Dopo anni di assenza dai negozi, tornano disponibili in formato CD due opere fondamentali legate alla figura artistica di Giorgio Faletti, poliedrico protagonista della cultura italiana degli ultimi decenni: L’ultimo giorno di sole, con Chiara Buratti, e In territorio nemico, l’ultimo disco di inediti di Milva, da lui interamente scritto e prodotto.
Giorgio Faletti, artista a tutto tondo nato comico e diventato scrittore
Giorgio Faletti è stato uno degli artisti più versatili del panorama culturale italiano. Laureato in Giurisprudenza, ha spaziato con successo dalla comicità alla musica, dalla scrittura alla recitazione, lasciando un’impronta profonda in ognuno di questi ambiti.
Dopo l’esordio come comico al Derby Club di Milano, divenne celebre negli anni ’80 grazie alla partecipazione a Drive In, dove creò personaggi iconici come Vito Catozzo. Negli anni ’90 intraprese con decisione la carriera musicale, partecipando al Festival di Sanremo 1992 con Orietta Berti e ottenendo due anni dopo un clamoroso successo con Signor tenente, un brano civile ispirato alle stragi mafiose. Il brano si classificò secondo e vinse il Premio della Critica.
Nel corso della sua carriera da cantautore ha pubblicato dischi di successo come Come un cartone animato (1994), L’assurdo mestiere (1995) e Nonsense (2000), imponendosi anche come autore per altri: ha scritto brani per Mina, Fiordaliso, Gigliola Cinquetti, Marco Masini e l’intero album In territorio nemico per Milva.
A partire dal 2002 si affermò anche come scrittore di romanzi noir e thriller. Il suo esordio editoriale, Io uccido, fu un caso editoriale con oltre 4 milioni di copie vendute in Italia. Il libro è stato tradotto in oltre 25 lingue e seguito da altri successi come Niente di vero tranne gli occhi, Fuori da un evidente destino, Pochi inutili nascondigli, Io sono Dio e Tre atti e due tempi, confermando il suo talento anche nella narrativa.
Nel corso della sua carriera è stato anche attore teatrale e cinematografico.
Giorgio Faletti è scomparso nel 2014 a 63 anni, lasciando un’eredità culturale ricchissima. La sua figura continua a vivere grazie a progetti postumi come L’ultimo giorno di sole e le ristampe delle sue opere più rappresentative.
L’ultimo giorno di sole: l’opera testamento di Faletti
L’ultimo giorno di sole è un “romanzo a teatro” scritto da Giorgio Faletti e interpretato, anche musicalmente, dall’attrice Chiara Buratti, moglie di un grande amico di Faletti: il giornalista, scrittore, speaker e divulgatore musicale, Massimo Cotto, scomparso purtroppo lo scorso anno.
Nel disco otto canzoni composte da Faletti e raccolte nell’omonima opera che torna nei negozi a distanza di dieci anni, il 5 settembre 2025, grazie a Nar International.
Lo spettacolo – che debuttò ad Asti il 4 luglio 2015 all’interno del Premio Giorgio Faletti – racconta di una donna che, alla vigilia della fine del mondo, decide di tornare nel suo paese natale. In scena si alternano sette monologhi e otto brani che esplorano il senso della memoria, della perdita e della consapevolezza, in un un racconto sospeso tra intimità e universalità.
Un lavoro che Faletti ha seguito fino agli ultimi giorni di vita, con la regia di Fausto Brizzi e la direzione musicale di Andrea Mirò. Dal 2017 esiste anche una versione editoriale, edita da Baldini & Castoldi.
In territorio nemico: l’ultimo disco di inediti di Milva
Il 5 settembre torna nei negozi anche In territorio nemico, album del 2007 che segna l’ultima apparizione sanremese in gara di Milva con il brano The Show Must Go On, scritto proprio da Giorgio Faletti.
L’album – scritto e prodotto interamente da Faletti – è uno dei lavori più intensi della Pantera di Goro, tra liriche profonde e sonorità raffinate. Si tratta di un concept sulle battaglie interiori e sociali, tra cui spiccano brani come Tre sigarette (sulla doppia vita di uno studente/carnefice) e Mio fratello non trova lavoro (sulla lotta tra disoccupati in un contesto esasperato).
Anche In territorio nemico esce per Nar International nello stesso giorno de L’ultimo giorno di sole riportando così al pubblico due delle opere più personali e meno “mediate” di Giorgio Faletti, artista che ha saputo reinventarsi in ogni campo, rimanendo sempre fedele alla sua voce unica e libera.











