10 Febbraio 2020
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10 Febbraio 2020

Sanremo 2020: i top e flop del Festival di Amadeus

Ecco il meglio, e il peggio di questo Festival secondo All Music Italia

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Sanremo 2020 si è concluso con un grande successo di pubblico che ha ripagato Amadeus di tutte le critiche, spesso inutili, degli scorsi mesi.

Ma quali sono stati gli elementi top e quelli flop di questo Sanremo 2020 secondo All Music Italia? Andiamo subito a scoprirlo…

Sanremo 2020 Top

Amadeus

Senza ombra di dubbio, senza nessuna esitazione. Amadeus è stato per alcuni la conferma, per altri la rivelazione, di questo Festival di Sanremo.

Il presentatore ha realizzato il suo sogno quasi in calcio d’angolo, a inizio agosto, mentre si vocifera che qualcuno all’interno della Rai volesse Alessandro Cattelan sul palco dell’Ariston, magari affiancato da un direttore artistico più gestibile.

In ogni caso Amadeus si è messo al lavoro sul Festival e subito sono partite le critiche preventive (“farà un Festival per “vecchi…“, “si porterà quelli di Ora o mai più…“, “comanderà tutto Lucio Presta…“, “è lontano dalle logiche discografiche…“, “sta sempre in televisione, è inflazionato…”).

Dopo le critiche preventive sono iniziati gli attacchi. Attacchi per una frase espressa male(“è sessista“), per il cast scelto (“Junior Cally a Sanremo è un’eresia… inneggia alla violenza sulle donne…“).

Attacchi evidentemente arrivati anche dall’interno e da una misteriosa talpa che ha anticipato alla stampa, con la preferenza per alcuni siti nello specifico, ogni sua mossa, ogni suo singolo ospite contattato, ogni presenza femminile e per finire persino spoilerato il cast, o quasi, dei big in gara.

Talpa che, se esistente, potrebbe aver assestato il suo ultimo colpo svelando a Sky Tg24 il vincitore del Festival in anticipo.

Eppure Amadeus non ha mai perso la calma, è sempre stato padrone della situazione, sempre educato e misurato. Ha costruito un Festival che fosse una grande festa, il 70esimo, e ha portato a casa risultati.

Certo i numeri sono un po’ pompati a livello di share vista la lunghezza delle serate (Barbara D’Urso insegna) ma non c’è nessun dubbio che il presentatore sia riuscito a confezionare un successo.

Ma Amadeus non ha solo portato a casa ottimi ascolti, ma ha soprattutto insegnato a tutti i suoi colleghi che cosa è, e come dovrebbe essere un Presentatore e Direttore artistico del Festival di Sanremo… un padrone di casa al servizio dello show.

Uno che sceglie con cura le canzoni, una figura che pur restando sempre in scena non si mette costantemente al centro della stessa ma gioca in squadra dando ad ognuno il giusto spazio, facendo persino la spalla pur non essendo una spalla.

Un professionista per nulla egoriferito, e non è di certo poco.

Gli autori delle canzoni

Finalmente agli autori è stato dato il giusto spazio e la giusta presentazione in quello che, ricordiamolo, è il Festival della Canzone Italiana.

Ogni canzone è stata presentata nel dettaglio con la formula “Testo di…, musica di…

Più di così si potrebbe solo portare gli autori, almeno quelli dei premi dedicati a testo e musica, sul palco a ritirare il premio dandogli il giusto riconoscimento. Chissà se in futuro…

Fiorello

L’amico del conduttore, come si è autodefinito lo showman, ha capito quale doveva essere il suo ruolo.

Se Carlo Conti aveva avuto le cantanti (Arisa ed Emma) prima, e l’effetto Maria De Filippi dopo, mentre Baglioni aveva dalla sua un repertorio sconfinato di canzoni, ad Amadeus serviva una costante e questa costante è stata Fiorello.

Qualcuno ha scritto che Fiorello ha messo in ombra Amadeus ma questa è una valutazione frutto di osservazioni superficiali. Amadeus ha lasciato fare a Fiorello quello che sa fare meglio, il battitore libero, ed è stato il complice di quasi tutti i momenti più divertenti dello show creando un’alchimia che può esistere sul palco solo quando esiste un’amicizia vera nella vita.

Rula, Palumbo e Benigni

Partiamo dal premio Oscar Roberto Benigni. Qualcuno lo ha definito un momento un po’ lento e noioso ma l’attore si è dimostrato un genio capace di portare nella prima serata di Rai 1, nello show più importante dell’anno, in un paese apparentemente cattolico e conservatore, il sesso e l’amore universale, al di là della sessualità, usando la Bibbia.

I momenti con Rula Jebreal e Paolo Palumbo (vedi qui), momenti in cui, utilizzando il palco del Festival sono state raccontate importanti storie di vita, sono stati indubbiamente tra i più intensi di questo Sanremo 2020.

Le canzoni

Per ultime ma non ultime le canzoni in gara. Amadeus è riuscito a fare una selezione varia e valida. Per i risultati se ne riparlerà tra qualche mese ma la consistenza c’era.

Se proprio vogliamo fare le pulci quello che è mancato è un po’ di coraggio nella scelta degli artisti pop. Non si capisce perché su nomi relativamente noti del mondo del rap o dell’indie si osi sempre di più che nel pop.

Il pop italiano ha bisogno di Sanremo.

Bugo

Serve spiegare il perché?

Clicca su continua per scoprire i flop di Sanremo 2020.