17 Gennaio 2018
di Direttore Editoriale
Condividi su:
17 Gennaio 2018

“Sanremo è misogino!”. L’accusa di MICHELE MONINA e l’invito alle artiste donne per lanciare un provocatorio hashtag

Su basi fondate Michele Monina lancia la sua provocazione e un hashtag sulla mancata presenza di donne a Sanremo 2018, ma non solo...

michele monina
Condividi su:

La sensazione è che quest’anno il Festival di Sanremo non sia stato molto attento nei confronti del panorama musicale femminile italiano, infatti come è noto nel cast dei big in gara figurano solo quattro donne.

Le grandi interpreti del passato? La sola Ornella Vanoni.
Le interpreti e cantautrici delle “generazione Baudo” (ovvero gli anni ’90)? Assenti.
Le nuove interpreti e cantautrici venute alla ribalta negli ultimi anni? Assenti.

Quattro donne in un cast di 20 big che, tra duetti e band, raggiunge un totale di 39 artisti di cui, per l’appunto, 35 uomini.

Tutto è sotto gli occhi di tutti da metà dicembre, ovvero da quando è stato annunciato il cast dei Campioni di Sanremo 2018.
Ma ad andare a fondo alla questione per lanciare contemporaneamente un appello e un hashtag provocatorio è Michele Monina.

Dalle pagine de Linkiesta (trovate qui l’articolo) il critico musicale allarga il discorso relativo alla kermesse e al suo rapporto con le donne e ci fa notare come anche le conduzioni al femminile siano state irrisorie e, spesso, “maltrattate”, nella storia del Festival e come, sopratutto, non sia mai stata data fiducia ad una donna al punto di chiamarla nelle vesti di Direttore artistico di Sanremo in 68 edizioni…

…Per dire, quando la Ventura ha presentato Sanremo, nel 2004, a vestire i panni di direttore artistico è stato chiamato Tony Renis. Ricordiamo che quello era il Festival boicottato dalle major, le grandi case discografiche, quindi un Festival monco in partenza. Bene, per tutti quello è stato il flop della Ventura, così come, parlandone in precedenza, era il Festival di Tony Renis. Mentre, i vari festival di Bonolis, che prevedevano la figura di Gian Marco Mazzi come direttore artistico, erano in tutto e per tutto i Festival di Bonolis, perché non sia mai che si scalfisca la professionalità di un uomo.” fa notare Monina e, diciamolo, il discorso non fa una piega.

L’HASHTAG PROVOCATORIO

E allora lanciamo l’hashtag.
Questa è l’idea che parte dalle mente geniale, diabolica (e forse anche un po’ contorta, nel senso buono del termine) del critico musicale.

Un hashtag perché si sa, nell’epoca dei social, la rete ricopre un ruolo importante anche per i programmi televisivi che rincorrono affannosamente la scalata verso il Trend Topic.

Un hashtag alla Monina, una cosa sobria, delicata… #LaFigaLaPortoIO

Ebbene sì, l’appello del critico è rivolto a tutte le donne, artiste in primis ovviamente… unire l’hashtag da lui lanciato a quello ufficiale #sanremo2018 corredandolo di foto che ritraggano parti anatomiche…

L’invito, ovviamente, è rivolto a tutte voi, donne, ma in modo particolare alle donne del mondo dello spettacolo, toccate in prima persona da questa discutibile scelta artistica messa in atto da Claudio Baglioni. L’invito, però, non è rivolto tanto e solo alle escluse, ovviamente anche a loro, ma anche alle quattro donne partecipanti, segno di solidarietà per chi è rimasta fuori, e anche a chi neanche ci ha mai pensato di andare a Sanremo. L’invito, poi, visto che l’idea parte da me, è rivolto anche alle oltre centoquaranta partecipanti al Festivalino di Anatomia Femminile, e a tutte le artiste di valore che abbiamo in questo nostro panorama italiano così pesantemente orientato a celebrare l’uomo.

Parecchi i nomi che Michele Monina vorrebbe aderissero a questa campagna. Da Giorgia (“Giorgia, per dire, che aspetti?) a Laura Pausini (lo so abbiamo avuto incomprensioni in passato, e probabilmente presto torneremo a averne, ma questo resta in ascolto che c’è un messaggio per te“) passando per Loredana Bertè, Fiorella Mannoia, Carmen Consoli, Paola Turci, Syria, Paola Iezzi e ancora Dolcenera, Andrea Mirò, Marina Rei, Le Deva, Angela Baraldi, L’Aura… “e anche tutte le cantanti del mondo indipendente, da Maria Antonietta a Giorgieness, da Simona Molinari a Federica Camba, valgano i loro nomi per tutte, e chissà quante me ne sono dimenticato.”

Ora sta a voi decidere se aderire o no, quel che è certo è che Monina, pur se con il suo stile sempre decisamente sobrio, ha ragione, mai come quest’anno il Festival di Sanremo è declinato al maschile.

Hashtag: #LaFigaLaPortoIo