9 Novembre 2019
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9 Novembre 2019

Diritto di cronaca: il curioso caso di Thomas e dell’intervista che non faremo

Dopo l'ingresso di Thomas nei semifinalisti di Sanremo Giovani abbiamo ricevuto decine di messaggi sui nostri social che chiedevano un'intervista che non faremo mai.

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Da quando il nome di Thomas è stato annunciato tra i 20 di Sanremo Giovani il sottoscritto ha ricevuto decine e decine di messaggi sui social, privati e non, in cui mi si chiedeva a quando un’intervista con il giovane artista.

È normale, All Music Italia si è sempre occupata di Thomas ed il sottoscritto non ha mai nascosto di vedere in lui uno dei giovani talenti più promettenti del panorama musicale italiano.

Su questo sito del resto fin dalla sua nascita, il 22 febbraio del 2014, abbiamo dichiarato di prendere ispirazione in maniera palese da una delle più importanti riviste di musica del nostro paese, Tutto Musica.

Negli ultimi anni di vita Tutto Musica aveva una caratteristica tra gli elementi che ne distinguevano la linea editoriale, quella della trasparenza.

Nella redazione alcuni artisti piacevano più di altri, si credeva maggiormente in determinati progetti musicali, perché nasconderlo?

Così su quelle pagine trovavano spazio molto spesso nomi come Bugo, Carmen Consoli, Francesco C, Tricarico e tanti altri artisti.

Noi abbiamo deciso di fare nostra questa linea editoriale con un solo cambiamento… da noi c’è spazio per tutta la musica italiana, è il lettore che sceglie cosa leggere, non siamo noi che decidiamo cosa fargli leggere.

Tornando a Thomas e alla domanda se lo intervisteremo, la risposta è no. Nostro malgrado aggiungerei. E credo sia giunto il momento di chiarire la situazione una volta per tutte.

Prima di farlo mi sono posto delle domande. Quello che considero il mio maestro in questo lavoro, Franco Zanetti (Direttore di Rockol) mi dice sempre: “chiediti se quello che stai scrivendo interessa al tuo lettore…”.

Bene, me lo sono chiesto, ho letto tutti i messaggi che mi sono arrivati e sì, sono certo che la risposta sia affermativa.

Facciamo un passo indietro…

Succede che nel 2018 Irama, altro artista che il nostro sito ha sempre sostenuto, anche nei momenti più bui, entra nella scuola di Amici.

Succede che a inizio del mese di maggio il ragazzo incontra sotto le telecamere una rappresentante della sua “vecchia” (e attuale) casa discografica.

Il dialogo è sicuramente interessante e apre uno spaccato su alcune dinamiche discografiche. Decidiamo pertanto di farci un articolo che semplicemente documenta nei dettagli quanto viene detto in tv. Eccolo…

Irama incontra la Warner nella scuola: “Mi è stato detto – se fallisci non è un problema mio – bene ora se fallisco è solo un problema mio” VIDEO

Cosa avviene a questo punto?

Succede che un mese dopo, nel primo evento all’Arena di Verona con molti artisti presenti, ci viene negata qualsiasi intervista con quelli appartenenti a questa casa discografica, proprio tutti da Thomas a Max Pezzali.

Nessun rappresentante di questa major viene a dircelo in faccia nonostante io sia presente, ci viene comunicato semplicemente dagli uffici stampa qualcosa che suona esattamente così come “con All Music Italia NO! I nostri artisti non fanno nulla”.

Questo è quello che è accaduto nell’ultimo anno e mezzo.

Non siamo mai più stati invitati alle presentazioni stampa degli artisti, non ci è concesso intervistarli nelle manifestazioni musicali, non riceviamo i comunicati stampa che riguardano i loro dischi e i loro singolo.

Quindi niente Levante, Paola Turci, Emma Muscat, Ghali, Max Pezzali, Thomas, Ensi, Fred De Palma, Annalisa etc…

Un chiaro segno di un tentativo di mettere un bavaglio invisbile ma, da questa parti, la museruola non la mettiamo nemmeno ai cani, figuriamoci agli esseri umani.

Nel corso di questo anno e mezzo ci sono state delle eccezioni, artisti come Laura Pausini e Irama hanno deciso e comunicato il loro desiderio di realizzare contenuti con noi e lo hanno fatto.

Per il resto non sappiamo nemmeno se gli altri artisti di questa casa discografica sono a conoscenza di questa situazione e quanto la ritengo giusta.

Tutto questo discorso solo per dirvi una volta per tutte che no, mi dispiace ma non intervisteremo Thomas, ci farebbe piacere ma non accadrà.

Questo non vuol dire certo che smetteremo di stimarlo ed elogiarlo quando quel che farà musicalmente incontrerà i nostri gusti.. La musica del resto, per noi, va oltre tutto questo.