5 Dicembre 2025
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5 Dicembre 2025

X Factor 2025, conferenza stampa finale: numeri da record, un’amicizia sincera e la voce dei quattro protagonisti

A Napoli si chiude il cerchio, questa edizione è stata un concentrato di numeri da capogiro.

I finalisti di X Factor 2025 durante la proclamazione della vincitrice
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X Factor 2025 conferenza stampa finale

A Napoli, nelle sale eleganti di Palazzo Rosati, a due passi da Piazza del Plebiscito, la conferenza stampa della finale di X Factor 2025 non è stata solo un resoconto di numeri e dichiarazioni. È sembrata piuttosto una radiografia emotiva di una generazione che entra nella musica con le ferite scoperte, gli occhi lucidi e un senso di urgenza che non puoi non riconoscere.

x factor 2025 Numeri che raccontano più di quanto sembrano

La mattinata si apre con applausi sinceri. I dati sono travolgenti:

  • 1.764.000 spettatori medi,

  • share del 9.3%, il più alto di sette stagioni,

  • 1 milione di interazioni social in una sola sera,

  • 6,5 milioni complessivi nella stagione (+59%),

  • 9,2 milioni di preferenze espresse (+40%),

  • quasi 30 milioni di voti.

La televisione non è morta, e nemmeno X Factor. Forse è cambiata, si è infilata negli interstizi del digitale, ma quando i talenti sono veri e le storie parlano a molti, il pubblico ritorna. Sempre.

“Vogliamo vivere di musica”: i sogni detti senza paura

Quando ai quattro finalisti, Rob, Delia, PierC ed EroCaddeo, viene chiesto cosa si aspettano dal futuro, la risposta è quasi una dichiarazione d’amore.

Rob non esita:

Voglio fare musica al 100%, live, album, tutto.

Delia parla di squadra, di famiglia, di persone giuste attorno.
PierC aggiunge la parola “verità”, come fosse una bussola morale.
EroCaddeo sorprende tutti:

L’augurio più grande è essere felici.

In un mondo dove la carriera artistica è una corsa a ostacoli, questa sincerità disarma. Non chiedono fama, chiedono continuità. È un cambio di paradigma.

rob Era un underdog? 

Delia smentisce questa affermazione, prende la parola e dice:

Io ho creduto in Rob dal primo momento.

EroCaddeo aggiunge un’immagine indimenticabile:

Alle 8 del mattino aveva già la voce scaldata. A noi servivano due ore.

Le storie televisive spesso cercano ruoli semplici: l’underdog, il favorito, la sorpresa. Ma la verità, come sempre, è più complessa. Rob non era un underdog. Era un talento che la tv ha scoperto più tardi del dovuto.

Il vulcano come metafora: Delia e Rob raccontano la Sicilia

La domanda sulla “scena catanese” si trasforma in poesia.

Delia:

Vivere accanto a un vulcano ti forma. Ti dà forza anche quando la voce sembra non esserci.

È forse la frase più luminosa dell’intera conferenza: la geografia come destino emotivo.

Rob annuisce. Essere siciliane, per entrambe, significa portare un’energia che non si può spegnere.

Avril Lavigne, Lucio Dalla e il coraggio di sognare senza misure

Alla domanda: “Chi vorreste che vi scrivesse un brano?”, le risposte volano altissime.

PierC e EroCaddeo: Lucio Dalla.
rob: Avril Lavigne.

È bello quando i sogni non rispettano le proporzioni. È proprio lì che si vede la stoffa.

Pop punk e dialetti: generi “difficili” che arrivano in finale

Rob dice una cosa chiarissima:

Essere arrivate entrambe in finale significa che questi generi piacciono.

Delia rilancia:

Serve coraggio. È il coraggio che fa crescere.

Pop punk e dialetto siciliano: due linguaggi lontani dal mainstream che all’improvviso diventano specchio di una generazione stanca delle forme lisce.

Concerti sognati e concerti mancati (anche per colpa del loft)

Rob racconta di Arctic Monkeys e Angelina Mango.
Delia rivive l’emozione di Laura Pausini.
PierC confessa di aver perso Lady Gaga ad Assago perché… era chiuso nel loft.

È il paradosso del successo: a volte ti allontana proprio da ciò che ami.

Dieci anni dopo: chi volete essere?

Le risposte sono una carezza: concerti, scrittura, felicità, contaminazione e amicizia sono le parole che scelgono i quattro concorrenti.

Rob e PierC ricordano il duetto fatto all’afterparty.

Perché spesso il futuro inizia nelle stanze in cui nessuno sta riprendendo.

I consigli che resteranno

Giorgia è la voce più citata:

Divertitevi sul palco. Respirate prima di entrare.

Paola trasmette serenità.
Gabbani parla di verità.
Lauro di umiltà e lavoro.

Dietro ogni performance c’è un mondo di respiri trattenuti, mani sudate e parole che arrivano al momento giusto.

Catania, la scena live e la magia della “jam session” del giovedì

Rob descrive con entusiasmo una città viva: jazz, metal, cantautorato, scream, tutto nella stessa sera.
Una serata in particolare, Scrusciu (in dialetto vuol dire rumore), diventa simbolo di una generazione che si mescola senza paura.

Bambole di Pezza: la domanda che fa esplodere Rob

Quando le chiedono se andrebbe a Sanremo con le Bambole di Pezza, Rob ride, esplode, si illumina:

Morirei. Esplodo. Sarebbe fantastico.

Cosa hanno lasciato i giudici

Le testimonianze più intime emergono qui:

Rob parla dei pianti in prova e della serenità con Paola

Delia ringrazia Jake per averle insegnato la leggerezza

PierC vede in Gabbani un amico

EroCaddeo parla dell’importanza dell’umiltà

Momenti di crisi: la parte che nessuno vede

Bullismo, precarietà, scale sceniche instabili, dubbi esistenziali, solitudini, telefonate alle mamme, percorsi classici durissimi.
Eppure nessuno ha mai pensato davvero di mollare.

C’è una forza ostinata in questi ragazzi: la musica come ultimo rifugio e prima possibilità.

Essere donne nel mercato discografico italiano

Domanda fondamentale.

Delia risponde prima:

Prendiamoci il posto con le unghie e con i denti.

Rob aggiunge:

Le donne forti danno ancora fastidio. E questo non va bene.

E concludo con una delle immagini più belle che ho visto in una competizione: due artiste che si stimano e si prendono per mano.

Questo gesto mi è piaciuto moltissimo.

Da Palazzo Rosati, accanto a Piazza del Plebiscito, la conferenza stampa di X Factor 2025 restituisce un’immagine nitida:

la musica è ancora una questione di verità, fame, coraggio e fragilità portata con dignità.

Un’edizione da record.
Un gruppo di artisti che ha già iniziato a camminare.
E un pubblico che, forse per la prima volta da anni, ha sentito davvero qualcosa di autentico e sincero.

Foto di Virginia Bettoja

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