13 Maggio 2021
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13 Maggio 2021

Intervista a Lolita che omaggia Mia Martini: “La musica ha un ruolo fondamentale nella veicolazione corretta di messaggi e temi sociali”

Lolita il 12 maggio, giorno in cui è ricorso il 26° anniversario della morte di Mia Martini, ha pubblicato una cover di Minuetto.

Lolita
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Lolita il 12 maggio scorso, giorno in cui è ricorso il 26° anniversario della morte di Mia Martini, ha pubblicato la cover di uno dei brani più amati dell’interprete calabra, Minuetto.

Il nome di Lolita è noto al pubblico grazie alla partecipazione a X-Factor nel 2015 e a The Voice of Italy quattro anni dopo.

Con la sua voce angelica, un linguaggio allusivo ma allo stesso tempo infantile, Lolita affronta tematiche adulte creando un contrasto di immagini ipnotico e accattivante.

L’intenzione di Lolita è quella di lanciare un grido contro la violenza sulle donne, attraverso le parole di questo brano per spronarle ad alzare la testa e a non dimenticare.

Il brano è accompagnato da un videoclip diretto da Andrea Labate con la direzione artistica di Stefano Protopapa. E’ stato girato a Milano negli interni del Palazzo Visconti di Modrone. Nel video l’artista è ritratta come fosse una bambola in un carillon, senza la possibilità di scegliere o muoversi liberamente.

Lolita

Incuriositi da questo omaggio abbiamo raggiunto Lolita per un’intervista…

INTERVISTA A LOLITA

Perché tra i tanti brani del repertorio di Mia Martini hai scelto di reinterpretare “Minuetto”?

Minuetto è in qualche modo legata alla mia infanzia. Ricordo che questa canzone l’ascoltava mia madre a tutto volume nelle mattine d’estate con le finestre aperte e le tende bianche e svolazzanti ed io bambina domandavo a me stessa tutta quella emozione cosa volesse dire. Crescendo ho capito molte cose, ci ho visto molte donne, ho pensato fosse un diamante da rispolverare.

Per te cosa rappresenta la figura di Mia Martini?

E’ un’icona indiscussa della musica italiana e trovo molte similitudini personali, per prima la terra d’origine. Il provenire da un contesto in cui non sempre si comprende una femminilità che intende affermare se stessa in un modo del tutto personale, l’ho trovato di un’affinità molto forte. Il modo in cui poi portasse quel “peso”, è di grande ispirazione.

Perché nel video hai scelto di interpretare la parte di una bambola in un carillon?

L’idea è nata con Stefano Protopapa, pensavamo rappresentasse bene il concetto di sentirsi in un qualche modo immobilizzati in una relazione sbagliata. Una sensazione anche legata ad esperienze che ho vissuto.

Qual è il filo che unisce la tua produzione musicale e “Minuetto”?

Le mie canzoni affrontano spesso temi sentimentali o sessuali anche esplicitamente e ho trovato incredibilmente da “lolita” il testo. Melodicamente poi, il ritornello si regge sui “lalala” un pò come il mio omonimo brano d’esordio ed è una coincidenza incredibile.

Nella tua carriera hai partecipato a due talent. Che ricordo hai?

I talent mi hanno fatta crescere e consapevolizzare. Ad X Factor ho imparato a stare su un palco gigante, a The Voice ho imparato a prendermelo.

Quanto nel percorso musicale che stai intraprendendo è importante la tua immagine?

E’ fondamentale. Spesso nel processo creativo interviene prima l’immagine che musica o testo e l’ho sempre considerata un tutt’uno della mia espressione artistica. Sono poi sempre stata affascinata dagli artisti che posseggono un “mondo” proprio, capace di coinvolgere in tutti i sensi.

Qualche mese fa hai scritto sui social: “non amo le banalizzazioni o le strumentalizzazioni di temi delicati e complessi”. Quale pensi possa essere il ruolo della musica per affrontare la superficialità?

La musica e chi si espone attraverso di lei, ha un ruolo fondamentale nella veicolazione corretta di messaggi e temi sociali. Per onorare questo ruolo, credo sia importante trattare le cause che si sostengono con rispetto, senza scadere in frasi fatte, banalizzazioni o sciacallaggi per un proprio tornaconto che possono nuocere all’essenza e la riuscita delle battaglie stesse.