Sick Luke ha pubblicato il suo nuovo album Dopamina qualche giorno fa e lo abbiamo intervistato per farci spiegare sensazioni, retroscena, nascita e crescita di questo nuovo progetto che arriva a distanza di qualche anno da X2, il suo primo lavoro discografico.
Dal rapporto con i fan alla costruzione dell’album passando per una critica ‘di concetto’ verso una piattaforma streaming, Sick Luke ha raccontato proprio tutto.
Di seguito potrete leggere una parte della chiacchiera mentre in basso potrete vedere l’intervista integrale.
sick luke presenta dopamina: tutti si aspettavano la dpg, non volevo”
“Oggi si comincia con gli instore, non ne ho mai fatti così tanti ed è una bella soddisfazione sapere che la gente mi aspetta nei negozi dalle 8 del mattino”
Cosa c’è di diverso tra X2 e Dopamina?
“Tante volte mi hanno scritto che più ascoltano il disco più si notano i vari easter egg e suoni che, a differenza di X2, sono ancora più sperimentali.
Da Sick Luke, non so per quale motivo, ci si aspetta un disco in stile DPG invece io come producer ho sempre osato quando si tratta di me. Sapevo che sarebbe stata una giostra di suoni e artisti.
Non è un disco da primo ascolto a differenza di X2, qui c’è una costruzione dei pezzi che hanno una loro costruzione interna senza mai essere ripetitivi”
Il brano con tuo padre e tuo figlio volevi farlo da tempo o hai sviluppato l’idea solo di recente?
“Da quando è nato Teseo volevo includerlo in tutto, per me è naturale. La musica è una routine che devo fare per forza e mi piace mettere in mezzo chi amo. L’ho già fatto ai tempi con la mia ragazza ai tempi della DPG. Mettere Teseo era un must, lo registro sempre con le note vocali. Ho tanto suo materiale.
La presenza di mio padre mi ha reso molto più emotivo. Io parlo di Teseo, non parlo mai di mio padre e lui, a catena, non parla mai di se stesso ma di me”.
LA NASCITA DI DOPAMINA
Ti ricordi il giorno in cui hai iniziato a lavorare a questo album?
“Dopamina nasce come disco veramente cattivo, erano 10 anni che battevo il ferro caldo e non ho mai preso una pausa. Quando Teseo è nato io stavo già al pc a campionare.
Quando ho ricominciato a produrre sentivo di volere fare qualcosa di ‘cattivo’ ma mi sembrava troppo facile, so farlo. Io volevo superare le barriere e dimostrare di sapere fare altro.
Mi ascoltano tanti tipi di persone, non solo i ragazzini che ascoltano la trap, quindi volevo allargare. Da quando sono diventato padre sono sempre positivo, ogni giorno ho a che fare con la dopamina.
Questo album è un viaggio, nella mia playlist ci sono Piccolo che è la preferita di Teseo, Money Machine, quelle di Alfa e Sayf ma sai che c’è… Quando fai un viaggio in macchina hai necessità di variare e di non ascoltare sempre e solo un genere, devi cambiare mood e questo album ha proprio quello scopo lì”.
Sul rapporto con i fan:
“Tante persone odiavano la Dark Polo Gang, ora invece manca a tutti. In privato poche persone mi hanno scritto che all’inizio l’album non piaceva e che invece, con il tempo, lo hanno apprezzato.
Chi ti odia sui social è la stessa gente che se ti vede ti ferma e ti chiede una foto. Ormai ho la corazza, non mi importa”.
C’è un monologo nel tuo disco, raccontalo un po’:
“Ho sempre voluto mettere un monologo nel disco, Alchemist lo fa sempre e volevo farlo anch’io. Siamo tre amici, io Tony e Lazza viviamo di questo e non riusciamo a riposarci. Volevo mettere un monologo che rappresentasse questa cosa.
Per me è un disco molto più di cuore di X2, era quasi una compilation mentre in Dopamina ci sono i miei amici stretti. Anche se Tony Effe dice ‘sono pieno di ca**i come una put***a’ ma è un po’ come avere messo mio cugino”
Sick luke e lo streaming
Sulla questione streaming come ti poni? Spotify o le altre piattaforme?
“Spotify ti aiuta a crescere. Vedere i numeri fa capire al pubblico che ci sei e senza Spotify non sarei conosciuto. Ci tengo tanto all’immagine e anche con i numeri capisco che sto facendo bene. Ovviamente Apple music si sente meglio, c’è un dislivello evidente.
Consiglio di ascoltare l’album in cuffia, ma non quelle Apple, con il vinile. Sistema hi-fi, tisana, nachos e senti il disco. Sono andato in Giappone e ho ascoltato il disco dopo avere bevuto un loro drink che è un mix di Cola e whiskey. Alla fine ero ubriaco”
Quanto c’è di Luke, anima internazionale, e di Luca, anima italiana a livello sonoro?
“Se in questo album togliessi i nomi presenti e mettessi artisti americani suonerebbe benissimo. Il mio futuro è quello, adesso andrò in US e lavorerò in quella direzione”
INTERVISTA INTEGRALE SICK LUKE











