15 Settembre 2022
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15 Settembre 2022

Tiziano Ferro e Laura Pausini, o come quando la politica scavalca il buonsenso

Nella sua rubrica, "I puntini sulle i", il punto di vista di Alvise Salerno, conduttore radiofonico e autore, su i casi del momento

Tiziano Ferro Laura Pausini
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Due icone, due leggende della musica italiana del nuovo millennio, Tiziano Ferro e Laura Pausini dovrebbero essere ‘intoccabili’ all’apparenza e invece…

Procediamo con ordine, perché tra l’uno e l’altra ci sono centinaia di puntini sulle i da mettere.

Bentrovati, io sono Alvise Salerno e sono un conduttore radiofonico, content creator e autore. Questa è la mia rubrica ‘I Puntini sulle i’, spazio di confronto su temi di attualità a carattere musicale dove tendo a dare il mio punto di vista su ciò che accade ai cantanti o ciò che fanno accadere i cantanti.

I casi degli scorsi giorni, i più chiacchierati, sono due: Tiziano Ferro e la storia del doppio passaporto americano/italiano ai figli e la questione Laura Pausini con ‘Bella Ciao’.

Faccio una premessa da ascoltatore, spogliandomi per un attimo dai panni di professionista, e dico subito che il mio gusto personale è molto lontano da quello dell’ascolto di entrambi i cantanti e preferisco specificarlo perché credo sia giusto difenderli senza se e senza ma, quindi l’unico schieramento presente in queste righe sarà quello del buon senso e del ragionamento oggettivo.

Altra premessa, la seconda, è che i puntini sulle i questa volta vanno messi ai commenti incazzati degli utenti del magico mondo dei social network.

I puntini sulle i: Il caso Tiziano Ferrro

Andando con ordine, partiamo da Tiziano Ferro e da quanto da lui dichiarato nei giorni scorsi per presentare il suo primo singolo del nuovo progetto discografico.

Durante un’intervista rilasciata ai colleghi di Rolling Stone, il cantante di Latina ha dichiarato che ha scelto di non fare avere ai suoi figli il passaporto italiano e il motivo è legato a questioni burocratiche del nostro Paese che vincolerebbero suo marito, l’ormai volto amato anche dai fan Victor, a non potere essere presente in caso di bisogno o necessità.

«Voto, ho sempre votato, anche cose discretamente diverse. Solo che sento, da artista, di non dovermi schierare. Salvo che sui diritti, perché sono una questione civile, non di partito. Oggi, se voglio far entrare i miei figli (Margherita e Andres, ndr) in Italia, so che avrebbero diritto a metà del presidio genitoriale, anche se ci sono due persone che possono prendersi cura di loro. Se stanno male, solo io posso andare al pronto soccorso perché Victor non risulta sul passaporto, il che è una cosa aberrante»

Queste le sue parole che vi riporto pari pari con un copia e incolla vecchia scuola. Sarei altrettanto tentato di fare il copia e incolla dei commenti che ho letto sui post dei vari quotidiani che hanno riportato questo virgolettato ma mi limito solo a riportarne uno, che poi è stato espresso con toni e parole diverse anche da migliaia di altri.

Benissimo, un contronatura in meno nel nostro BelPaese”. A rileggerlo viene l’orticaria e per svariati motivi ma non voglio stare qui a ribadire l’ovvio perché sarebbe tempo e fiato sprecato per me e per voi, lettori che reputo di ben altro livello rispetto questo.

Mi voglio limitare solo a chiedere sommessamente se queste persone che hanno commentato, o per meglio dire usato le loro poche capacità intellettuali per esprimere un parere assolutamente non richiesto del 1980 dato che siamo nel 2022, se a loro farebbe piacere che uno dei loro due genitori fosse estromesso in momenti della vita cruciali e importanti come, nell’esempio specifico, ritrovarsi in un ospedale per un qualsiasi caso X. Sarebbe bello? Vi sentireste bene nel sapere che un genitore c’è e l’altro no? La risposta è facile ed è un secco ‘NO’, perché i genitori sono i genitori e devono esserci, punto.

A questo punto quale deve essere il motivo plausibile per cui io, uomo eterosessuale di 31 anni, posso richiedere l’assistenza di entrambi i miei genitori e i piccoli Margherita e Andres, invece, hanno diritto solo a Tiziano? Victor è loro papà tanto quanto lui, perché per il nostro Paese, per i nostri politici, per i nostri canoni arcaici è così complicato da capire che l’amore non si può legiferare (ammesso che si dica così)? Cosa ci vuole a capire che l’amore, specialmente quello per i figli, non si può inserire in Gazzetta Ufficiale?

Questa è l’ennesima vicenda che si chiude davvero in malo modo e per colpa di uno Stato che vive nel terrore del diverso, del nuovo, del cambiamento. Scusaci Tiziano, speriamo di darti buone nuove nel più breve tempo possibile e che Margherita e Andres possano presto ritenersi orgogliosamente italiani, valore che molti di noi che italiani lo siamo dalla nascita hanno perso.

DOPO TIZIANO FERRO, La polemica su Laura Pausini

E dopo Tiziano Ferro è la volta di Laura Pausini, la cui vicenda è fresca fresca e ne ha parlato su All Music Italia anche la collega Monica Landro qui spiegando anche quanto accaduto.

Personalmente non sono un fan di Laura Pausini ma le riconosco di avere ottenuto successi strepitosi a mani basse e non solo grazie alla musica, che può piacere oppure no (a me no), ma soprattutto grazie alla sua capacità comunicativa. Da sempre.

Quello che sta succedendo con la questione di ‘Bella Ciao‘ e la promo di The Voice non solo non è corretto ma, in più, non ha il minimo senso e il perché è presto detto.

La Pausini, ormai decenni fa, decise di dire apertamente che non avrebbe mai e poi mai preso una posizione in campo politico e ha mantenuto la promessa in modo egregio in tutti questi anni.

Artisti che lo fanno e artisti che non lo fanno, è sacrosanto rispettare entrambe le parti. Ah, vi anticipo: a me piace quando lo fanno, del resto sono cittadini tanto quanto noi che non cantiamo e sono liberissimi di scrivere i post esattamente come la signora Pinuccia dalla provincia di Canicattì con la quinta elementare.

Se, però, decidono di non esporsi politicamente sono liberissimi di non farlo, non c’è nulla di male. La politica, così come la religione, è qualcosa di estremamente personale e ognuno la vive come preferisce.

Ora, tutti noi sappiamo bene come funziona la comunicazione nel 2022 e siamo perfettamente a conoscenza del fatto che, a due settimane dalla catastrofe annunciata che ci aspetta, sia da un lato che dall’altro basta davvero un niente, una briciola, per fare un post e tentare di rubare voti per l’uno o l’altro schieramento con frasi del tipo “Anche XXXXX la pensa come noi. Votateci, lo dice anche XXXXX“.

E’ così, non siamo cretini. Cioè sì, come popolo la sensazione è che siamo una massa di deficienti ma, come individui, forse siamo ancora in grado di fare 2+2. Almeno spero.
Comunque.

Al netto del fatto che ‘Bella Ciao‘ è una canzone che identifica in modo inequivocabile nel 2022 l’appartenenza alla sinistra e il contrasto duro alle destre di qualsiasi tipo, secondo voi anche solo usando l’1% della vostra attività cerebrale, se Laura Pausini (che ricordiamo anni e anni e anni fa, ben prima delle piaghe d’Egitto che abbiamo oggi, disse che non si sarebbe mai schierata politicamente in pubblico) avesse cantato o solo accennato il brano in quante frazioni di secondo sia destra (per denigrarla o peggio) sia sinistra (per sfruttarla) avrebbero condiviso uno o più post con il suo faccione e lo stralcio in questione? Salvini ha già iniziato, per dire…

Ve lo devo dire? Non penso ci sia necessità e bisogno dato che quelli sono tutti cani mannari pronti a sbranare qualsiasi osso senza dignità e ritegno.

Io ho avuto modo di interfacciarmi con la Pausini più volte in radio e, soprattutto, in Warner Music che è la sua etichetta e vi posso garantire che parliamo di una persona quanto più lontana possibile dal concetto di stupidità in questo ambito.

Cura pedissequamente la comunicazione in ogni aspetto e in ogni parola, ogni virgola deve essere al proprio posto e non permette a nessuno di usare il suo nome per scopi extra-musicali, a meno che non sia lei a volerlo.

Secondo voi una donna con queste caratteristiche avrebbe permesso alla Gang del Bosco che, ahinoi, ci comanderà di sfruttare un appiglio così basso per rubare i voti dei suoi fan (che sono tantissimi, se ve lo foste scordato)? Ma va.

E se lo pensate è il segno inequivocabile che non solo fate finta di non sapere quale sia la nostra classe dirigente, ma siete pure in malafede e ve la meritate pure.

Poi, oh, il mio ruolo è mettere i puntini sulle i e oggi è toccato a voi, però siete liberi di pensare quel che volete e scrivere quel che preferite, tanto anche di fronte fatti ed esperienze dirette, sui social l’anarchia ideologica regna sovrana. Se fossi un matematico e dicessi che 2+2 fa 4, arriverebbe la signora Pinuccia dalla provincia di Canicattì a dire che non HA vero e che questo FOSSE solo un mio penZiero.

Figuratevi essere solo un povero conduttore radiofonico e autore che, tradotto per gli italiani, equivale a un giullare di corte che deve andare a cercarsi un lavoro veroh!”!!

Passo e chiudo, ciao belli. Vado a fare il passaporto per leggere i commenti sui social da parte degli haters di Tiziano Ferro, Laura Pausini o leoni da tastiera vari ed eventuali.