Mecna è tornato con il suo nuovo album, Discordia Armonia e Altri Stati D’Animo, in uscita il 24 ottobre. Un album intenso dove Mecna tocca tanti temi, alcuni molto importanti come quello dell’aborto della sua compagna di qualche anno fa ma anche i problemi della discografia e non solo.
Mecna dimostra, ancora una volta, di essere uno dei rapper con la penna più forte e impattante d’Italia e lo si capisce ascoltando questo album che ha raccontato ai nostri microfoni.
Mecna spiega il suo nuovo album da cima a fondo
Discordia, Armonia e altri stati d’animo arriva dopo Introspezione, il tuo EP estivo. Rispetto quel progetto come ti ritrovi ad approcciarti a questo nuovo percorso:
“Quel progetto l’ho iniziato a scrivere e ho pensato di farlo uscire durante la scrittura dell’album, quindi per me è stato come un side-car di questo disco ed è stato un preludio giusto per il disco perché è molto esasperato il concetto nell’EP, nel disco si ritrova quello stesso concetto ma molto più approfondito.
E’ successo tutto per caso ma che ho voluto comunque far uscire così e subito, mi piaceva l’idea di avere un concentrato di questi pezzi, di questo mood e ho pensato che potesse esseere una giusta anticipazione del disco che esce adesso”
Partiamo dal titolo dell’album. Cosa crea discordia, armonia e quali sono gli altri stati d’animo?
“Discordia e armonia sono guerra e pace, odio e amore…tutto quello che c’è in mezzo è nel disco. Ci sono brani con un sapore di sfida, ci sono quelli più rilassati e che fanno trasparire pace.
Sicuramente c’è un’identità precisa rispetto altri dischi dove ho sempre fatto la mia cosa ma questo disco ha una scelta molto definita di qwuello che volevo dire e come lo volevo dire”
Parliamo delle singole canzoni, iniziamo da Sognare in Grande. Sembra che tu abbia lasciato indietro tante persone:
“Penso di avere agito sempre secondo il mio istinto ma sono molto equilibrato. Le scelte che ho fatto sono sempre state parte del percorso che mi ha portato a essere ciò che sono. Parlo di come vedo ciò che mi circonda e chi mi circonda, lo spaesamento dell’essere adulti.”
Nell’album sembra che tu abbia smesso di apprendere e abbia iniziato a insegnare:
“Lezioni no, non è la mia priorità dare lezioni e non mi sento un professore di qualcosa ma, di certo, si può educare il pubblico ed è una cosa in cui credo tanto. Riconoscersi tra simili e raccontare a loro il tuo punto di vista a persone che hanno una propensione verso te.
Mi sento consapevole, di essere arrivato a capire cosa voglio fare e cosa mi fa stare bene. In altre cose devo ancora un po’ capire come tutti gli altri”.
Alfabeto inizia in un modo e finisce in un altro, come mai? La canzone non finisce:
“Mi piaceva l’idea di fare uno switch del beat e che non finisse, come fossero ricordi che vanno sbiadendo nel tempo. L’idea di sfumarla rappresenta i miei ricordi, a volte lucidi e a volte persi nel tempo”
Due sample in questo album, quello di Fulmine a Ciel Sereno di Faccianuvola e quello di Teenage Dirtbag:
“Teenage Dirtbag non è nei miei ascolti principali ma mi ha sempre dato tanti ricordi, quando ero adolescente quel pezzo andava fortissimo ed ero stato rapito da tutto quel mondo degli anni 2000 e quando hai quell’età lì le canzoni ti rimangono con un sapore diverso addosso.
Con faccianuvola, invece, è stato diverso. Sentivo parlare di lui ma non lo conoscevo, ho sentito Fulmine a Ciel sereno e ho chiesto a Fudasca di provare a farci un beat. Poi è successo tutto, ho parlato con faccianuvola ed era felice di questa cosa. Avevo quasi paura a chiedergli il permesso a usare il sample, se mi avesse detto di no sarei andato in crisi”
C’è una voce femminile in Tutto o Niente, è Mara Sattei?
“Sì, è lei. Ci sono dei feat nascosti perché la mia idea iniziale era di non svelarli per preservare la voglia di fare ascoltare alle persone un disco senza andare a cercare per forza il pezzo con un feat. Negli ultimi anni questa è diventata una cosa portante, le persone arrivano quasi solo per i feat e io non volevo questo”.
Tornando a Ciel Sereno, qual è stato il tuo passaggio nei vari stati d’animo che avete vissuto tu e la tua compagna:
“E’ quasi magico il modo in cui il ritornello voglia dire tre cose diverse ma simili in realtà nei vari punti della canzone. Ho sempre vissuto tutto in maniera spontanea, quello che mi succedeva lo prendevo e quindi penso che anche nel racconto di questo avvenimento, di questo brano, ci sia quella componente del vediamo cosa succede che aggiunge un livello di normalità a un pezzo che ha una sua grande importanza.
Sono molto tranquillo, tendo a buttare le cose molto più nella musica che ascolto e che faccio”
L’ultima canzone della tracklist è Ritratti, tendi a distaccarti dal mondo della discografia qui:
“Sicuramente è un flusso di coscienza dove parlo di un po’ di cose, dal mio passato a Foggia ai problemi dell’industria. Evidentemente ci sono delle cose che non vanno nella discografia, io ci sono dentro quindi è anche un cercare di mettere in luce delle cose che più o meno si sanno”
Nelle ore scorse Salmo ha invitato Anastasio dopo che quest’ultimo ha annullato due live, spiegando la verità e cioè che non ha venduto abbastanza. Al posto di Anastasio prenderesti la stessa scelta?
“Credo sia tutto figlio del momento che stiamo vivendo in cui la reputazione, i numeri sono più forti di qualsiasi altra cosa. Purtroppo esiste e in qualche modo colpisce tutti. Sicuramente le sue parole hanno senso però è strano che vengano percepite come assurde.
Succede. L’esporre la questione in questo senso dovrebbe essere la normalità ma purtroppo, spesso, non succede ma secondo me è un bel segno perché riconduce tutto a una forma umana. Avere meno presenze in un club non toglie forza e identità all’artista”.











