Marco Mengoni: due date a San Siro e 24 ore con i fan tra racconti, lunghe ore d’attesa e zaini pieni d’emozione per il tour negli stadi 2025.
C’è un cielo che, la notte prima di un concerto, si riempie di stelle, immobili sopra uno stadio. Un cielo condiviso da centinaia di cuori in attesa, che battono all’unisono per una voce capace di farsi casa.
Ed ecco che, in occasione della seconda data milanese del tour Marco Negli Stadi 2025 (qui la nostra recensione dello show di Napoli), abbiamo deciso di trascorrere 24 ore con i fan di Marco Mengoni, là dove tutto comincia: fuori dai cancelli.
Così – tra tende, sacchi a pelo, materassini gonfiabili, coperte termiche e sorrisi che sfidano la stanchezza (c’è chi ha già assistito alla prima data meneghina, ma non ha saputo rinunciare alla seconda), abbiamo raccolto i racconti di chi vive l’attesa come un rito, un atto d’amore o una promessa.
Nome dopo nome, città dopo città, l’Esercito di Marco Mengoni ci ha quindi parlato delle ore trascorse in fila, così come dei momenti più attesi dello show, spiegandoci cosa significhi – davvero – sentirsi parte di questa grande famiglia.
Quello che ne è venuto fuori è dunque un mosaico di storie e di anime, legate sotto lo stesso cielo, in attesa di una voce capace di farle sentire al sicuro, ma anche di lenire le ferite, perché INSIEME la vita fa un po’ meno paura.
D’altronde, la parola CONDIVISIONE significa DIVIDERE CON e, dimezzato il peso da portare sulle spalle, si riesce a camminare meglio. Insieme, l’uno al fianco dell’altro, perché “non siamo soli a combattere questa realtà“.
MARCO NEGLI STADI 2025: A MILANO 24 ORE CON l’esercito DI MENGONI
“Ohana significa famiglia. Famiglia significa che nessuno viene abbandonato“.
Ecco, Marco Mengoni non verrà mai abbandonato dai suoi fan, pronti a seguirlo dappertutto: non sono in Italia, ma anche in Europa, come ci racconta Giulia, legatissima a Guerriero e Luce, che dopo aver visto il concerto del 13 luglio ha deciso di fermarsi anche per quello del 14 luglio. Ma non è tutto! Giulia sarà infatti presente anche allo show di Padova, il suo settimo concerto di questo tour. Poi, seguirà Marco anche in Europa.
E, a proposito di spostamenti, c’è chi è partito addirittura da Senigallia. Stiamo parlando di Sara, che segue Marco – “il mio prototipo di uomo ideale” – da X Factor ed è particolarmente legata a L’essenziale.
Giada, invece, ci ha parlato di quanto Marco l’abbia aiutata in un periodo molto difficile della sua vita. Poi, alla domanda “Qual è il tuo momento preferito dello show?” ci ha risposto: “L’inizio… quando canta Ti Ho Voluto Bene Veramente, Guerriero e Sai Che“.
Un momento – quello raccontato da Giada – che ha colpito anche Samantha, che è arrivata a San Siro sabato 12 luglio alle ore 10.00: “Quando Marco sale sul palco ti lascia senza fiato!“.
Filippo – che è arrivato nel capoluogo meneghino dalla provincia di Varese, ma è di origini siciliane – ha invece molto apprezzato il quadro che Marco e tutto il suo team hanno costruito intorno al brano Un Fiore Contro Il Diluvio, che domenica 13 luglio il cantautore di Ronciglione ha interpretato insieme a Joan Thiele.
Insomma, in queste 24 ore abbiamo visto molto più di una fila e di un concerto. Abbiamo visto un legame che va oltre la musica, perché essere fan di Marco Mengoni vuol dire, innanzitutto, sentirsi parte di una grande famiglia.











