20 Aprile 2018
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20 Aprile 2018

INTERVISTA A MASSIMO BONELLI: ecco il nuovo Concertone del Primo Maggio!

Intervista a Massimo Bonelli, Patron di iCompany, società che sta organizzando l'edizione 2018 del Concerto del Primo Maggio di Roma.

massimo Bonelli
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La nuova edizione del Concerto del Primo Maggio si sta delineando. La line up è di primissimo ordine e il cambio di rotta è il punto focale della nuova linea impostata da iCompany.

Ormai è noto che il Concertone 2018 punterà sulla nuova musica italiana e scorrendo i nomi di coloro che saliranno sull’ambito palco di Piazza San Giovanni a Roma, si può davvero dire che sulla carta l’obiettivo è stato raggiunto in tutto e per tutto! A questo punto… non ci resta che attendere meno di due settimane per verificare sul campo gli intenti.

INTERVISTA A MASSIMO BONELLI

Massimo Bonelli è il Patron di iCompany, la società che si è occupata dell’organizzazione e della direzione artistica della nuova edizione.

Massimo, cosa dobbiamo aspettarci dal Concerto del Primo Maggio 2018?

L’idea di quest’anno è di creare un cambio di passo importante, per far si che il Concerto del Primo Maggio sia più attuale. Sul palco ci sarà la nuova musica italiana, quella attuale. Lo abbiamo fortemente voluto ed è un’impostazione ben precisa, perché altrimenti avremmo rischiato di perdere il contatto con la realtà, con quello che i ragazzi ascoltano e quello che i ragazzi amano. In questa edizione cerchiamo di rappresentare la musica italiana degli anni più recenti.

Tu hai parlato di cambio di passo e in effetti già da qualche anno si avvertiva questa volontà e il tentativo di cambiare rotta… Poi sono curioso di vedere come riusciranno a convivere realtà differenti come Nitro, Sfera Ebbasta e Le Vibrazioni o Mirkoeilcane…

Il concetto del Primo Maggio è da sempre molto largo. L’idea è quella di veicolare dei contenuti a una platea che più è rappresentativa meglio può recepire. Essendoci numerose ore di concerto è giusto dare spazio a diversi stili musicali. Dobbiamo parlare ai giovani e il rap è un genere che in questo momento storico comunica tantissimo e rappresenta bene la scena giovanile. E’ una miscela nella quale mettiamo insieme tutti i generi e li raccontiamo coinvolgendo gli artisti che in questo momento sono al top. Quelli cioè che fanno i numeri. Alla base, però, tengo a sottolineare che c’è una scelta artistica ben precisa, basata sulla qualità e sulla rappresentatività dei generi.

In questa edizione non manca nemmeno la musica dance. Cosmo e Fatboy Slim sono due nomi ai quali è stata ritagliata una parte importante di spettacolo…

Certo! Sono stati chiamati proprio per far ballare la piazza! Loro cureranno la parte più ludica. Anche perché il Primo Maggio nasce come festa e quindi momento di divertimento. Ci saranno degli approfondimenti, ma fondamentalmente possiamo considerare il nostro evento una festa. E tornando alla tua riflessione credo sia giusto dare agli artisti che fanno ballare uno spazio importante.

Da quando iCompany ha preso in mano l’organizzazione del Concerto del Primo Maggio di Roma, cos’è cambiato nella scelta artistica?

In realtà il vero cambio avverrà quest’anno. iCompany è il quarto anno che segue il Concerto del Primo Maggio, ma è il primo che lo organizziamo da soli e ciò ci rende autonomi nelle scelte generali. Quest’anno ho messo in campo tutto quello che penso e sono stato libero di guidare il mio team nella scelta degli autori, dei conduttori, gli artisti uno per uno e del linguaggio. La vera rivoluzione inizia adesso. Fino allo scorso anno ci sono state delle prove generali comunque positive, ma il tutto per tutto ce lo giochiamo quest’anno senza nessun tipo di remora.

Qualcuno sui Social ha un po’ criticato il cast affermando che si è persa l’identità e la missione con cui era nato il Concertone. Cosa rispondi?

Io dico che in realtà è l’opposto! Se noi ci raccontiamo le idee in un gruppo ristretto di persone, non riusciremo mai ad arrivare a un obiettivo e non potremo ampliare il pubblico che ci ascolta. La nostra missione è quella di parlare con persone che idealmente sono lontane dal concetto che il concerto porta. Persone che conoscono poco del Primo Maggio. Per fare questo dobbiamo coinvolgere artisti che ci portano in dote il loro pubblico che non conosce l’idea del Primo Maggio e del Concerto. Dobbiamo parlare a un pubblico che ancora non è stato sensibilizzato. Altrimenti ce la suoniamo e ce la cantiamo da soli!

Primo Maggio