C’è un vecchio detto tra gli addetti al lavoro secondo cui “Giorgia potrebbe cantare anche l’elenco del telefono”, e non ci sono dubbi a riguardo. Ci sono però artisti con le sue doti vocali a cui forse manca un po’ di contatto con il pubblico, cosa che a lei – e non ci piove – non le si può assolutamente recriminare.
Il concerto che il 26 luglio l’artista romana ha tenuto al Teatro Greco di Siracusa è stato tra l’altro l’ennesima dimostrazione che oggi più che mai lei è in grado di unire tutte le generazioni, anche (ma non solo!) in funzione di un Festival di Sanremo 2025 che le ha assicurato un rilancio tanto meritato quanto (forse?) inaspettato. All’evento in questione, a proposito, c’eravamo anche noi di All Music Italia. Anzi, per essere precisi abbiamo avuto il piacere di essere proprio suoi ospiti. Ecco com’è andata.
“Come saprei 2025”: un concerto di sole hit
Accompagnata sul palco da Diana Winter (voce e chitarra), Andrea Faustini (voce), Fabio Visocchi (keyboards), Gianluca Ballarin (piano, keyboards, programming e direzione musicale), Mylious Johnson (drums), Sonny T (basso, chitarra) e da un quartetto d’archi formato da Caterina Coco, Alessio Cavalazzi, Matteo Lipari, Valentina Sgarbossa, Giorgia ha portato in scena solo hit.
Non era (solo) un concerto per il suo zoccolo duro di fan che la segue fedele da più di 30 anni, ma anche una celebrazione di un repertorio capace di mettere d’accordo tutti. Eccezion fatta solo per un brano cover per il quale Giorgia si è impuntata con il suo team (“Water runs dry” dei Boyz II Men, una chicca davvero per pochi intenditori), Giorgia ha voluto soddisfare un pubblico molto mainstream fatto di mamme, papà, coppie (compresi molti promessi sposi!) e tanti bambini, che non vedevano l’ora di cantare a pieni polmoni tanto le ballad strappalacrime (“Gocce di memoria”, un peccato invece la mancanza di “Marzo”, che in una location simile sarebbe stata una perla), tanto i tormentoni più facili e radiofonici (“Tu mi porti su”, “Vivi davvero”).
Nessuna sorpresa ma una voce impeccabile: va bene così
Pochi i veri guizzi creativi di questa tournée estiva, che si concluderà a breve a Caserta. Bello l’impianto scenico e i giochi di luce, per quanto essenziali, interessante la parentesi dedicata al 1995 (anno di uscita di “Come saprei” che ha aperto il live) e, neanche a dirlo, impeccabile la resa vocale, ma ormai non è praticamente una certezza, quindi nulla di nuovo sotto il sole.
Ci sarà comunque tempo per lavorare su una scaletta più lunga, strutturata e anche con un concept più sensato (c’è da mettere a posto qualcosina, “La cura per me” ora come ora sarebbe magari da spostare in chiusura). In autunno, Giorgia ripartirà in tour, e questa volta nei palazzetti: la cantante ha intenzione di fare qualcosa di molto diverso, non da ultimo inserire i pezzi del suo prossimo progetto. Per un live di questo tipo, in queste location, con questo pubblico, alla fine va già più che bene così. Anzi, avercene, in un’epoca di autotune selvaggio!
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