24 Ottobre 2025
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24 Ottobre 2025

Tiziano Ferro, testo e significato di “Sono un grande”, brano che dà il titolo al nuovo album del cantautore

Un nuovo Ferro ispirato e profondo, leggero e pronto a rimettersi in gioco

Tiziano Ferro – “Sono un grande”: testo e significato del nuovo brano
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Tiziano Ferro, Sono un grande: significato del testo della prima traccia del nuovo album del cantautore di Latina, Sono un grande, fuori dal 24 ottobre 2025 per Sugar Music.

Tiziano torna alla musica con un album frutto di oltre due anni di lavoro, un periodo durante il quale le difficoltà hanno lasciato spazio a grandi cambiamenti e al futuro. Un nuovo Ferro ispirato e profondo, leggero e pronto a mettersi in gioco con la cosa che lo ha sempre guidato: l’amore per la musica.

TIZIANO FERRO, “SONO UN GRANDE“: SIGNIFICATO e testo DEL BRANO

Questo disco è il disco che non sarebbe mai dovuto uscire.

Sono quelle canzoni che avrei ascoltato solo io negli anni dicendo “Guarda che bella questa, che carina questa, questa fa ridere se fosse uscita questa, no vabbè dai, le radio non l’avrebbero mai passata” perché mi sembrava un po’ troppo o troppo poco, da una parte o dall’altra a seconda dei giorni, dei momenti. Ho iniziato a lavorare a queste canzoni al rientro dell’ultimo tour, nel 2023, continuando a scrivere fino alla consegna, quest’anno. Dentro ovviamente c’è finito tutto quello che è accaduto in questi 2 anni, un grande disastro ma non solo. Le cose erano due: o mettevo in tasca queste canzoni oppure mi fermavo e ammettevo al mondo: “Ecco ragazzi, guardate, andava così e alla fine ho iniziato una vita nuova”.

Una vita nuova vuol dire nuove persone attorno a me, nuovi team di lavoro che hanno capito queste canzoni e mi hanno detto “Tu sei matto, queste canzoni noi le dobbiamo fare!”.
Quindi eccolo qui questo disco che si intitola Sono un grande perché è un disco che parla di insicurezze e nella canzone che apre l’album dico proprio questo a me stesso e a chi ascolta: “siamo qua, sono qua, se sono ancora vivo, se non sono ancora morto, sarà per caso, per torto, magari, invece perché sono un grande e non me ne sono mai accorto, magari ho avuto anche dei meriti, non è tutto un caso quello che mi è accaduto nella vita, magari avrò fatto qualcosa di giusto per arrivare qui”.

Se questo è il disco che non avrei mai dovuto pubblicare, questa canzone è la canzone che non sarebbe mai dovuta uscire e invece, alla fine, non solo l’ho inserita nel disco ma ho scelto di farla diventare la title track perché, se ho deciso di buttarmi a capofitto in questa nuova fase della mia vita musicale, allora lo dobbiamo proprio chiamare così questo disco.

L’unico obbligo che ho sempre avuto nei confronti di chi mi ascolta è la verità, in maniera quasi brutale. Anche se non sento di essere “un grande” mettiamolo tra le opzioni, tra la lista di cose che posso, che possiamo essere.
Questo è il disco delle supposizioni che poi diventano nuove affermazioni di vita.

Testo di Tiziano Ferro, Roberto Casalino, Simone Cremonini Musica di : Roberto Casalino, Simone Cremonini. Prodotta da Zef & Marco Sonzini.

TESTO DEL BRANO

Ingoiavamo cemento prima di dormire,
E nel timore di restare soli
Non dicevamo una parola,
Scartavamo i ricordi come caramelle,
Come quei regali che tu
Sai già cosa c’è,
Ma trovi sempre un motivo per sorprenderti ancora

Che ora ci fanno male
Quante volte ci siam detti di ricominciare,
Quante volte abbiamo pianto
Per la paura di sbagliare,
Ma che ci tengono le mani incollate
Che gli errori sono quattro cazzate
E la vita è la nostra, eh

Non sapevamo che
Era l’ultima vacanza al sole
L’ultima volta che facemmo l’amore
Che mi dicevi andrà tutto bene

Ma quale amore, quale bene?
Prendiamo tutte le bugie a sassate
Cantiamo le canzoni dimenticate
Non ce n’è una in particolare
Basta che ci riporti proprio dove
Non sentivamo quel vuoto dentro
Perché se non sono ancora morto
Sarà per caso sarà per torto
Oppure sarà perché sono un grande
E non me sono mai accorto

Una risata ci seppellirà
Ti prendi gioco di me, io di te
E poi scusa se non siam sopravvissuti
Ma sembrava amore
All’orizzonte mi sembrava terra
E invece era solo guerra

Non sapevamo che
Era l’ultima vacanza al sole
L’ultima volta che facemmo l’amore
Che mi dicevi andrà tutto bene

Ma quale amore, quale bene?
Prendiamo tutte le bugie a sassate
Cantiamo le canzoni dimenticate
Non ce n’è una in particolare
Basta che ci riporti proprio dove
Non sentivamo quel vuoto dentro
Perché l’amore non è possesso
Non è prigione, non è silenzio
Perchè se non sono ancora morto
Sarà per caso, sarà per torto
Oppure sarà perché sono un grande
E non me sono mai accorto

Foto di Andrea Bianchera