17 Dicembre 2014
di Interviste, Recensioni
Condividi su:
17 Dicembre 2014

SANREMO il pranzo è servito: i commenti di Fabio Fiume sui big del Festival

Fabio Fiume analizza in esclusiva per All Music Italia e da i voti al cast dei campioni di Sanremo 2015

Condividi su:

Non ha più segreti finalmente, almeno per quel che riguarda i concorrenti, la prossima edizione del Festival di Sanremo, che aprirà le danze a partire dal prossimo 10 Febbraio. Proprio ieri, durante una tiratissima puntata ( a causa degli avvenimenti politici della settimana ) de’ L’Arena di Massimo Giletti, un contento Carlo Conti ha divulgato i nomi dei 20 big che daranno sapore alla kermesse e lo ha fatto con aria “gigionante”, cosa che, a mio avviso, gli è ampiamente concessa, per esser riuscito a montare un cast davvero valido, vincendo persino qualche reticenza che andava avanti da anni ( penso a Raf su tutti ) laddove altri non erano affatto riusciti. Ora i nomi son stati dati, l’attesa è terminata; qualcuno sarà scontento, qualche altro iperfelice. Io che a Sanremo ci lavoro per mesi, che raccolgo informazioni, che anticipo, che mi scontro con nuove adesioni e con defezioni dell’ultimo momento e che ricevo in merito tantissime email da parte vostra alla ricerca di nuove curiosità, provo a commentare per voi la validità delle scelte del direttore artistico. Chiaro che si tratta solo di qualche riga sull’artista, che chiede concessione del dubbio relativa alla qualità del brano che non ho in alcun modo ascoltato:

ANNALISA: Cantante dalle ottime possibilità vocali, è riuscita ad oggi a pubblicare dischi si commerciali, ma che non fossero banali nelle scelte e che soprattutto la scostassero dalle altre cantanti uscite dal medesimo Talent da cui proviene. La sensazione è che abbia ancora tanto da dare. Errore ad oggi in carriera? Si è permessa, lei o chi per lei, di non pubblicare come singoli perline custodite nei suoi dischi, come Bolle da Mente tutto cambia e Spara amore mio da Non so ballare.
Valore della scelta: 7

BIANCA ATZEI: La big che non è mai stata big! Nulla di personale contro Bianca che anzi, potrebbe addirittura sorprendere grazie alle buone possibilità espressive, ma mi vien complicato considerarla come big, lei che non ha mai fatto un album, che ha pubblicato singoli su singoli che hanno ottenuto sempre un buon appoggio radiofonico, ma un successo assai relativo in termini di vendite. Insomma in questo momento di vita il suo è un posto sprecato. L’avrei vista più giusta tra i giovani, che meritava di fare l’anno in cui presentò La Gelosia ed invece fu inspiegabilmente scartata.
Valore della scelta: 4

MALIKA AYANE: Sicuramente una delle scelte di classe si questa edizione. L’unico problema è che in realtà con ben 4 festival presenziati nelle ultime 6 edizioni, non può certo considerarsi una novità! A differenza di brani che finiscono poi negli album, nelle sue partecipazioni festivaliere Malika ha sempre azzeccato i pezzi, riuscendo a posizionarsi esattamente al centro tra ciò che piace al pubblico e ciò che la critica premia con voti alti.
Valore della scelta: 6

ALEX BRITTI: Torna a Sanremo dopo 9 anni dall’ultima partecipazione. In realtà ci ha provato più di una volta, l’ultima l’anno scorso in coppia con Bianca Atzei. Sicuramente non ha più il piglio commerciale di una decina di anni fa, ma il suo talento di musicista è indiscutibile e come tale può sempre regalare un colpo di coda importante, che non lasci indifferente.
Valore della scelta: 6 1/2

CHIARA: Talento in affanno, non certo per negligenze sue. Chiara paga una leggera disaffezione del pubblico dovuta in parte ad una sovraesposizione forse esagerata dopo l’iniziale successo ( la pubblicità è stata un boomerang pazzesco ) e poi ad un primo disco dal modesto contenuto, che ha svilito invece una voce molto espressiva. Le cose sono migliorate leggermente col secondo lavoro, ma il pubblico staccatosi un po’, sta facendo fatica a ritornare. Sanremo come terapia? Vediamo.
Valore della scelta: 5

DEAR JACK: Il nome che non puoi farti scappare! Se la band rivelazione dell’anno, campione di vendite, con una fanbase impressionante e con diversi grandi network innamorati di loro ( sorvoliamo sui motivi ) , che garantiscono un appoggio e seguito anche dopo ( non sempre facilissimo agli artisti che escono da Sanremo ) ti fa sapere che ci terrebbe a partecipare a Sanremo come puoi non aprirgli la porta con tanto di tappeto rosso? Avrebbero anche potuto sputare nel microfono, non gli si poteva proprio dire no!
Valore della scelta: 8

GRAZIA DI MICHELE & PLATINETTE: Questa è una scelta coraggiosa! Grazia è assente da Sanremo da ben 22 anni, quando arrivò terza in coppia con Rossana Casale e dopo quell’annata, in cui strapparono il podio a scapito del favoritissimo Renato Zero, pare che le porte dell’Ariston si fossero definitivamente chiuse per entrambe le cantanti. Oggi torna con una popolarità forse più televisiva, nuovamente in coppia ( singolare la scelta di Platinette, che potrebbe pur sorprendere ) ma cosa non minore assolutamente, con un ultimo disco, Giverny , di quasi due anni fa, davvero bellissimo, che avrebbe meritato più attenzione e più possibilità promozionali e che lascia ben sperare per il potere intimo che possono avere le sue composizioni.
Valore della scelta: 7

LARA FABIAN: Conti lo aveva detto subito: potrebbe esserci un big straniero. Così è stato. Ammetto che tra il ventaglio di possibilità il nome di Lara Fabian mi era proprio sfuggito, imperdonabilmente direi. E si, perchè la star belga ha già dimostrato prima con Adagio ( uno dei brani più provinati per aspiranti voci ) e con Un cuore malato poi ( in coppia con Gigi D’Alessio ) dimostrato un certo feeling col nostro paese e con la sua non facilissima lingua. Se ha la canzone giusta, verrà giù l’Ariston e le aspiranti cantanti avranno un nuovo brano per i provini.
Valore della scelta: 9

LORENZO FRAGOLA: Avrà anche preso il disco d’oro con un singolo ( in inglese per altro ) in una sola settimana, ma anche qui, credo che sia un posto un po’ sprecato per un big che non è tale e che non ha avuto però nemmeno il tempo per diventarlo. Non c’è un album all’attivo, il disco d’oro arriva per un singolo che ha avuto la forza traino di una trasmissione, X-Factor, di chiaro successo soprattutto tra il pubblico giovanissimo. Insomma ho paura per lui, che pur mi piace per timbro ed intenzione di un risultato “Chiara bis”.
Valore della scelta: 4

IRENE GRANDI: Sicuramente bisognosa di un’immersione di visibilità dopo tanta assenza, Irene torna a 5 anni dall’ultima partecipazione ed altrettanti dall’ultimo disco di inediti. E’ una presenza di sicura qualità del cast, un nome importante, ma paradossalmente anche una presenza a rischio, non solo per il confronto con tanti artisti che oggi sono padroni di quello stesso pop da classifica di cui lei era una delle regine negli anni 90/00, sia perché se il pezzo non fosse sufficientemente forte, potrebbe lasciarla cadere nel guado dei tanti artisti del passato, non più attuali. Personalmente la partecipazione l’accolgo con un applauso, aspettandomi buone cose.
Valore della scelta: 7

GIANLUCA GRIGNANI: Solo 15.000 copie vendute del suo ultimo A volte esagero , già fuori oltretutto dalla top 100 di vendita, sono un campanello d’allarme per una carriera bella ma alquanto discontinua, fatta di grandi successi ( nessuno all’altezza però del primo fulminante Destinazione paradiso ) ma anche di battute d’arresto spesso non solo musicali. Questo sicuramente non è uno dei momenti altissimi della carriera e Sanremo potrebbe esser la medicina non solo per l’album ma anche per la sua immagine di cui dovrebbe fregarci poco, ma che alla fine finiscono col fare più notizia della musica.
Valore della scelta: 5

I SOLITI IDIOTI: La scelta che non capisco! Il posto sprecato per eccellenza! Non mi fanno simpatia, ma fin qui è un problema mio. Il problema reale è che quel palco è dei cantanti, di chi suda per fare i dischi che oggi vendono poco e cercano con il bagno di visibilità che Sanremo dà di dare linfa vitale ad un progetto non solo discografico, ma anche live. Certo c’è l’incognita canzone, ma a meno che non sia eccezionale, non vedo altra giustificazione alla presenza.
Valore della scelta: 3

IL VOLO: Portano in giro l’italica tradizione e forse il palco più importante d’Italia che già un paio di volte li aveva rispediti al mittente è giusto che venga calcato anche da loro. Purtroppo, sempre col beneficio del dubbio per la canzone, non ho fin qui apprezzato particolarmente la loro strada. Non riesco a farmi piacere tre ragazzotti che giocano a fare i vecchi e cantano cose che secondo me non sentono nei loro ipod. Poi sbaglierò… mah! Chissà!
Valore della scelta: 7

MARCO MASINI: Torna a Sanremo per dare visibilità al suo nuovo progetto discografico, come uno di quei reduci che sa che senza probabilmente non godrebbe di un’accoglienza particolarmente calorosa. Masini è un artista sensibile, che ha vinto i più violenti ostracismi risorgendo in più di un’occasione. Inoltre l’artista può contare su una capacità personale di sapere conquistare la platea con esibizioni sempre calde ed avvolgenti. Masini può piacerti o meno, ma non ti lascia mai indifferente
Valore della scelta: 6

MORENO: La battaglia hip hop l’ha vinta lui e questa vittoria arriva decisamente a fagiolo. Moreno non è lo stesso dell’anno scorso, quando in pochissime settimane vendeva 150.000 copie del suo disco. Adesso è un artista che ha fatto non poca fatica ad arrivare a vederne circa 28.000 con un disco che non ha goduto nemmeno di particolare appoggio da parte dei grandi network, pure quando il brano era orecchiabile e carino ( quello in duetto con Antonio Maggio, passato praticamente inosservato ). Si riprenderà il suo pubblico?
Valore della scelta: 6

NEK: Il ritorno del figliol prodigo! Nek, togliamoci il dente, è una scelta importante per questo Festival, un altro nome. Ecco l’ho detto! Ma detto questo è una delle presenza che mi fa proprio incazzare. Non è mai voluto tornare a Sanremo e non lo hanno cercato poche volte. Tempo fa sarebbe circolata anche una sua dichiarazione ( uso il condizionale perché non l’ho raccolta con le mie orecchie e quindi… ) che a Sanremo non voleva più tornare. Poi succede che fai un disco che per la prima volta non arriva manco al disco d’oro, che scompare dalle classifiche dopo circa 3/4 mesi, quando eri abituato a resistere almeno il doppio ed ecco che… forse a Sanremo ci torno. Ma quando impareranno i nostri cantanti più famosi e discograficamente forti ad onorare il Festival, a donare loro a questo evento la loro fama raggiunta, le loro canzoni che poi spopolano e non a prendere solamente quando si ha nuovamente bisogno per risalire qualche scalino? Sono contento che torni Nek ma un paio di ceffoni dietro la testa come si fa coi figli discoli, glieli darei volentieri
Valore della scelta: 8

NESLI: Ecco! Nesli al contrario di Nek è uno che ha sognato di andare a Sanremo ed ha aspettato di diventar famoso per provarci. Il primo tentativo arrivò con Fazio nel 2013, quando sull’onda emotiva di un numero uno raggiunto in classifica fu invitato e poi senza sapere mai il perchè rimandato a casa. Oggi il sogno per il rapper che ama la poesia e che piano, piano ha imparato a fare il pop meglio di chi il pop lo fa da sempre è realtà. Ricordo che in un’intervista mi disse che andare a Sanremo con il bel vestito elegante era un po’ realizzare il sogno della mamma. Oggi quello sfizio Nesli se lo può finalmente togliere, sperando che ci regali un gran pezzo.
Valore della scelta: 8

RAF: Finalmente! Raf è il pop in Italia. Come lo fa lui non ce n’è per nessuno, ne è signore indiscusso da 30 anni. Non è quello che vende di più, non è certamente quello più giovane, ma è quello che da sempre riesce a coniugare melodia e concetto, a cantare l’amore sfuggendo alla banalità, ad essere energico apparendo forte ed allo stesso tempo ad avere quella vena malinconica, sensibile, senza perdere nemmeno una virgola di quella forza. Ci è voluto oltre un ventennio per convincerlo a tornare a Sanremo, che per lui che è uno schivo, che non partecipa alle mondanità è uno stress non indifferente e forse ci ritorna un po’ costretto da meri intenti commerciali ( l’ultimo disco Numeri anche nel suo caso non è arrivato all’oro ), fatto sta che è forse il big più big di tutti e per questo non si può che esser felici.
Valore della scelta: 10

ANNA TATANGELO: Come è che lei pur non avendo nemmeno 30 anni di Sanremo ne ha già fatti 31? Battute a parte, effettivamente Anna ha legato moltissimo il lancio dei suoi progetti al Festival, collezionando con questa ben 7 partecipazioni in 13 anni, praticamente un anno si ed uno no, cosa che solo negli anni 80 era abbastanza solita. Anzi, proprio perchè adesso assente da 4 anni, un po’ ce l’aspettavamo tutti. Tutti si aspettano anche il disco della maturità, sarà la volta buona?
Valore della scelta: 6

NINA ZILLI: Starà già pensando a quale acconciatura sfornare per l’occasione? La bella Nina torna al Festival per la terza volta e stavolta ci arriva da favorita per la capacità di unire una certa commerciabilità delle sue proposte a una gradevolezza anche stilistica, che l’ha resa particolarmente gradita ai critici, almeno quelli come me, un po’ meno con la puzzetta sotto il naso verso il pop e la radiofonia. Il suo nome non è certo una novità, ma è tra quelli che potrebbero raccogliere maggior consensi.
Valore della scelta: 6 1/2

Nb: Mentre con il giudizio stringato ho dato delle impressioni strettamente personali sugli artisti in gara, in virtù del tanto lavoro fatto come critico su diversi loro dischi, col Valore della scelta ho semplicemente assegnato un punteggio all’utilità di quel nome in termini di ritorno di pubblico per la kermesse. Chiaramente il punteggio è un mix dato dalla valenza dell’artista sul mercato, da quanti fans lo seguono, dalla sporadicità delle apparizioni a Sanremo che chiaramente creano più attesa rispetto a chi ci va spessissimo.