nascono oppure vivono a Bologna a creare, a comporre in un certo modo?

Assolutamente si, ci credo moltissimo. Bologna è una città, come dico sempre, a grandezza d’uomo. Non ti ci perdi come a Milano e a Roma, ma c’è tutto e ha un centro storico non troppo grande e accogliente. Sono pochi quelli che vengono a Bologna e non sono affezionati alla città. Questo lo voglio trasmettere, perchè credo sia un punto di forza. Se parliamo di Bologna pensiamo a Lucio Dalla, a Cesare Cemonini, a Luca Carboni. Come a Roma e o Genova, anche a Bologna ci sono tanti cantautori, quindi sono certo che esiste una scuola bolognese.

Ti cito un verso della tua canzone “Bonsai”. “C’è sempre un motivo per fare schifo, anche se non lo sai”. Qual è l’obiettivo che vuoi raggiungere con questo brano e in particolare questo verso cosa significa?

Questo verso vuole significare l’eterna infelicità, che anche quando tu provi a fare bene, c’è sempre qualcosa che però va storto. E’ la tua mente che crede stia andando male, nella testa c’è sempre un motivo per fare schifo, vedendo che qualcosa sta andando male. Il testo di Bonsai è di Viviana Colombo, lo sottolineo, mentre io mi sono occupato dell’arrangiamento.

Ultima domanda. Mika era il giudice meno convinto del tuo percorso. Credi ora di averlo stregato con la tua voce e con le tue canzoni? O altrimenti… come potresti farlo ricredere?

Mika alle Audition mi ha detto di no. Riascoltando tutte le critiche che mi ha fatto, devo dire che sono tutte azzeccatissime. Lui ha proprio trovato quell’aspetto che poteva non convincere. Riascoltandomi anch’io mi sarei detto di no, perché la voce era un po’ forzata, sai… l’emozione. C’era molta aria nella respirazione, nel cantare, quindi le sue critiche sono state azzeccate.

Un modo per farlo ricredere? Al primo live, se va tutto come deve andare… Certo, con tutte le prove che stiamo facendo… Emma è una grande giudice, spero sia difficile per lui trovare il pelo nell’uovo!