14 Febbraio 2015
di Interviste, Recensioni
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14 Febbraio 2015

SANREMO 2015 – QUARTA SERATA: la pagella di Fabio Fiume

Fabio Fiume esprime i suoi giudizi sulla quarta serata del Festival di Sanremo 2015

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Sanremo trionfa su tutta la linea. Chi lo vede nuovo e fresco, chi lo vede rassicurante, chi istituzionale e baudiano, chi veloce e forbito alla Conti. Quel che è sicuro è che gli italiani sono tornati in massa a dimostrare affezione a questo evento, certo ormai come Pasqua e Natale, come il matrimonio della cugina a cui non puoi mancare, la cofecchia che devi ascoltare perchè ne parlano tutti. Oggi pagellerò per voi in maniera più seriosa, senza pensare al look o a fattori collaterali. Giudizio solo alle canzoni ed alle interpretazioni. E’ la finale dei giovani, che tornano ad esibirsi ad inizio serata:

Amara​ – Credo
Ha cantato decisamente meglio stasera. Sempre i coristi noti alle spalle e solo adesso mi sono accorto che al piano c’è la pianista di Simona Molinari​, non di sua proprietà s’intenda, ma nel senso di colei che l’accompagna in tour. Il brano è molto classico, espressivamente forte come la sua interprete, ma poco radiofonico.
6+

Kutso – Elisa
Una banda di matti davvero! Però c’è originalità, c’è una voce particolarissima, che mi ricorda John De Leo ex Quintorigo. Energia , energia, energia.
7

Enrico Nigiotti – Qualcosa da decidere
Un po’ in affanno con i fiati, ma la canzone funziona massicciamente, grazie ad una struttura pop efficace con incisi esplosivi ed una variazione degna di nota.
7

Giovanni Caccamo – Ritornerò da te
L’insieme è caruccio, ma ribadisco che qualche parola in più non avrebbe guastato. Non è precisissimo nelle note, che ogni tanto deve inseguire e riprendere
6+

Passano gli originali Kutso ed il diligente Caccamo.

E si apre il festival vero e proprio con il ritorno dei Pilobolus per cui sprecherò parole prese in prestito dall’enciclopedia impolverata che ho a casa: “eccezzziunali veramente”! Chi aveva scritto i mattoni riposti? Ovvio! Il mitico Diego Abatantuono.

Annalisa – Una finestra tra le stelle
Molto fine, molto Kekko Silvestre (la canzone), ma la voce è qualcosa di veramente bello. Pulita, acuta, molto precisa. Come spesso accade migliora a secondo ascolto ed in questo caso non poco e lei ci mette grande impeto… e pure un paio di provocanti spacchi, mai osati prima.
7

Nesli – Buona fortuna amore
Canzone di passione. Lui ce ne mette tanta seppur tralasciando qualche nota qui e là. Nonostante il brano arriva dritto, preciso. Farà strada anche fuori Sanremo. Ma perchè continua ad accovacciarsi? Dissenteria?
6,5

Irene Grandi – Un vento senza nome
Chiedo scusa ad Irene per il voto basso della prima serata. Al secondo ascolto il brano guadagna. Delicata, fine, personale e pertanto sentita. Irene supporta il tutto anche con la mimica facciale e primi piani che le telecamere non si lasciano sfuggire
7

Nek – Fatti avanti amore
Se questo brano fosse internazionale sarebbe un mega successo mondiale. Anche in italiano ha la sua forza, ma probabilmente al di là del mercato latino dove Nek è già molto noto non potrà andare altrove. Stavolta la star di Sassuolo convince proprio, meno con il look troppo giovanilistico
8

Bianca Atzei – Il solo al mondo
E’ emozionatissima Bianca oggi, tanto che l’acuto della canzone è stato parzialmente compromesso da una nota molto incerta…. sballata… citofonata, nel senso proprio dell’effetto squillo di citofono nel mezzo della notte. Il brano è molto passionale, di quelli che negli 80 avrebbe cantato una come Marcella Bella. La resa di oggi è però un po’ approssimata.
6

I Soliti Idioti​ – Vita d’inferno
E’ arrivato il circo in città, le giostre, la parata per il Santo Patrono. Simpatici una prima volta, la seconda già è noia. Sketch già sentito e… Cochi & Renato non stancavano affatto.
4

Moreno – Oggi ti parlo così
Il beffardo baffetto resta li, come resta li anche questo rappettino ino ino. Carino, ino ino, ma nulla di più. Darei al massimo a Moreno due premi, quello simpatia e quello eleganza, ma poco hanno a che fare con la musica.
5,5

Lara Fabian – Voce
Voce e anche notevole. Ma la canzone è del 1995! Il Cremonini tra gli autori non è Cesare e finalmente lo hanno segnalato; d’altronde se scrivi C.Cremonini tutti pensano a lui no? Lara bocciarti non mi è facile, ma devo. “Voce” è indifendibile.
4,5

Grazia Di Michele & Mauro Coruzzi – Io sono una finestra
Commozione per Mauro trattenuta a stento stasera per questa canzone jazz, sana portatrice di un messaggio di vita, specchio della sua di anima. Racconto sincero che la sensibile cantautrice ha saputo portare in versi e strofe. Complicità palpabile tra i due.
7

Lorenzo Fragola – Siamo uguali
Scricchiola la voce per faccia pulita Lorenzo, ma nonostante questo il brano non perde la sua valenza, che è quella di “scassere gli zebedei” in radio, fino alla noia.
6,5

Anna Tatangelo – Libera
Bella lei, un po’ meno la canzone, che corre melodicamente sull’abbastanza solito, ma che lei canta molto bene. D’altronde Anna è sempre molto precisa nelle cose che propone. Non percepisci mai che potrebbe sbagliare e non sbaglia
6

Il Volo – Grande amore
Ecco a voi Gino Latilla, Giorgio Consolini & Tony Dallara… ah no è il Volo. Se li ascolti live è probabilissimo che ti alzi anche tu come la platea dell’Ariston ad applaudire però la canzone è quel che è. Bravi sono bravi, chi può negarlo. Vecchi non sembrerebbe ma lo sono. Rischiano il trapasso.
10 al canto 4 alla canzone

Gianluca Grignani – Sogni infranti
Cresce col secondo ascolto e stupisce sempre per il movimento coreografico in aggiunta, insolito per il suo mood. Grignani non è certo un cantante di voce, ma si difende anche stavolta col concetto. Un racconto sincero.
7

Malika Ayane – Adesso e qui
Sensuale nella voce e nelle movenze. Elegante e brava come sempre per un brano che se segui nel testo può anche lacerare. Racconti di voglia di noia e normalità per aiutarsi a star bene, a ritrovarsi
8

Dear Jack – Il mondo esplode tranne noi
Canzone che è proprio poca cosa. Potevano giocarsi meglio questo loro passaggio sanremese, anche se tanto….venderanno lo stesso. Può essere proprio tutto, tutto però?
5

Marco Masini – Che giorno è
Masini quest’anno ha una sicurezza particolare, poggiata probabilmente sulla consapevolezza di avere un brano ad effetto, di quelli che ti tirano l’applauso in sala, ma anche della ritrovata armonia col pubblico .
7

Nina Zilli – Sola
Grandi e grassi applausi per Nina che è giusta in questo brano, che pesca qua e la tra le cifre stilistiche che lei stessa ama. Se ti muovi su territori tuoi rischi poco ma dai davvero il meglio e Nina in questo Festival è davvero al massimo.
8

Alex Britti – Un attimo importante
Asso, ma anche kappa e qu della chitarra Alex Britti, sembra non aver scaldato troppo la platea dell’Ariston. Lui ci mette tanto, pure rischiando, pur sbagliando vocalmente ma eppure la gente nel suo caso, stranamente applaude poco. A me invece è piaciuto. Certo, alcune note anche no, ma nell’insieme va.
6,5

Raf – Come una favola
Dolcissima dichiarazione, delicata, flebile, misurata. Quale persona potrebbe resistere ad una esposizione di sentimenti simile, senza scudi e barriere? Raf è stato poco bene, ora è noto a tutti. Brutta bronchite e cantare con questa “simpaticissima” compagna non è facile per nulla. Lui lo sa. Ma la linea melodica del pezzo è fantastica.. .
8

Chiara – Straordinario
Ostenta sicurezza, come se fosse sbocciata dopo essere passata per la fase pulcino spaurito… ed anche un po’ pulcino Pio. Passo deciso in avanti, in attesa di trovare proprio la dimensione giusta, il prato aperto dove muoversi con agilità.
7

E siamo ai risultati, dopo che The Avener ha fatto ballare l’Ariston meno mummificato mai visto in 65 edizioni all’una di notte.

Fuori Biggio e Mandelli e Lara Fabian e fin qui ce lo si aspettava, fuori Anna Tatangelo tanto quanto… ma ho sentito bene? Fuori Raf? E chi ha votato? Una serie di Cercopitechi della Patagonia?
E poi ci lamentiamo che i grandi della musica a Sanremo non ci vanno! Ma non scherziamo dai! Chiudo davvero incazzato!