11 Febbraio 2015
di Officina del talento
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11 Febbraio 2015

SANREMO 2015 – Prima Serata: convince a pieno NEK, a rischio FABIAN, DI MICHELE-CORUZZI, GRIGNANI e BRITTI

Buona la prima per Conti. Le canzoni del Festival di Sanremo non convincono a pieno ma Nek supera la concorrenza. Quattro Campioni a rischio eliminazione.

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La 65esima edizione del Festival di Sanremo si apre in maniera inconsueta, con i 20 Campioni in gara subito protagonisti dell’anteprima. Gli artisti vengono colti nel backstage a raccontare le aspettative della gara, le emozioni del momento in cui hanno ricevuto la notizia della partecipazione, e poi ripresi sul palco durante le prove dei brani che in poche ore entreranno nella storia della kermesse.

Una partenza low profile, in men che non si dica sembra di essere catapultati in uno show qualunque di Conti, stile 50 Canzonissime. Il conduttore dimostra di aver cucito il Festival addosso a sé come un perfetto vestito. La gara parte subito, senza nemmeno chiamare la vallette a rapporto, con una Chiara in ottima forma fasciata da un lungo abito giallo. Canta Straordinario, un brano pop melodico che incontra classicità e modernità, davvero radiofonico. Lei un po’ emozionata, ma comprensibile visto il compito di rompere il ghiaccio.

Entra in scena la bionda Emma Marrone, elegante e femminile in bianco e trasparenze, quasi commossa, ammette di sentirsi “una principessa“. A lei tocca presentare Gianluca Grignani con Sogni infranti. Il cantautore milanese ha qualche problema col microfono, la resa vocale è deprecabile, sembra un po’ spaesato. Il brano tuttavia è ispirato e poetico, ricco di pathos, diverso da ciò che conosciamo del suo repertorio recente. Manca però il piglio rock del passato, da risentire.

Arriva il momento della mora Arisa in vestito rosso, subito genuina e autoironica, che traghetta Alex Britti sul palco con Un attimo importante. Una canzone scritta appositamente per la sua chitarra, che mischia l’amore da melodia italiana al blues più ruvido, il resto è contorno. Poco immediata, sotto le aspettative.

Dopo lo sbrigativo siparietto Tutti cantano Sanremo con la famiglia calabrese Anania composta da ben 16 figli e tanta propaganda cattolica del capofamiglia, arriva una delle più acclamate dalla stampa, Malika Ayane. Adesso e qui (Nostalgico presente) conferma la raffinatezza dell’interprete di origini marocchine, tuttavia complici i volumi sfasati e una struttura non immediata la canzone non “buca”. Buon testo ma a primo ascolto sembra difficile riuscirà ad agguantare l’ambito premio.

Sale in scena anche la madrilena Rocio Muñoz Morales, prima dell’attesissimo superospite Tiziano Ferro. Sempre più affascinante e in gran tiro, con smoking e papillon, il cantautore propone un medley di successi composto da Non me lo so spiegare, Sere nere e Il regalo più grande e l’ultimo singolo Incanto. Esecuzione toccante, come sempre, e standing ovation assicurata per uno degli artisti di punta della nostra scena musicale, pronto a lanciarsi con sicuro e meritato successo nel primo tour negli stadi.

La band made in Amici Dear Jack propone un brano piuttosto prevedibile, ma calato perfettamente nell’atmosfera sanremese. Pop energico, sferzate di chitarre elettriche a prendere il sopravvento e un ottimo accompagnamento orchestrale. Il mondo esplode (tranne noi) è coerente con la loro fresca produzione, andrà forte in radio e piacerà molto al pubblico dei giovanissimi, al di là delle evidenti pecche vocali del leader.

Si passa velocemente ad Alessandro Siani per un lungo siparietto di comicità made in Sud, poco apprezzato dal rumoroso popolo di Twitter per via delle battute scontate figlie di troppi luoghi comuni, che sfocia in una troppo breve parentesi d’emozione per ricordare un simbolo partenopeo da poco scomparso: Pino Daniele e la sua Quando.

È poi la volta dell’artista internazionale in gara, Lara Fabian. Voce, come già scritto dalla stampa nelle scorse settimane, effettivamente ricorda lo stile delle colonne sonore Disney, e forse è stata troppo bistrattata da voti immeritati. Chiariamo, non è il pezzo che ci si aspetta da un’interprete del suo calibro, anzi, però dopo aver ascoltato brani non entusiasmanti non risulta da bocciatura totale.

Altro momento molto atteso la reunion dopo più di 20 anni di Al Bano e Romina Power. Si parte con un medley tutto ricordi e divertimento con Cara terra mia, Ci sarà e Felicità, prima del pezzo solista del cantante di Cellino San Marco È la mia vita. Nonostante il piacere nel rivederli assieme sul palco sembra esserci un po’ di freddezza nella coppia, innamorata per anni ma poi divisa da tante battaglie legali e ferite forse insanabili. Rimarrà in ogni caso una parentesi da ricordare per la storia del Festival che li aspettava da un bel po’.

È Nek ad offrire il brano più convincente della serata. Fatti avanti amore ha ottima orchestrazione, ritmo coinvolgente, esecuzione vocale impeccabile. Un ritorno da promozione a pieni voti per il cantante rimasto lontano dall’Ariston per 18 anni, in pole per il podio.

Le voci di Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi non sono ben amalgamate né precise, ma l’interpretazione è molto commovente e diventa la base della performance. In Io sono una finestra si parla di donna in corpo d’uomo, versi di gran fattura, lo stile musicale pesca a piene mani nel mondo jazz. Un pezzo non semplice e forse candidato all’eliminazione di venerdì ma difficilmente non otterrà il premio della critica.

L’intervento del medico di Emergency Fabrizio Pulvirenti, salvatosi dall’infezione da virus Ebola, anticipa l’esibizione di Annalisa. Una finestra tra le stelle è meglio di quel che si pensava a priori, tuttavia l’ombra di Kekko Silvestre dei Modà si palesa in tutto il brano. Strofe buone, ma il ritornello ricorda per filo e per segno gli stilemi vocali e musicali dei brani del gruppo pluripremiato. Ineccepibile dal punto di vista vocale.

Chiude la gara di martedì il rapper ingentilito Nesli. Buona fortuna amore è un pezzo innocuo, in linea con il suo repertorio, ma funzionale per Sanremo e per le radio.

A seguire, prima dei risultati parziali, gli Imagine Dragons, superospiti freschi di Grammy Awards. Cantano Demons e I bet my life, prima di lanciarsi in una mini intervista con un Conti non preparato in inglese, per poi lasciare spazio ad un nuovo momento emozionale in musica con Emma e Arisa in duetto sulle note de Il carrozzone di Renato Zero.

Arrivano in chiusura i primi “verdetti”. Si salvano, per il momento, Dear Jack, Malika Ayane, Chiara, Nesli, Annalisa e Nek. A rischio Lara Fabian, Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi, Gianluca Grignani e Alex Britti.

Buona la prima per Carlo Conti, il suo Sanremo nazionalpopolare scorre bene e nonostante l’ora tarda l’entusiasmo si mantiene alto. Il conduttore è coadiuvato da vallette ancora un po’ rigide ma c’è tutto il tempo per sciogliersi e migliorare.

Appuntamento a domani sera quando scopriremo altri 10 Campioni e partirà la gara delle Nuove Proposte!


LA CLASSIFICA CON MEDIA VOTO DI ALL MUSIC ITALIA

1. Nek 8-
2. Chiara 7+
3. Malika Ayane 7
4. Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi 7-
5. Nesli 6,5
6. Annalisa 6+
7. Gianluca Grignani 6+
8. Alex Britti 5,5
9. Lara Fabian 5+
10. Dear Jack 5


LE VOTAZIONI

Massimiliano Longo (Direttore) – Chiara 7.5, Gianluca Grignani 6.5, Alex Britti 5, Malika Ayane 7, Dear Jack 5.5, Lara Fabian 6, Nek 8, Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi 6.5, Annalisa 6, Nesli 6.5

Cristian Scarpone (Caporedattore) – Chiara 7, Gianluca Grignani 6, Alex Britti 5, Malika Ayane 6, Dear Jack 6, Lara Fabian 5.5, Nek 8, Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi 7, Annalisa 6.5, Nesli 6.5

Simone Caprioli (Recensioni) – Chiara 7, Gianluca Grignani 6, Alex Britti 5.5, Malika Ayane 7.5, Dear Jack 4.5, Lara Fabian 4, Nek 7, Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi 6.5, Annalisa 5.5, Nesli 6.5

Gabriele Dello Preite (News, Interviste) – Chiara 8, Gianluca Grignani 6.5, Alex Britti 6.5, Malika Ayane 7.5, Dear Jack 5, Lara Fabian 6, Nek 8.5, Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi 7.5, Annalisa 7, Nesli 7