10 Marzo 2015
di Scrittore
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10 Marzo 2015

FRASI E FUMO – NINA ZILLI – RECENSIONE

Oggi All Music Italia recensisce l'ultimo disco di Nina Zilli, "Frasi e fumo", e a farlo per noi è Federico Traversa direttore editoriale di Chinaski edizioni.

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Oggi All Music Italia recensisce Frasi & Fumo, l’ultimo disco di Nina Zilli, fresca della sua partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo e in procinto di debuttare nella versione di Italia’s got talent targata Sky.
Per l’occasione il compito di recensire è passato eccezionalmente nelle mani di Federico Traversa, scrittore e direttore editoriale di Chinaski edizioni, autore di diverse biografie musicali.
La parola a Federico, gli sarà piaciuto il disco di Nina?

No, amici, tranquilli, non sono fuggito per unirmi al terrorismo internazionale di matrice islamista né mi sono nascosto in un tombino a urlare “aiuto!” come faceva anni fa l’omino di Radio Deejay. Neppure mi sono dato alla corsa, alla palestra, alla cucina senza glutine o al clubbing. Ho solo staccato telefono e pc e mi sono preso una pausa. I cinque giorni di costante commento sanremese mi avevano destabilizzato di brutto, stavo rasentando il patologico. Vedevo minuscoli e abbronzati Carli Conti dappertutto. Aprivo il frigo ed eccolo lì, un mini Conti – alto 2 mele o poco più e tutto vestito Ferragamo – che mi urlava: “tutti cantano Sanremo”. Quel bastardo era ovunque: nascosto dietro il bottiglino di shampoo sul ripiano della doccia, sdraiato fra i plichi di fogli a4 della stampante, nella mia confezione di merendine preferite. Una roba straniante che sono riuscito a superare con grande, grandissima fatica

Ma i periodi di rehab, anche per noi rockstar della penna, prima o poi devono finire e allora eccomi di nuovo a battere sulla tastiera. Combinazione – o maledizione, questo decidetelo voi – si riparte dalla recensione di un disco di Sanremo. Per fortuna mi tocca Nina Zilli, che del lotto presente quest’anno al festival è forse l’artista che preferisco. Voce calda ed elegante, suoni contaminati e un po’ retrò e tanto tanto mestiere.
Frasi e Fumo è un buon disco pop che occhieggia tanto a Nina Simone, Erikah Badu e alla black music tout court, quanto alla tradizione italiana degli anni sessanta e settanta. Senza dimenticare timidi richiami ska e reggae e quel filo di elettronica appena accennata, giusto per ricordarci che si tratta comunque di un disco del 2015. Brava lei, quindi, e bravo Mauro Pagani che ha sposato il progetto di Nina, non l’ha stravolto ed è stato abile ad enfatizzarne i punti di forza

Frasi e Fumo è una lunga nuotata nel mondo della musica fatta con cuore e tecnica. Dallo swing della caldissima title track al morbido blues, con tanto di richiami agli anni d’oro della Chess Records, di Sola, il brano sanremese. Tra l’altro mi hanno detto che il pezzo sta diventando un vero e proprio anatema per le donne single del belpaese, e che Nina abbia realizzato un video dal sapore molto hot, dove lo stare sola se lo gode di brutto. Buon per lei.
Non mancano gli omaggi alla melodia italiana, quella con la M maiuscola, in un riuscito tentativo di ridare identità artistica a un genere troppo spesso trattato con disprezzo dalla critica italiana cresciuta a pane e italian prog. In quest’ottica #RLL, Cadevo Piano, Camminare Sospesa e Luna Spenta vanno direttamente a bersaglio. Esattamente come Schema Libero, in duetto con Neffa, che immagino sia in lizza per essere scelta come secondo singolo. Energica, vibrante e assolutamente a tema anche la scelta di riproporre Se Bruciasse la Città del buon Massimo Ranieri. In un contesto del genere ci sta come Damian Marley a una fiera della Canapa.
Il morbido reggae di Era Lei – altro possibile singolo estivo – mi ricorda tantissimo il suono dei defunti Reggae National Tickets, tant’è che ho il sospetto che il mio amico Alborosie – con cui la Zilli ha collaborato spesso – ci abbia messo lo zampino. Glielo chiederò.

Nina è gigantesca, e il disco raggiunge il suo zenit, quando si lancia nella sua autentica reinterpretazione del mondo black, e lo fa senza rete, senza pensare, né fare calcoli, come in Fra il Divano e le Nuvole, probabilmente il miglior passaggio dell’album.
La cantante piacentina, insomma, padroneggia le quattordici canzoni del disco con stile, mestiere, maturità e un progetto artistico ben definito. Se si sporcasse ancora un pochino di più rasenterebbe la perfezione e una cifra stilistica più vicina a ciò che, a mio modo di vedere, desidera proporre.
In un mondo dove tutti si arrangiano a fare tutto pur di non scendere dal carrozzone del music biz, Nina porta avanti da anni un percorso definito e riconoscibile. Un percorso che all’inizio poteva far pensare male, con la Zilli additata come clone ripulito della grandissima Amy Winehouse, intenta a scimmiottare il suono vintage jazz della sfortunata interprete inglese perché di moda. Ma questa non era un’analisi corretta: la Zilli quelle cose già le faceva, semplicemente aveva finalmente trovato un contesto discografico adatto per promuovere e far passare la sua proposta che, bontà sua, era molto simile a quella di Amy.
Che altro aggiungere su Frasi & Fumo? Mi è piaciuto, colloca Nina una spanna sopra il 90% delle cantanti pop italiane del nuovo millennio. E non perché abbia più voce, presenza scenica o capacità delle colleghe. Ma perché ha un’idea di cosa vuol fare, come lo vuole realizzare e perché. Si chiama visione musicale.
Quelli che non ce l’hanno cavalcano le mode del momento, usano il vocoder anche quando non serve, fanno live di 45 minuti e se hanno una buona ugola spacciano i vocalizzi del mattino per canzoni. Si chiamano meteore.
Quelli che invece la visione ce l’hanno vanno avanti, possono realizzare bei dischi oppure lavori sottotono, ma si chiamano musicisti di talento. E Nina di talento ne ha sicuramente.
Alla prossima ragazzi, ora devo andare: c’è un action figure di Carlo Conti che urla “ladies and gentleman, Mr Will Smith” dalla cucina. Voglio schiacciarla prima di sera.

CANZONE MIGLIORE: Fra il divano e le nuvole
VOTO: 7/10